InfoAut
Immagine di copertina per il post

Autobus né di centro né di sinistra

Il copione ricalca situazioni e scenari già visti, specie quando si tratta di far coincidere l’aumento di microcriminalità con la presenza di “zingari” e immigrati, e non sarebbe nemmeno così originale se non fosse che la proposta arriva direttamente da un’amministrazione di centrosinistra, capeggiata da PD e SEL. Il punto però non è nemmeno nella vergognosa presa di posizione di questi due partiti – il fatto che entrambi abbiano appoggiato lo scempio di Mare Nostrum sarebbe sufficiente per non accordare loro un briciolo in più di fiducia rispetto alla questione accoglienza/immigrazione – ma nella spregiudicata leggerezza con cui questa decisione è stata presa.

Se il problema si pone nei termini di una mancata integrazione e di una difficile gestione dei rapporti tra comunità (come in questo caso) la risposta di PD e SEL è una segregazione 2.0 che viene sbandierata come la più rapida possibilità di risolvere i contrasti. Non c’è traccia della volontà di intraprendere un lavoro politico sul territorio che vada a fondo delle contraddizioni e delle difficoltà che possono intercorrere in una realtà di periferia, nessuna possibilità anche solo di immaginare una soluzione che non sia marginalizzante, discriminatoria e costrittiva.

E dire che basterebbe scavare soltanto un po’ nel recente passato per rendersi conto che soluzioni di questo genere servono solo a diffondere sfiducia, ad alimentare la paura e ad innalzare capri espiatori all’altare della pubblica gogna. Salvo poi – ovviamente – esprimere sincera commozione e lanciare accorati rimproveri quando i campi rom vengono dati alle fiamme sulla base di pretesti completamente falsi o, come in questo caso, creati ad hoc.

E’ bene dirsi, perciò, che situazioni di questo tipo non fanno altro che tirare acqua al mulino della Lega e di chi, negli ultimi mesi, sta impostando la sua agenda politica mettendo al primo posto la questione immigrazione non più da un punto di vista banalmente ideologico, ma – similmente al consiglio comunale di Borgaro – tramite una retorica vittimista e giustificazionista che rischia di fare breccia anche in tessuti della società che si ritengono storicamente impermeabili a certi slogan. Il mantra ripetuto del “non sono razzista, ma”, il tentativo di porsi come parte lesa che tenta però di aiutare il prossimo (“lo dico nel loro interesse, qui in Italia non trovano niente”) rischia paradossalmente di trovare consensi più a “sinistra” che altrove. Lo stesso rilancio di Grillo sul tema nelle ultime settimane è sintomatico di una politica che non riesce (e non vuole) affrontare disoccupazione, precarietà e crisi economica preferendo offrire una lettura stereotipata e semplicistica della realtà.

Per di più lo scenario in cui vengono avanzate proposte come quelle del bus di Borgaro è decisamente grottesco: per rimanere nella sola provincia di Torino, sarebbe interessante chiedere al comune come pensa di poter raddoppiare una linea dopo che proprio ieri è stato lanciato l’allarme sulla mancanza dei fondi GTT che, nel breve periodo, potrebbe significare l’interruzione serale del trasporto pubblico. Eccola dunque servita, la nuova guerra tra poveri: invece di criticare la malagestione e la privatizzazione selvaggia delle aziende municipali, si tenta di sviare l’attenzione sull’ennesimo caso di criminalità comune, si alimentano gli stereotipi e si trovano soluzioni drastiche e funzionali sul breve periodo, almeno per quanto riguarda la propaganda.

Ovviamente, anche le risposte “da sinistra” rispetto alla questione lasciano il tempo che trovano. Per un esempio concreto basta leggere l’autorevole punto di vista di Gramellini su La Stampa rispetto alla proposta dei bus separati: ad una presa di posizione indecente si risponde con uno slancio giustizialista e forcaiolo che non ha nulla da invidiare al Gentilini dei tempi d’oro.

A questi deliri di onnipotenza conviene, come sempre, rispondere con il pragmatismo della realtà. Non sta a noi infatti prendere posizione nel misero teatrino della politica di palazzo, né ci interessa fare da spettatori all’ennesima sterile rappresentazione di chi specula sui bisogni e sulle paure delle persone per nascondere la vacuità dei propri contenuti.

A questi squallidi esempi preferiamo infatti contrapporre la dignità di chi si vede privato della propria casa e resiste allo sfratto (anche nei campi rom) e si ritrova costretto ad occupare per fare fronte ad un bisogno fondamentale, oppure la forza e il coraggio di migliaia di facchini, italiani e migranti, che resistono quotidianamente contro l’arroganza padronale, o ancora la rabbia e il desiderio di libertà di coloro che vengono rinchiusi nei cie-lager di tutta Italia dopo avere abbandonato la propria casa e i propri famigliari.

Alla meschinità e alle strumentalizzazioni dei governanti, opponiamo le pratiche quotidiane della solidarietà, della lotta e della resistenza.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

borgaropdromsel

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Regionali: tra voto per censo e vuoti politici

Il dato delle Regionali in Lombardia e Lazio conferma la tendenza che si è aperta con le ultime elezioni politiche: un deficit di rappresentanza sempre più allargato. La politica istituzionale ormai interessa per censo e lavora consapevolmente o meno alla soppressione del voto povero.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Il Ritorno del Capitone

Il sorrisetto beffardo di Salvini al fianco della neo-Governatrice della regione Umbria Tesei, commenta bene l’esito delle elezioni regionali. La Lega è al 36.9%, Fratelli d’Italia al 10,4% e Forza Italia al 5,5. Il Pd sta al 22,3%, il M5s fermo al 7,4. Un trionfo del Capitone, che con buona pace di Giuseppi, sorride fiero, […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Caro amico ti scrivo..

La lettera che Atlantia, la holding della famiglia Benetton, attuale concessionaria di Autostrade per l’Italia (anche dopo la strage di Ponte Morandi) ha inviato al ministro dello sviluppo economico, è una semplice sollecitazione al Pd, di nuovo al governo, di rispettare i consueti scambi di favori. Infatti, l’impatto delle ripetute dichiarazioni di caducazione della concessione […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav non c’entra con il 1 maggio?

La CGIL «Il primo maggio è la festa del lavoro e non va assolutamente strumentalizzata» La CGIL «Siamo certi che la polizia e i carabinieri garantiranno a tutti di manifestare serenamente» Il PD Torinese: «Si profila un corteo in cui l’attenzione sarà monopolizzata da un tema divisivo come la Tav, relegando sullo sfondo i temi […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un cane morto chiamato PD

La studiata combinazione che ha visto inseguirsi lo scorso weekend la manifestazione milanese antirazzista e lo spettacolino delle primarie ha riportato l’attenzione sul Partito Democratico. La nomina di Zingaretti a segretario è stata narrata come la svolta progressista di un partito intenzionato a riportare nel suo alveo i delusi dal regno renziano.   Ma alcune […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Schiaffone al campo rom, la senatrice leghista denuncia ma non si presenta al processo

Va al campo rom e si prende uno schiaffone, la senatrice leghista fa partire la denuncia ma non si presenta al processo. Lo scorso novembre la senatrice leghista Borgonzoni, allora consigliera comunale, si era presentata ad un campo rom con tanto di telecamere al seguito. Era stata cacciata con insulti e uno schiaffone perché la […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Continua a crescere il potere delle banche

Non basta aver accolto in modo del tutto strumentale la tanto contestata direttiva europea sui mutui, accorciando i tempi a favore delle banche per quanto riguarda la gestione degli immobili delle persone morose, colpevoli o non colpevoli. Il Governo Renzi fa di più. All’interno del DDL sulla concorrenza, in discussione al Senato, c’è la volontà […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino. La lotta per la casa non si ferma, contestato il sindaco Fassino

Terza giornata di festeggiamenti per il decennale dalle Olimpiadi 2006. Decine di famiglie sfrattate, senza casa e occupanti dello Spazio Popolare Neruda si è recata questa mattina al Centro Italiano per la Fotografia (Camera) di Torino per ricordare al Sindaco Fassino che non c’è molto da festeggiare. La situazione abitativa torinese è al limite e […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Sistema Torino: la politica e le speculazioni

Il reato contestato alla cooperativa Valdocco e all’associazione Terra del Fuoco è di turbativa d’asta, in quanto hanno sistemato le famiglie rom in alcuni appartamenti di corso Vigevano sprovvisti dei requisiti di abitabilità, mentre per Molino si parla di abuso edilizio. L’inchiesta nasce da parte del pm Padalino, secondo un esposto portato in consiglio comunale […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Quarto comandamento: non istituzionalizzarti!

È venuto il momento di trattare la vicenda di Quarto al di fuori della cronaca e dei campi narrativi esistenti. Che Rosa Capuozzo sia indagata o vittima, che abbia avvisato o meno i vertici del M5s, non è infatti questione che ci appassioni. È un altro il dato che qui ci interessa analizzare, ossia l’espulsione […]