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Benevento. Famiglie occupano stabile abbandonato

La settimana scorsa, il Movimento di Lotta per la casa di Benevento aveva occupato simbolicamente un edificio inutilizzato per richiamare all’attenzione le troppe case vuote e le troppe persone senza casa in città. Si tratta dell’Ispettorato dell’Agricoltura di via Trieste e Trento, da tempo disabitato e abbandonato a se stesso come molti altri edifici in città. Così, mentre molti immobili restano chiusi e in stato di degrado, centinaia di famiglie continuano a rimanere senza casa. Alcune di queste però sabato 31 agosto hanno trovato una soluzione abitativa.

Sabato 31 agosto infatti, decine di famiglie, con il supporto del movimento di lotta per la casa, hanno occupato uno stabile abbandonato da tempo e che ora è destinato a dare un tetto a famiglie che si strovano senza una casa e un lavoro da mesi.

Una vera e propria campagna in città per porre al centro dell’attenzione il problematico nodo di migliaia di famiglie senza casa e denunciare lo stato di abbandono di numerosi stabili per civili abitazioni nel capoluogo sannita, dove il Municipio si appresta ad approvare un Piano casa senza nemmeno lo sforzo di un tentativo di creare abitazioni anche per coloro che non possono permettersi di pagare un mutuo. Un Piano casa che tramutato nella realtà dei fatti ci parla dell’ennesima manovra speculativa. Mentre esistono grandi complessi abitativi vuoti, ci sono tante famiglie senza la possibilità di pagare nemmeno l’affitto, un paradosso a cui il Movimento di Lotta per la casa ha deciso di rispondere per riappropriarsi di un diritto quale quello alla casa.

Quello iniziato la settimana scorsa, è stato un vero e proprio tour del diritto all’abitare all’interno della città, concluso, per il momento, con l’occupazione di uno stabile di proprietà privata. Motivo della scelta è anche quello di determinare le chiare responsabilità, non solo delle istituzioni, ma anche dei proprietari privati: nella piccola Benevento infatti, è più evidente il peso della propietà immobiliare privata che costruisce per speculare e ottenere profitti, dando qualche briciola agli amministratori corrotti.

Il comunicato del Movimento di Lotta per la Casa di Benevento

Questa mattina il Movimento di Lotta per la Casa, composto da decine di famiglie sotto sfratto e senza lavoro, ha occupato lo stabile in Via Episcopio a Benevento. Non si tratta, come nei giorni precedenti di un’azione di denuncia ma di un’occupazione vera e propria per rispondere al bisogno della casa. Dopo mesi di lotta e di confronti inutili con le istituzioni, dalle quali abbiamo ricevuto soltanto vane promesse, abbiamo deciso di riprenderci ciò che è nostro, di occupare uno stabile vuoto e abbandonato per riempirlo di vita.

Il nuovo piano casa che l’amministrazione comunale si appresta a discutere non sarà altro che l’ennesimo regalo a palazzi nari privati senza intervenire a favore delle famiglie senza casa e che non hanno i soldi per pagare un mutuo. Siamo stanchi di aspettare e soprattutto di ascoltare le prese in giro e le frottole raccontate da amministratori corrotti, sordi e incapaci che a parole ti sono vicini e poi nello stesso tempo utilizzano la repressione come risolutore di tutti i mali in nome di quella legalità utilizzata a convenienza per attaccare le fasce sociali più deboli che osano ribellarsi.

Un manipolo di indagati per reati di varia natura si appella paradossalmente al rispetto della legalità solo quando è necessario colpire il dissenso sociale. Ci si appella alla legalità solo per estorcere ulteriori soldi ai cittadini ormai impossibilitati a vivere. La legalità invece non esiste quando si tratta di tutelare gli interessi dei forti, dei ricchi e loro sodali.

Nella città della cementificazione, della speculazione immobiliare, dei fitti altissimi, dei profitti ottenuti sulla pelle della povera gente questa mattina un gruppo di famiglie ha avuto il coraggio con un’azione forte di riprendersi il maltolto. Siamo cittadini come tanti, disoccupati o lavoratori a nero e sfruttati, siamo giovani coppie senza prospettive per il futuro con contratti precari e orari di lavoro massacranti, siamo il frutto di 40 anni di gestione clientelare e corrotta della cosa pubblica.

Oggi ci siamo alzati, ci siamo ripresi la nostra dignità calpestata e umiliata, oggi comincia un nuovo corso per questa città malata.
Qui siamo e qui restiamo.

Movimento di Lotta per la Casa

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