InfoAut
Immagine di copertina per il post

#BlocBce: Napoli accoglie banche e Troika

A Napoli oggi campeggia una sola parola: Jatevenne! É il grido con cui la città partenopea si appresta ad accogliere il vertice del direttivo Bce che si terrà stamattina a Capodimonte, subito sopra Napoli. I presidenti delle banche centrali capeggiati dall’italiano Mario Draghi si riuniranno fra poco per fare il punto sulle politiche finanziarie europee e per continuare nella loro politica di socializzazione dei costi della crisi, rilancio dei profitti finanziari, sfruttamento dei territori e delle popolazioni. I “gendarmi” dei “commisari” europei dell’austerity (così li hanno definiti a Napoli) saranno accolti dunque in grande stile: non solo dalle istituzioni campane e nazionali ma anche e soprattutto dai movimenti sociali che in contemporanea si sono dati appuntamento nei pressi della reggia che ospiterà il vertice. La manifestazione a cui si attendono migliaia di persone si sta concentrando proprio in questi minuti nella comune cornice del #BlocBce, slogan entro il quale si ritroveranno oggi studenti, precari, lavoratori, occupanti di case ma anche partiti e sindacati. Napoli prepara quindi la sua piazza antagonista ai diktat finanziari europei, allo sfruttamento del Mezzogiorno come luogo prima criminalizzato poi massacrato; le opposizioni sociali si riprendono dunque la scena per dare il benvenuto ai banchieri al grido di Jatevenne!

Aggiornamenti:

10.30 – Il corteo inizia a muoversi seppur stiano ancora giungendo persone, soprattutto dalle scuole napoletane. Già più di un migliaio in piazza. In testa i movimenti e i centri sociali; seguono occupanti di case e studenti. Lo striscione iniziale recita “Liberiamoci della Bce”.

10.50 – Noi la crisi non la paghiamo”: così, con questo coro si uniscono al corteo altri studenti e i movimenti dei disoccupati. I partecipanti crescono di numero; la manifestazione avanza lentamente per aspettare tanta gente in arrivo nella periferia napoletana. Solo la testa del corteo ha lasciato il piazzale della metro Colli Aminei.

11.15 – Sanzionata la sede del Tribunale dei minori di Napoli. Torce e fumogeni sono stati lanciati dal corteo contro le finestre del tribunale ed in particolare contro la sede degli assistenti sociali comunali.

11.50 – Il corteo prosegue la sua discesa verso Capodimonte lungo il viale dei Colli Aminei. Miglia i partecipanti determinati ad arrivare il più possibile vicino alla reggia sede del vertice. Lungo il percorso vengono anche sanzionate e riempite di scritte le vetrine delle banche.

12.30 Cariche e fermi all’arrivo del corteo a Capodimonte. I manifestanti hanno tentato di attaccare uno striscione anti-Bce sull’edificio che ospita il vertice; a quel punto le forze dell’ordine hanno iniziato a caricare il corteo e a lanciare lacrimogeni ed usare gli idranti.

Dal corteo sono allora partiti petardi e fumogeni verso i cordoni di polizia che dopo avere spaccato il corteo in due tronconi si è ritirata sulle proprie posizioni. Fermato il ragazzo che ha tentato di arrampicarsi per appendere lo striscione: si aspettano notizie sul suo fermo. Nel frattempo i manifestanti si sono ricompattati e stanno tornando in circa 2000 persone verso il centro di Napoli in zona piazza Dante.

 

 

13.15 – Il corteo continua “selvaggio” per le vie del centro e annuncia che non lascerà le strade fin quando non verrà rilasciato il manifestante fermato ormai quasi un’ora fa.

15.30 – Mario, il ragazzo fermato durante il corteo, viene rilasciato e trova in piazza i manifestanti pronti ad accoglierlo con giochi d’artificio. il corteo a questo punto si scioglie. 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

banchebcedraghitroika

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La farsa della tassa sugli extraprofitti delle banche

I partiti di governo hanno fatto marcia indietro trovando un accordo sulle modifiche da applicare alla tassa sugli extraprofitti bancari,ha così riscritto il provvedimento teso a reperire un po’ di risorse dagli extraprofitti che le banche hanno accumulato con i continui aumenti dei tassi di interessi.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le mezze verità di Lagarde

L’inflazione è colpa delle imprese, ma paghiamo sempre noi…

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Clima: Intesa Sanpaolo vuole portare a processo un attivista di Extinction Rebellion

Aveva lasciato dei volantini all’interno del grattacielo Sanpaolo: attivista di Extinction Rebellion rischia adesso un processo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Mutui: l’aumento dei tassi BCE tira la rete dell’indebitamento

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il chiacchiericcio sul 25 aprile e la fuga dei capitali dalle banche negli USA

Tutti continuano a porsi la domanda – sbagliata – se le banche siano sicure, se il sistema finanziario sia sicuro, oculatamente regolamentato e capace di evitare effetti domino, se “i nostri soldi in banca” siano al sicuro. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da SVB a Deutsche bank: è il neoliberismo ad essere in crisi?

Dopo il caso della cessione della banca Credit suisse, anche in Germania le più grandi banche hanno visto un crollo del valore dei loro titoli, su tutte la Deutsche bank.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sul fallimento delle banche: altro che fine della storia!

Sono tempi complicati per chi si sforza di sostenere l’eternità del modo di produzione capitalistico, descritto come il migliore dei mondi possibili. Soprattutto per l’Occidente che, ci piaccia o no, è stato il fulcro del movimento storico e unitario dell’accumulazione mondiale combinato, seppure diseguale.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Silicon Valley Bank o della crisi della valorizzazione

Quanto sta accadendo in questi giorni sui mercati finanziari non si spiega unicamente con l’aumento dei tassi da parte della FED, né con le mosse sbagliate dei dirigenti della banca californiana.