InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bologna: l’assemblea dei facchini lancia lo sciopero del 28 febbraio!

Sono le 11 di domenica mattina e la sala assemblee del Laboratorio Crash di Bologna è gremita di operai come non mai. E’ l’assemblea con i numeri più alti da quando, ormai un anno fa, i facchini della provincia di Bologna hanno iniziato ad organizzarsi per lottare contro lo sfruttamento. Sembra che gli operai vogliano dare così un primo saluto al neo Ministro del Lavoro, Welfare e Terzo Settore Poletti, padrone indiscusso di Lega Coop, con militanza PCI alle spalle e neoliberismo sfrenato all’orizzonte (come la presa di posizione al fianco del padrone di Granarolo e la criminalizzazione degli operai, durante le giornate di resistenza e repressione dell’ultima settimana di gennaio ai cancelli della multinazionale del latte, ha reso manifesto). Saluta i lavori dell’assemblea Eleonora del Lab Crash che fotografa l’entusiasmante immagine di lotta che ha capovolto la condizione migrante negli ultimi mesi di lotte: da vittime del sistema di sfruttamento razzista, a protagonisti di un possibile futuro di dignità da conquistare. Aldo Milani, coordinatore nazionale del S.I.Cobas, introduce subito il dibattito assembleare, con un denso e dettagliatissimo intervento, esaminando i punti di forza, le difficoltà da superare, i problemi, e i passi avanti del movimento operaio della logistica nel bolognese e nel resto d’Italia. Si fa riferimento all’innovazione capitalistica con cui il padrone vuole battere l’iniziativa operaia, e l’intreccio invariante del capitale “mafioso” nello sfruttamento della forza-lavoro operaia, si considerano le importanti linee di condotta dell’attività sindacale e le prospettive di rafforzamento dell’iniziativa, e si conclude con un ragionamento dedicato alla lotta contro la Granarolo all’interno del quadro complessivo dei rapporti di forza proletari-padroni nella crisi capitalistica. A quel punto il nuovo sciopero della logistica viene lanciato tra gli applausi: il 28 febbraio sarà sciopero e giornata di lotta! Si fa riferimento anche al primo marzo annunciando la necessità di scendere in strada per gli operai della logistica insieme al mondo del conflitto sociale che li ha accompagnati sciopero dopo sciopero, picchetto dopo dopo picchetto, resistenza su resistenza.

 

Successivamente intervengono diversi operai che affrontano con grande coraggio e solidarietà il tema della repressione, dell’importanza della lotta contro Granarolo, del razzismo, e dell’urgenza di organizzarsi con sempre maggiore dedizione e costanza. Il Lab Crash prende parola approfondendo il senso politico che assume la carica di Poletti della Lega Coop a Ministro del Lavoro spiegando come ormai è finito il tempo per i generici attestati di antirazzismo per certa sinistra padronale, magari tramite la firma di Lega Coop su qualche carta dei diritti, ma che al contrario grazie alla lotta dei facchini sia il tempo dello schieramento radicale e della fine della ambiguità: o con il padrone o con gli operai, o con lo sfruttamento razzista o con la lotta per la dignità. Un nodo politico importante che grazie alla lotta dei facchini vive nella composizione sociale e politica meticcia dei picchetti e dei presidi di lotta nella logistica bolognese e che sarà affrontato anche nella giornata del primo marzo. Continuano gli interventi operai, a cui si aggiungo gli studenti universitari del CUA, gli studenti medi del CAS (che promettono di fare il possibile per sostenere anche dalle scuole la lotta contro Granarolo), SocialLog che ricorda l’importanza di tessere solidarietà e partecipazione alle iniziative dei facchini e delle lotte per il diritto alla casa, e ancora Hobo che riconsidera il “forza contro forza” che ha assunto lo scontro facchini-padroni a Bologna, e poi il Coordinamento Migranti che ricostruisce una genealogia politica della data del primo marzo.

Intorno le 2h del pomeriggio l’assemblea è quasi conclusa e lo sciopero generale del 28 febbraio e il corteo cittadino del primo marzo è argomento delle decine di capannelli in cui si discute vivacemente del successo dell’incontro. Tutti sanno che in questi giorni devono impegnarsi con tenacia per organizzare al meglio l’agenda di lotta collettiva e fare in modo che la sfida lanciata venga colta dal maggior numero di operai, studenti, precari e disoccupati possibile. L’esempio più importante di forza operaia oggi vive nella lotta contro la Granarolo e il presidio permanente che non ha ceduto di un solo passo è lì, alla periferia di Bologna, a dimostrarlo… Ma era anche nell’assemblea, quando un grande applauso ha salutato Garib e Redoune, i due operai sindacalisti arrestati durante la “settimana di passione” ai cancelli della mucca Lola, che con il loro sorriso coraggioso hanno dato la giusta marcia all’incontro assembleare.

Lunedì pomeriggio ci sarà l’incontro in prefettura dove le autorità avanzeranno le loro proposte agli operai della Granarolo, ma contemporaneamente la Bologna meticcia e antagonista sarà già a lavoro per costruire un nuovo grande sciopero!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Bolognafacchinilogisticasicobas

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: bloccato per ore a Tortona un intero polo della logistica. Alle 20 si replica

Sciopero nazionale della logistica promosso da Si Cobas, Adl Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub, esclusi dal tavolo di rinnovo del Ccnl, nonostante la forte rappresentatività tra facchini, driver e operai.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.