InfoAut
Immagine di copertina per il post

Brasile. La rivolta degli spazzini apre la strada ad una prima vittoria

Dopo otto giorni di sciopero del 35% dei dipendenti, gli spazzini (i “garis”) di Rio de Janeiro concludono vittoriosamente una mobilitazione di grande rilievo rispetto alla difficile fase vissuta attualmente in Brasile. In maniera coraggiosa, gli spazzini hanno sfidato uno Stato autoritario (il Giudice Federale aveva inizialmente giudicato illegittima la protesta e richiesto l’immediato rientro al lavoro di tutti gli spazzini in sciopero, pena il licenziamento), un sindacato “Pelego” (termine dispregiativo che designa i dirigenti del sindacalismo corporativo) e un apparato mediatico del tutto sottomesso alle istituzioni, per lottare in nome dei loro diritti fondamentali, e, soprattutto, dimostrare che la legittima lotta popolare ha in sè la forza necessaria per sconfiggere la paura e conquistare un ampio sostegno sociale, che dia impulso a grandi conquiste.

In modo del tutto autonomo, la categoria è infatti riuscita a costruire un processo dal basso, senza accordi a porte chiuse né alcun sostegno sindacale o partitico, dimostrandosi non per questo meno preparata al cammino tortuoso dei negoziati in materia di lavoro. È stato grazie alla maturità politica ed alla capacità di resistenza degli spazzini che la gestione di questo processo si è così rivelata vincente ed ha ottenuto risultati tanto significativi.

A partire dalla scelta di questo momento strategico (subito dopo gli imponenti festeggiamenti del Carnevale) per iniziare lo sciopero, affrontando senza lasciarsi intimidire licenziamenti e persecuzioni politiche, riuscendo infine a mettere in scacco un sindacato fatto di dirigenti travestiti da agnelli che da anni si siedono al tavolo dei lupi per spartirsi le uova del pollaio, il movimento degli spazzini ha mantenuto fermamente le sue posizioni: con dimostrazioni e assemblee giornaliere ha occupato le strade e ha poi condotto le trattative con la coerenza e l’impegno necessari alla difesa delle loro rivendicazioni.

In un contesto di politico particolare, caratterizzato da una società diseguale e dalle radici profondamente autoritarie e razziste, un movimento di matrice popolare ha dimostrato di saper fronteggiare ogni ostacolo, potendo infine tornare a casa e al lavoro a testa alta.

Più importante quindi dell’aumento di salario (da R$802, circa 247 euro, a R$1100, circa 338 euro mensili), più del riconoscimento degli straordinari (fino ad oggi non retribuiti, nonostante il carico di lavoro extra richiesto durante gli eventi del Carnevale e della Coppa del Mondo) e più dell’incremento del buono pasto (da R$12, circa 3.7 euro, a R$20, circa 6 euro), è il fatto che gli spazzini siano stati in grado di portare avanti un cammino grandioso di lotta in nome dei propri diritti, in un momento in cui le forze conservatrici lavorano incessantemente alla criminalizzazione dei movimenti.

Sì, gli spazzini sono responsabili della pulizia delle strade, e, in quest’ultima settimana, andando ben oltre la semplice rimozione dell’immondizia, hanno saputo costruire un ambiente fertile perché quelle stesse strade possano essere prima di tutto il luogo della collettività.

Diamo il benvenuto alla Rivolta degli Spazzini e a tutto ciò che rappresenta!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

brasilespazzini

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inutilità delle mega opere per i popoli

Quando si svolsero i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, nel 2016, lo stato intraprese la costruzione di varie grandi opere infrastrutturali, tra le quali spiccarono le funivie in alcune favelas, oltre all’ampliamento di aeroporti e autostrade, tutto con fondi pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la destra bolsonarista dietro la strage nelle favelas, Lula in difficoltà

Il 28 ottobre scorso circa 140 persone, di cui 4 agenti, sono state uccise e un centinaio sono state arrestate nel corso di un assalto condotto da 2500 membri della Polizia Civile e della Polizia Militare brasiliane

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: solidarietà internazionalista, João Pedro Stédile spiega la posizione del MST sul Venezuela

João Pedro Stédile, nell’intervista che ha concesso a Rádio Brasil de Fato, spiega la posizione politica del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) di fronte alla situazione in Venezuela.