Brasile: nuova occupazione del movimento MTST. Lunga vita a Coppa del popolo!
In meno di 40 ore nella nuova occupazione, chiamata Coppa del popolo, sono state montate più di 2500 tende: l’occupazione portata avanti dal Movimento dos Trabalhadores Sem Teto (MTST) è iniziata sabato sera nella periferia dell’est di San Paolo. Inizialmente diverse centinaia di famiglie hanno invaso un’area di circa 150 mila metri quadri abbandonata da più di 28 anni, ma il numero degli occupanti è cresciuto in maniera esponenziale ora dopo ora per raggiungere la quota di un migliaio. A circa 4 chilometri dall’occupazione sorge il pomposo stadio Arena corinzia, per la cui costruzione è stato speso più di un miliardo di euro e dove a giugno verrà giocata la prima partita dei mondiali di calcio: la perfetta antitesi che sta attraversando la società brasiliana. Se da una parte ci sono i violenti sgomberi delle favelas con molteplice persone uccise, sfratti, prezzi in continuo aumento per l’affitto e sempre maggiore difficoltà nell’accesso agli alloggi popolari, dall’altra parte il governo Dilma ha investito più di 8 miliardi di fondi pubblici, sottraendoli all’emergenza abitativa e sociale. I risultati di queste vergognose politiche sono sotto gli occhi di tutti: nell’arco dell’ultimo anno soltanto a 13 mila famiglie facenti parte del MST sono stati assegnati dei terreni rispetto al totale di 150 mila, molte delle quali sono in attesa dell’insediamento da più di 10 anni, per l’anno corrente il governo si è prefissato di insediare circa 30 mila persone, mentre il Movimento Sem Terra ha chiesto l’insediamento per circa 100 mila. Le cifre parlano chiaro: il sistema abitativo è sempre più al collasso mentre si continuano a investire fondi pubblici per costruire stadi, speculando sulle vite dei cittadini.
Gli occupanti di Coppa del popolo hanno vissuto queste scelte sulla propria pelle, infatti, molti di loro provengono dalle favelas, dalle case demolite per la costruzione degli stadi e dalle cosiddette zone a rischio, altri non possono permettersi di pagare l’affitto e sono in attesa dell’assegnazione di un alloggio da diversi anni, dunque l’unica soluzione per queste persone è occupare. In quest’ottica per questa settimana il movimento ha annunciato altre tre occupazioni sul territorio brasiliano.
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