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Decine di migliaia per ricordare Genova

Dietro i ‘No Tav’ accorsi con molti pullman dalla Val di Susa e a seguire tutto il mondo che dieci anni prima era su quelle strade: centri sociali, associazioni, comitati e sindacati.

I partecipanti sono stati decine di migliaia per ricordare quella rivolta. Molti i cori e i canti dei manifestanti, fra cui il più partecipato “Carlo è vivo e lotta insieme a noi” ma anche “Siamo tutti black bloc” cantato dallo spezzone No Tav, per rispondere al tentativo di criminalizzazione e divisione del movimento contro l’Alta velocità.

La manifestazione è partita da piazza Montano a Sampierdarena a metà pomeriggio e ha raggiunto piazza Caricamento, percorrendo via Cantore, Di Negro e via Gramsci. Il corteo del decennale è stato vissuto, ancora con la rabbia nel cuore per la morte di Carlo e per gli abusi della Diaz,  ma anche con la consapevolezza che nel luglio del 2001 i movimenti riuscirono a dare dimostrazione della loro forza.

Anche oggi la politica dei palazzi ha perso l’occasione per stare zitta. Maurizio Gasparri, infatti, dimenticandosi delle torture e violenze della Diaz e di Bolzaneto si ostina a difendere l’operato delle forze dell’ordine e a creare il solito allarmismo ormai ascoltato da pochi intimi “Da Genova 2001 a certi no-Tav di oggi c’è un filo rosso di violenza che va spezzato” è quanto ha dichiarato oggi il senatore. Ma se un filo rosso di violenza che unisce Genova alla Maddalena c’è, è sicuramente quello delle forze dell’ordine.

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