Palermo: sgomberate le case di via Oberdan. Corteo per le strade del quartiere
Tornano gli attacchi alle occupazioni abitative da parte del governo Renzi. Stamattina, infatti, sono state sgomberate le case occupate di Via Oberdan, all’interno delle quali risiedevano 15 famiglie tra migranti ed italiane. Accorsi un centinaio tra solidali ed occupanti di altre case, muovendosi successivamente in corteo le strade del quartiere Zisa.
Che il governo Renzi abbia fatto della guerra ai movimenti per la casa uno dei suoi pilastri fondamentali non è novità. Oggi la Questura di Palermo ha rimarcato questa volontà, sgomberando le 15 famiglie dell’ex-istituto religioso di Via Oberdan, occupato l’anno scorso proprio a marzo. Ricordiamo, inoltre, che gran parte degli edifici abbandonati di Palermo sono di proprietà di istituzioni ecclesiastiche. Alle 7 di questa mattina, diverse camionette delle forze dell’ordine sono giunte sotto l’edificio, facendo irruzione al suo interno. Subito si è sparsa la voce e, in poco tempo, decine di solidali sono giunti sotto l’ormai ex-occupazione, per stare vicino alle 15 famiglie sgomberate.
Il numero di solidali è andato ingrossandosi durante la mattinata e, intorno alle 10, si è mosso in corteo tra le vie della Zisa, storico quartiere del centro di Palermo, al grido di “Case Subito” e “Case, lavoro e servizi sociali, nei quartieri popolari”. Finito il corteo, il presidio è continuato per tutto il resto della mattina.
Starà alle famiglie sgomberate saper trovare la capacità di riorganizzarsi, per tornare a strappare un diritto fondamentale come la casa. Diritto che, a Palermo, è negato dal mercato immobiliare pienamente gestito da palazzinari e speculatori vari, con il tacito consenso del Comune, che ha sempre giocato a far il pendolo tra chi lotta quotidianamente per i propri diritti e chi fa del profitto e della prevaricazione sociale i propri modelli. Dunque, che si continui a tenere testa!
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.