Diritto alla casa: prosegue la settimana di mobilitazione nazionale
Continuano le mobilitazioni in tutto il territorio nazionale. Quest’oggi, in varie città come Cremona, Brescia, Roma, Bologna e Torino si sono portate avanti diverse iniziative di resistenza agli sfratti e per il diritto all’abitare. Qui sotto un riepilogo di alcune delle iniziative.
Nuove iniziative per rivendicare casa e reddito per tutte e tutti martedì 21 gennaio, all’indomani della giornata di rabbia metropolitana lanciata dalla rete Abitare nella crisi e raccolta dai movimenti che si battono per il diritto all’abitare. Questa mattina a Cremona occupati gli uffici della sede di Aem, l’azienda multiutility che gestisce l’erogazione di acqua gas e luce. Una azione per dire no ai distacchi delle utenze per chi, spesso anche sotto sfratto, che riprende quanto già accaduto ieri a Brescia e Milano con l’occupazione delle sedi di A2a. Una delegazione è stata ricevuta dai funzionari. Ottenuta una moratoria fino a metà febbraio, quando si terrà un tavolo di trattativa. La corrispondenza con Michele del cs Dordoni e del comitato antisfratto di Cremona.
Giornata impegnativa anche oggi a Brescia per il comitato provinciale contro gli sfratti e Associazione diritti per tutti, all’indomani della giornata di rabbia metropolitana che ha visto la manifestazione degli studenti e i presidi sotto l’inceneritore e la sede di A2a. I primi picchetti a Rovato e Castrezzato. In entrambi i casi è stato ottenuto un rinvio rispettivamente al 3 marzo e al 28 febbraio. Rinvio anche nel quartiere San Polo, di Brescia.
Il terzo picchetto era previsto a Vobarno. Qui si preannunciava una situazione di tensione vista la minaccia della presenza della celere per eseguire lo sfratto. Vittima della morosità incolpevole Rachid e la sua famiglia di origine algerina. La situazione si è poi riso0lta anche grazie alla buona presenza di una cinquantina di attivisti che sono rimasti al suo fianco per tutta la mattinata. Ottenuto un rinvio al 4 marzo, entro quella data la famiglia si sposterà nel nuovo alloggio. In mattinata il sindaco di Vobarno ha contattato direttamente Rachid e gli ha proposto un incontro per la giornata di domani per cercare di trovare una soluzione, come ci racconta Beppe del comitato provinciale contro gli sfratti. Clicca qui per ascoltare.
Ad Alessandria invece ben sei gli sfratti bloccati oggi, tutti a Spinetta Marengo, in una palazzina di proprietà di una grande agenzia immobiliare. Strappato un mese di proroga, ma senza reali soluzioni alternative: per questo attivisti e persone sotto sfratto si sono trasferiti nel capoluogo, occupando la sede provinciale Pd e denunciando il silenzio assordante delle istituzioni.
Andiamo a Roma. Sgomberata la palazzina occupata ieri mattina, nella giornata di rabbia metropolitana. Ieri l’occupazione in via Morolo, zona Settecamini, da parte degli attivisti del movimento per la casa ram, Resistenza abitativa metropolitana. Una trentina i nuclei familiari che vi avevano trovato alloggio.
“Non molleremo, se necessario occuperemo da un’altra parte. L’emergenza abitativa non è uno scherzo” hanno dichiarato gli attivisti che questa mattina hanno incontrato il presidente del V municipio, Emiliano Sciascia. Un incontro già previsto per risolvere alcune questioni legate ad un’altra occupazione su via Tiburtina, in zona Settecamini, abitata da famiglie rom, al quale si aggiunge ora anche lo sgombero di questa mattina.
Sempre a Roma questa mattina picchetto antisfratto. Decine gli attivisti che si sono dati appuntamento fin dalle prime luci dell’alba per sostenere Silvio, insegnante di educazione musicale rimasto senza lavoro 3 anni fa, che ora rischia di rimanere in mezzo a una strada a causa dello sfratto per morosità incolpevole. Al picchetto abbiamo raggiunto Irene dei Blocchi precari metropolitani e Silvio.
Nel pomeriggio da Silvio non si era ancora visto nessuno. Per oggi, quindi, niente sgombero, anche se mancano completamente soluzioni concrete che consentano di godere, fino in fondo, del diritto all’abitare, per Silvio e per tutti e tutte.
Di seguito invece la storia di Silvio raccontata in un video.
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