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Gli operai contro Granarolo: “CARO PREFETTO: LA LOTTA CONTINUA!”

 

Signor Prefetto Ennio Maria Sodano la portiamo a  conoscenza di ciò che i lavoratori in assemblea hanno deciso sulla vertenza “Granarlo” : l’ incontro è stato giudicato molto deludente,  perché ci sono state generiche garanzie sulla cassa integrazione fino alla conclusione della vertenza, che, secondo le proposte a noi riportate,  vede contemporaneamente il piano delle   assunzioni protratto fino al mese di dicembre 2014 che, con l’uso del condizionale, per il momento coinvolge sulla carta SOLO 29 dei 51 lavoratori licenziati.

Un incontro che il S.I. Cobas e l’assemblea dei lavoratori definisce inutile e avremmo fatto volentieri a meno di parteciparci se fin dall’inizio avessimo saputo quali fossero le proposte della controparte. Riteniamo una  vera e propria presa in giro.

Le ribadiamo ancora  le nostre richieste:

•     Cassa integrazione per tutti ed erogazione di quella passata;

•     Assunzione entro il 1° luglio di tutti e 51 i lavoratori;

•     Istituzione di un “tavolo tecnico” con la Lega delle cooperative per perfezionare il piano di riassunzione dei lavoratori;

•     Alternative economiche che i lavoratori volontariamente possono accettare in alternativa all’inserimento in un posto di lavoro;

•     Ritiro di tutte le denunce per gli oltre 350 tra lavoratori e solidali partecipanti alle azioni di protesta dei mesi scorsi.

Di fronte a questa insignificante proposta da parte della Lega Coop, rispondiamo fin da subito con la lotta. Siamo ormai consapevoli che il problema politico che ci viene posto è di rilevanza anche nazionale: com’è possibile che l’ex Presidente dell’Alleanza delle Cooperative ed oggi ministro del Lavoro Giuliano Poletti sia in grado di “risolvere” il problema di milioni di lavoratori licenziati e disoccupati che sono presenti oggi in Italia, se questi non è in grado di risolvere il problema dei 51 licenziati dai suoi compari della Lega Coop alla Granarolo e all’interporto di Bologna? La risposta al quesito per noi è una sola: solo se i lavoratori si organizzano e prendono coscienza della loro forza possono raggiungere risultati tangibile nella difesa delle loro condizioni e sconfiggere le politiche padronali e governative che non possono che essere contro di loro. La prima occasione i lavoratori della logistica daranno sarà lo sciopero nazionale del 28 febbraio e la partecipazione alle  manifestazioni che si terranno in tutta Italia nel giorno seguente contro la Legge Bossi-Fini.

 

S.I. Cobas nazionale e assemblea dei lavoratori Granarolo licenziati.

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