Da un mese circa qualcosa si muove alla periferia del periferico quartiere popolare Villaggio S.Rosalia a Palermo.
Diverse compagnie di telefonia mobile avevano individuato i palazzi di edilizia popolare di Piazzale Tenente Giuseppe Anelli come spot idonei al piazzamento delle antenne ripetitori. Come è solita prassi hanno contattato gli amministratori delle palazzine e gli hanno promesso lauti compensi, una prima tranche immediata e una rendita annuale, per l’installazione sui tetti dei “loro” stabili di quegli antennoni malefici rassicurandoli anche con la nota questione dell’effetto ombrello (che riparerebbe dalle onde elettromagnetiche chi abita al di sotto dei ripetitori).
Questa volta però TIM e compagnia bella non hanno fatto i conti con la risposta degli abitanti del quartiere e con almeno un paio di variabili. Intanto proponendo contemporaneamente a più palazzine del piazzale lo stesso “interessantissimo” affare la storiella dell’effetto ombrello si è dissolta come sotto una pioggia acida. Se a questo si aggiunge che da Sabato 26 Novembre è nato il Collettivo Piazzale Tenente Anelli in Lotta sembra chiaro che la strada per piantare queste antenne non è affatto agevole. In soltanto una decina di giorni il collettivo ha tenuto due partecipate assemblea (la prima il 30 Novembre e la seconda il 6 Dicembre) ha organizzato una sostenutissima raccolta firme ed è riuscito a far sospendere i lavori perché gli amministratori dei condomini avevano stipulato gli accordi bypassando l’IACP (proprietario degli stabili) e ignorando il vincolo di non edificabilità.
Nell’assemblea di oggi, 6 Dicembre, è stato lanciato per Venerdì 9 un corteo per le vie del quartiere per comunicare al vicinato la vicenda e allargare il fronte di protesta a tutto il quartiere, dato che dopo la prima batosta è verosimile pensare che i gestori telefonici si rivolgeranno ai palazzi vicini per installare le antenne. Il “CORTEO CONTRO LE ANTENNE RIPETITORI E IL DEGRADO SOCIOCULTURALE DEL PIAZZALE TENENTE ANELLI” partirà alle ore 16.30 e si batterà contro la speculazione edilizia ed ambientale e contro chi crede di poter estrapolare profitto a scapito della salute e della cooperazione sociale di un intero quartiere.