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Il Comitato Prendocasa Palermo blocca uno sfratto in via Recupero


Un altro dei tantissimi tentativi di sfratto a Palermo. Questa volta è toccato a una famiglia composta da cinque persone tra cui due bambini, Giovanni di dieci anni e Jasmine di cinque anni; a seguito della perdita del lavoro dei due genitori, la famiglia non paga l’affitto da diversi mesi.

Più di un mese fa il padrone di casa di fronte all’insolvenza degli affittuari ha ben pensato di avviare la procedura di sfratto e la famiglia, insieme al Comitato Prendocasa, il 10 Dicembre aveva già bloccato l’accesso all’ufficiale giudiziario e alle forze dell’ordine, riuscendo ad ottenere il rinvio fino ad oggi. Non è mancata oggi la forte risposta della famiglia che, stanca di dover sopravvivere giorno dopo giorno e di vedersi togliere il diritto alla casa , ha deciso di prendere in mano la propria vita e lottare in difesa di quello che è un proprio diritto, affiancata dal Comitato Prendocasa. E’ grazie alla frequentazione di Giovanni e Jasmine al doposcuola popolare presente al Centro Sociale Ex Karcere che la famiglia è venuta a conoscenza dello sportello antisfratto del Comitato Prendocasa all’interno del Centro Sociale.

Anche oggi tutti insieme sono riusciti a rinviare lo sfratto.
Appare ormai evidente come , in una città dove l’emergenza abitativa e la crisi vanno piano piano prendendo sempre più fette di popolazione, sempre più persone non sono disposte a farsi risucchiare dal ricatto dell’affitto e da logiche che ci vogliono vedere l’uno contro l’altro nella lotta alla sopravvivenza. Si inizia a diffondere sempre più la voglia di riscatto e di autorganizzazione. In uno stato di cose in cui la casa non viene garantita l’unica soluzione è la costruzione di mutualità tra le piccole lotte di ogni famiglia. Si tratta di difendere la propria dignità, la dignità negata ogni giorno attraverso logiche di profitto imposte in ogni ambito della vita: lavoro, scuola, famiglia.

Si tratta di una battaglia che è ancora aperta.

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