InfoAut
Immagine di copertina per il post

Invasione coatta dei lavoratori Phonemedia all’Inps di Cosenza

Di comune accordo tra di noi lavoratori abbiamo deciso di attendere almeno lo svolgimento della conferenza stato-regioni. Giorno 29 aprile, venerdì scorso, siamo ritornati alla regione Calabria per sollecitare una rapida prosecuzione dell’iter e abbiamo parlato di nuovo col dott. Mancini. Quel giorno, venerdì scorso, Mancini ci ha consegnato l’ultima pagina del verbale d’intesa della conferenza stato-regioni, in cui aveva evidenziato un punto su cui c’erano delle perplessità. E vale a dire sulla nuova definizione delle competenze tra stato e regioni; cioè le regioni dovrebbero finanziare non più al 30%, ma al 40%. Dubbio, che a suo dire, non avrebbe creato ulteriori disagi, poiché in pochi giorni, dopo avere interpellato la altre regioni, si sarebbe arrivati ad una rapida risoluzione. Ha anche evidenziato un altro problema riguardante la mancanza dei famosi elenchi degli aventi diritto, ancora ad oggi mancante. Ma comunque ha sostenuto che entrambi i punti non sarebbero stati influenti nell’erogazione della cigd, ma di fronte alla domanda secca, posta da noi lavoratori, se aspettarci il regolare pagamento nella prossima mensilità, che abitualmente avviene intorno alla metà del mese, non ha voluto e/o potuto esprimersi in maniera schietta e diretta a riguardo; esortandoci ad andare all’inps a chiedere maggiori informazioni.
Per questo motivo stamattina ci siamo recati in massa all’inps di Catanzaro. Abbiamo invaso gli uffici, determinati e tutti d’accordo di non andare via da lì senza risposte certe e credibili.
Abbiamo parlato inizialmente con il dott. Docimo il quale ha immediatamente smentito la loro responsabilità e la loro competenza relativamente alla sospensione dei pagamenti. Ma si è messo subito in contatto con l’Inps regionale e ha cercato di mettersi in contatto con i dirigenti regionali, quantomeno per capire il motivo per cui venerdì scorso ci avevano suggerito di rivolgerci all’inps.

Per niente soddisfatti abbiamo deciso di restare e occupare la sede dell’inps fino a che non avessimo ricevuto risposte più concrete. E poco dopo abbiamo avuto modo di parlare col vice direttore Manna, che ha ribadito la loro non competenza in questa vicenda, in quanto l’Inps sarebbe solo l’ente erogante. E avendo ricevuto ad inizio marzo disposizioni di bloccare i pagamenti dalla Ragione Calabria, fintantoché non riceveranno il via per riprenderli, non potranno far un granché. Ma avendo dovuto prendere atto della disperata determinazione di noi lavoratori, ha cercato di rendersi utile, garantendoci una sua cooperazione a far sì che l’emblema si riesca a scoprire da qui a tre giorni e rendendosi disponibile quindi a farsi portavoce con e per noi della potenziale ed auspicabile risoluzione del problema.
La conclusione della mattinata di invasione coatta all’inps, intorno alle 14.00, non è stata assolutamente il risultato da noi aspettato. Abbiamo di certo apprezzato il sostegno e l’impegno che i dirigenti Inps hanno affermato di volerci dare, nonostante a loro dire, non sia tra le loro competenze.
Ma di fronte a questo generale e diffuso disinteresse delle istituzioni, nazionali e locali, e soprattutto regionali, ci siamo visti costretti a mettere in campo azioni di forza, magari anche verso l’interlocutore sbagliato.

Abbiamo chiesto a gran voce più trasparenza e correttezza, che si possa almeno tradurre in semplicissime comunicazioni preventive ed informative quando ci si viene a trovare in situazioni che possono arrecare il rischio di non poter effettuare i pagamenti, per non dovere ogni volta subire sulla nostra pelle la disattenzioni delle istituzioni e la loro mancanza di sensibilità e correttezza nel non renderci consapevoli di quale sarà il nostro destino. Basterebbe una comunicazione, banale per loro, ma essenziale per noi, nella quale ci si porta a conoscenza se e quando non potremo contare sul nostro sostegno al reddito. Anche per evitare situazioni problematiche, come quella di stamane all’Inps, e soprattutto per avere la contezza, noi, di come organizzare il nostro presente, economicamente, e, nel caso, di non poter contare sul sostegno al reddito della cigd.
Dopo le analisi e conclusioni fatte con il dott. Manna e l’impegno preso da lui in cui, da qui a tre giorni, ci farà sapere l’evoluzione della situazione, abbiamo cercato di ragionare in termini pratici, ed è già stato chiaramente comprensibile che nella prossima mensilità non sarà possibile rispettare le date dei pagamenti. Quindi alla mezza mensilità già mancante del mese scorso, se ne aggiungerà un’altra intera del prossimo mese. E quando sarà il prossimo effettivo pagamento, non è dato saperlo.

Per conto nostro aspetteremo, così come concordato con Manna, questi tre giorni. Ma già giovedì stesso saremmo pronti ad autodeterminarci ed intraprendere altrettante azioni di forza, se la situazione non dovesse avviarsi ad una rapida risoluzione.
Invitiamo dunque tutte le istituzioni, in particolar modo la Regione Calabria nella persona del dott. Mancini, e tutti gli altri enti coinvolti nella vicenda, ad impegnarsi a fondo ed essere d’ora in poi più chiari e trasparenti, perché non possiamo e non vogliamo credere che banali intoppi burocratici possano significare per noi ogni volta non poter sopravvivere e non essere in grado di garantire una vita dignitosa alle nostre famiglie. Siamo stanchi ed esausti, e d’ora in poi non permetteremo che analoghe situazioni di mancanza di efficienza, impegno, sensibilità e disinteresse vengano perpetrate sempre a nostre spese.

Dopo il tormento causatoci dalla vicenda Phonemedia, l’insofferenza e l’intolleranza sono diventati parte integrante di noi. Non permetteremo a nessun altro ed in nessun’altra occasione, di qualsiasi genere e tipo, che si abusi di noi e della nostra pazienza. Abusi perpetrati a spese di individui già in situazione di evidente disagio è vile e meschino. Ed è ancor meno tollerabile se commesso da funzionari che ricoprono un ruolo istituzionale.

Una cosa questa vicenda ce l’ha insegnata ed è che NON SIAMO E NON SAREMO PIU’ DISPOSTI A SUBIRE

nota pubblicata da Alessandra Sacco per Controlacrisi.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cosenzaphonemedia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cosenza: giornalista d’inchiesta sgradito al potere brutalmente fermato dalla polizia

Quanto accaduto ieri ai danni di Gabriele Carchidi per mano della questura di Cosenza ha dell’incredibile. Nessun altro giornalista di un quotidiano cittadino avrebbe subito lo stesso trattamento.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sul D.A.Spo “fuori contesto”

Rimaniamo basiti ed increduli per il contenuto della missiva recapitata ad un nostro socio e concittadino di Villaggio Europa. La Questura di Cosenza gli notifica l’avvio di un procedimento amministrativo innovativo denominato, con una certa creatività, D.A.Spo “fuori contesto”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

COSENZA: RIGETTATA LA SORVEGLIANZA SPECIALE PER JESSICA E SIMONE

Sul fronte della repressione del dissenso arrivano – ogni tanto – buone notizie. Precisamente dalla Calabria, dove il tribunale di Catanzaro ha rigettato le proposte di sorveglianza speciale avanzate nei confronti dei due attivisti Jessica e Simone, ritenendole infondate. “L’attacco si conferma essere stato mosso da una chiara volontà politica di fermare le battaglie sociali […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Cosenza: occupato il Liceo Valentini-Majorana per porre fine alle molestie

Da anni il “prestigioso” liceo cosentino era teatro di molestie sessuali perpetrate soprattutto da professori, aiutati dalla preside che si adoperava per insabbiare la situazione e mantenere la buona reputazione della scuola. A fine Gennaio la determinazione di alcune studentesse ha fatto emergere pubblicamente ciò che avveniva dentro quelle mure, rendendo pubbliche diverse testimonianze dalla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speciale Sorveglianza: a fianco di Simone, Jessica e Francesco

A Cosenza, una delle città più popolose di una regione martoriata da mille contraddizioni e violenze, sta accadendo quanto di più rappresentativo esista rispetto l'(ab)uso della coercizione preventiva. Nell’ultimo anno, com’è avvenuto anche altrove, in Calabria sono state portate avanti vibranti battaglie per avere una sanità pubblica ed efficiente, poiché neanche con la pandemia sono […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosenza: Richiesta di sorveglianza speciale per due attivist* del comitato “PrendoCasa”

L’attacco della Questura di Cosenza alla parte sana della città. Due attivisti del comitato PrendoCasa di Cosenza, Jessica e Simone, ieri hanno ricevuto dalla Questura la notifica della richiesta di sottoporli a “sorveglianza speciale”. Dovete soffrire in silenzio. Se in Calabria non ci sono ospedali, se siete donne e subite violenza, se la mancanza di […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Elezioni. Il lato sinistro della Calabria

Riprendiamo da Malanova.info questo interessante articolo scritto prima della tornata elettorale degli scorsi giorni in cui si ragiona sull’incessante riproporsi di alcuni meccanismi nei contesti della sinistra radicale all’interno del territorio calabrese. Al fondo alleghiamo anche la significativa analisi dei risultati fatta a seggi chiusi da uno dei redattori ai microfoni di Radio Onda d’Urto. […]