Palermo sta con Anomalia!
Un’assemblea che si è tenuta a pochi metri dai locali, attualmente sgomberati, dello studentato occupato, avendo dunque, continuamente sotto gli occhi, lo spettacolo odioso della blindatura di uno spazio che, nelle intenzioni della governance universitaria e della opaca concrezione di interessi economico-politici che ne determina il comportamento, dovrebbe essere nuovamente abbandonato al degrado degli ultimi vent’anni.
La risposta che la città ha dato è stata (ancora una volta) ampia e numerosa raccogliendo la partecipazione di studenti, lavoratori e precari che hanno riempito l’aula “Magna” delle facoltà scientifiche e dato vita ad un’assemblea ricca nei contenuti, nelle proposte e nella voglia di lottare (e vincere). Una risposta confortante per i tanti che hanno, con gioia ed entusiasmo, impegnato le loro vite, energie ed intelligenze nella costruzione di Anomalia ed adesso per la sua riconquista. Uno spazio, Anomalia, che, seppur murato, continua ad essere centro propulsore vitale delle lotte nella città, segnando di già la sconfitta di chi avrebbe voluto porre, “manu militari”, un termine a questa esperienza. L’attacco di questa estate sta, con gran disappunto degli “architetti” dell’operazione, piuttosto potenziando il progetto Anomalia nel contrasto stridente tra ciò che Anomalia ha saputo essere, e in molti modi continua ad essere, ed il cubo grigio di macerie, inutili e dannose, a cui vorrebbero ridurla. Anomalia è sempre più vista come un bene comune dalla città, bene comune per la capacità che ha avuto di offrire welfare autonomo, cultura e socialità altra e confliggente colle logiche del profitto e dello sfruttamento, spazi e tempi per la costruzione di conflitto e ricchezza sociale.
Anomalia, nonostante il tentativo di strozzarla con tonnellate di cemento, ha quindi continuato ad essere una voce importante per Palermo conoscendo anzi, giorno dopo giorno, un’eco sempre maggiore nella città. Ora, in vista del 24, nuovi episodi, straordinari come quelli già vissuti, si apprestano a costruire una campagna per la realizzazione di una grande giornata che sia in grado di ricapitolare tutta la complessita della magnifica combinazione di gioia, determinazione e voglia di fare che ha costituito la sostanza di questa strana estate. Nel corteo del 24, questa inestricabile miscela di entusiasmo e determinazione, si esprimerà infine con una street parade sideralmente lontana dalle atmosfere lugubri e luttuose a cui il disegno della “repressione” vuole costringerci. In questi giorni da senza casa Anomalia, nomade e randagia, è stata, se è possibile, ancora più bella e viva, il 24 sarà la sua festa.
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