InfoAut
Immagine di copertina per il post

Livorno. Un mese dopo l’alluvione

||||

Il report delle Brigate di solidarietà attiva a un mese dall’alluvione di Livorno.

Ad un mese esatto dalla tragica alluvione che ha messo in ginocchio la città di Livorno, con un bilancio di nove morti e decine di famiglie rimaste senza casa in varie zone della città, continua il nostro intenso lavoro al fianco della popolazione livornese, ormai autorganizzatasi in comitati che chiedono il 100% dei risarcimenti e pretendono che venga fatta chiarezza su cosa non ha funzionato quella maledetta notte ma soprattutto su cosa poteva essere fatto per prevenire o quantomeno arginare i danni di questo evento. Il report

Molti dei cittadini che hanno partecipato alle assemblee sono informati e preparati sulle criticità, storiche ed attuali, dei loro territori di residenza e hanno dimostrato convinzione e determinazione nel portare avanti percorsi di rivendicazione e lotta dal punto di vista legale-giuridico e mobilitativo, tramite pressioni costanti attraverso azioni dirette alle istituzioni con prospettive condivise, come il monitoraggio costante sui territori e l’integrazione con altre vertenze già presenti nei quartieri.

A questo proposito è nata spontaneamente anche la volontà di creare un coordinamento tra comitati, al fine di definire insieme una piattaforma che possa portare ad una vertenza cittadina.
Dopo il primo incontro tra i vari referenti avvenuto qualche giorno fa, organizzeremo una nuova assemblea pubblica tra tutti i comitati martedì 17/10 , giorno successivo alla scadenza della presentazione dei moduli per la ricognizione danni, alle ore 18,00 presso il Circolo Arci Collinaia in via grotta delle fate,114.

Certo è che dal punto di vista politico locale si è creato un grande vuoto, poiché la maggioranza Cinque Stelle ha disertato completamente l’aula consiliare durante la votazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Nogarin, presentata da tutte le opposizioni, invalidando di fatto la votazione stessa, nonostante avessero ancora la certezza matematica di almeno un consigliere a favore. Dall’altro lato è emersa l’incapacità e l’impossibilità da parte del PD e delle altre opposizioni di strumentalizzare troppo questa vicenda, date le grandi responsabilità che tutti sanno benissimo di avere su cementificazione, mancate manutenzioni e, in generale, sulla scellerata gestione urbanistica del territorio avvenuta negli ultimi 70 anni.
Diversa la situazione del Comune di Collesalvetti, feudo Pd, con il sindaco renziano Bacci che ha organizzato l’unico consiglio comunale straordinario all’interno dell’interporto di Guasticce, in un’area molto distante dalle abitazioni colpite e difficilmente raggiungibile dai cittadini alluvionati, in cui ha dichiarato di voler utilizzare una parte dei fondi per l’emergenza per portare avanti e concludere, prima della fine del suo mandato, i piani di cementificazione e industrializzazione in un territorio così critico, dove già trovano sede la Raffineria Eni, l’interporto toscano ovest e molte altre grandi aziende e multinazionali: un vero e proprio polo delle nocività e dei rischi idrogeologici.

Non è un caso quindi che molti cittadini preferiscano prendere come punto di riferimento un’organizzazione come la nostra.
Per questo, oltre a supportare la nascita dei comitati stessi, organizzando assemblee nei quartieri e fornendo loro gli strumenti e le informazioni necessarie per coordinarsi al meglio, abbiamo istituito alcuni gruppi di lavoro formati da volontari con competenze e professionalità diverse.

Con l’aiuto di alcuni avvocati, geometri, ingegneri e architetti abbiamo creato degli sportelli legali e tecnici per assistere tutte le famiglie da noi censite nella compilazione delle schede di ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio che l’ufficio del commissario dovrà inoltrare al governo entro e non oltre il 16 ottobre prossimo allo sportello istituito appositamente dal commissario Rossi, presso il Genio Civile con sede in Via Nardini, per provare a far rientrare la stima da finanziare dei danni complessivi dell’alluvione all’interno della legge di bilancio che verrà votata nel mese di dicembre. Questo gruppo di professionisti continuerà il proprio lavoro anche nella fase successiva quando, in seguito alla pubblicazione del bando, si chiederà alle famiglie di presentare la vera richiesta risarcimenti danni correllata da perizie, fatture e documentazioni necessarie e verificare la reale entità del danno.

La propaganda con cui il governo e il commissario Rossi hanno tentato di autocelebrarsi si è limitata all’annuncio di aver stanziato in via straordinaria già alcuni milioni di euro per l’emergenza Livorno, in due tranche di 15 (+3 dalla regione) e 20 (+8) milioni che in realtà sono serviti semplicemente per coprire e rimborsare, anche alle ditte private, le spese già effettuate con somma urgenza, dalla messa in sicurezza e la ricostruzione di strade e ponti, alle spese di albergazione delle tante famiglie con case inagibili.

Su queste ultime si apre un capitolo a parte:
Sono infatti diverse le situazioni tra chi ha le case inagibili ma ha dovuto accettare l’albergazione in mancanza di un’alternativa e chi invece ha potuto farsi ospitare da amici e parenti accettando anche, nel caso di nuclei più numerosi, di dividere la famiglia in abitazioni diverse. In questi ultimi casi è molto più difficile anche per noi il lavoro di censimento necessario per organizzare a breve una assemblea specifica, proposta da alcuni di loro durante le assemblee pubbliche dei comitati, su queste problematiche per discutere insieme e capire quali richieste collettive potremmo fare alle istituzioni. A questo proposito il Comune di Livorno ha messo a disposizione solo un modulo per richiedere il Contributo di Autonoma Sistemazione , di cui ancora non conosciamo i dettagli e i criteri con cui verrà erogato, e alcune agevolazioni sulla tassa sui rifiuti sulla rata di novembre.
Con l’aiuto dei comitati stiamo facendo un censimento di tutti i nuclei familiari che hanno dovuto lasciare l’abitazione a causa dell’alluvione. Sia di chi ha usufruito dell’albergazione che di chi ha optato per altre soluzioni. Vorremmo discutere insieme a loro e capire quali richieste collettive potremmo fare alle istituzioni. Invitiamo pertanto chi si trova in questa situazione a contattarci in una delle modalità descritte in fondo al report.

Stiamo promuovendo anche progetti e proposte venute direttamente dalle assemblee dei comitati per la riqualificazione degli spazi comuni e ad uso pubblico e condiviso all’interno dei quartieri.
Il gruppo di promozione sociale e supporto psicologico, formato da volontari, psicologi, educatori e animatori, porterà avanti questo ed altri progetti come l’organizzazione di iniziative aggregative di quartiere.

Ipotesi del percorso della piena

Continua anche l’importantissimo lavoro di ricerca e inchiesta del gruppo di volontari formato da un geologo, un architetto, un chimico, un botanico, alcune guide ambientali, esperti di permacultura e di urbanistica. Questo è infatti il nostro metodo di azione, che differenzia le BSA dalle altre associazioni istituzionali. Sulla base di esperienze pregresse nazionali e con la consulenza e la collaborazione dei gruppi di ricerca attivati nelle altre situazioni d’emergenza, stiamo portando avanti importanti indagini sulla gestione e sulla messa in sicurezza del territorio di ogni zona interessata e ad ogni ricerca puntualmente emergono nuovi dati circa l’incosciente sfruttamento del territorio e la mancata manutenzione delle opere, a prova del totale disinteressamento nei confronti di questi temi da parte di tutti i soggetti politici che si sono avvicendati al governo della città negli anni. Solo attraverso ad un’approfondita e capillare analisi , condotta in collaborazione diretta con i comitati autorganizzati, riusciremo a capire non solo come agire nell’immediato, ma anche come prevenire problematiche future. Per poter realizzare questi obiettivi e poter denunciare pubblicamente ogni situazione è indispensabile fare rilevamenti e raccogliere dati inconfutabili. È già uscito un primo articolo-studio “Inchiesta sull’Alluvione a Livorno: qualcosa non ha funzionato”, pubblicato sul sito nazionale delle BSA (http://brigatesolidarietaattiva.net/…/inchiesta-sullalluvi…/) , prima pubblicazione di una lunga serie di studi su cui stiamo lavorando e che prevederà dossier di denuncia e documentari d’inchiesta su tutte le zone monitorate dal gruppo di ricerca e esplorazione.

Da un punto di vista pratico sta invece continuando la raccolta e consegna di beni di prima necessità e mobilio per le famiglie alluvionate. Stiamo cercando di coinvolgere i comitati stessi nel censimento delle famiglie più bisognose di ogni quartiere per fare una ricognizione delle necessità. Continuano le consegne di mobili a chi può già riceverle preferendo il passaggio da casa a casa per evitare di raccogliere mobili inutili che non serviranno. Questo punto è un progetto a medio-lungo termine in quanto le famiglie che davvero hanno perso tutto sono ancora albergate, hanno le case inagibili e nel migliore dei casi devono far asciugare i muri per mesi prima di poterci tornare. Con il censimento tramite comitati stiamo cercando di capire se è il caso di comprare una serie di lavatrici e/o frigoriferi da distribuire, elettrodomestici più necessari e meno reperibili usati. Ci stiamo informando nei vari rivenditori se fossero possibili sconti per l’acquisto in stock di questi beni.

Sul sito nazionale BSA abbiamo anche reso pubblico l’aggiornamento delle donazioni ricevute per sostenere il nostro intervento in sostegno della città di Livorno. Lo facciamo per un atto di trasparenza sia verso le popolazioni alluvionate che verso le forme della solidarietà popolare che hanno alimentato le nostre azioni. Per noi tutto quello che il popolo dà, il popolo deve ricevere.
(http://brigatesolidarietaattiva.net/…/rendiamo-conto-al-po…/ )
PERCHE’ NOI RENDIAMO CONTO AL POPOLO LIVORNESE!

DAL POPOLO PER IL POPOLO
AVANTI BRIGATE! AVANTI LIVORNO!
NON PIEGARSI UN ISTANTE GIAMMAI

Per informazioni e segnalazioni:
Pagina FB : BSA Alluvione Livorno
tel. campo base @ Ex Caserma Occupata: 3276363214 
mail: alluvione.livorno@gmail.com e brigatatoscana@gmail.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

alluvione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Meisino: lasciamo parlare le immagini

Per questa volta al Meisino non si è arrivati all’esondazione del Po, ma ci è mancato poco, e il trend climatico che le amministrazioni non fanno nulla per contrastare (anzi, che colpevolmente favoriscono, con le loro devastazioni della vegetazione spacciate per riqualificazioni) garantisce alluvioni sempre più frequenti nel prossimo futuro.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Collassi localizzati, debito ecologico e politiche pubbliche

Le inondazioni nel Rio Grande do Sul, una delle zone più ricche e potenti del Brasile, hanno provocato 163 morti, più di 80 persone disperse e 640.000 persone costrette a lasciare le proprie case.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Emilia Romagna: a un anno esatto dalla prima devastante alluvione, qual è la situazione dei territori colpiti?

Furono giorni drammatici, convulsi, in cui non mancò tuttavia uno slancio solidale esteso e diffuso, con ben pochi precedenti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Toscana sott’acqua e quei soldatini di piombo che ignorano la “prevenzione civile”

Le intense piogge di inizio novembre hanno provocato esondazioni e allagamenti nella Regione. La piana che va da Pistoia a Firenze era una naturale vasca di laminazione dei corsi d’acqua che scendono dall’Appennino ma è stata riempita di cemento, fino a soffocarla.