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Nuova vittoria contro gli sfratti in Provincia di Modena

 

Questa mattina in quelle terre si è andati a difendere il diritto alla casa, il diritto all’abitare con il chiaro intento che in quelle terre e su tutta la provincia di Modena, non dovranno esserci più sfratti e che l’unico modo che si ha di rispondere a governance e crisi, due facce della stessa medaglia, sarà la lotta.

 

Facciamo un passo indietro. Nella giornata di sabato il collettivo PrendoCasa Modena ha dato vita ad un presidio sotto gli uffici comunali degli assistenti sociali, per denunciare il caso di uno sfratto con le caratteristiche descritte nell’introduzione dell’articolo: un migrante lavoratore agricolo, con quattro figli e la moglie a carico, si è trovato ridotto il numero di ore proprio a causa del terremoto. Infatti le aziende agricole hanno ridotto all’osso il lavoro corrisposto da aziende esterne e questo ha sgonfiato la busta paga del lavoratore che si è trovato con mesi da 5/600 euro. A quel punto: la scelta: mangiare o pagare l’affitto.

E’ chiaramente un caso di morosità incolpevole, peraltro in stretta relazione con la catastrofe occorsa in quel territorio.

Il presidio sembrava aver ottenuto un impegno a considerare il caso ed a costruire un ordine del giorno che chiedesse il blocco per sei mesi degli sfratti da proporre a tutti i comuni del cratere per sei mesi. Ma il risultato sperato dopo l’incontro ottenuto con il comune, ovvero l’apertura di un percorso per evitare la cacciata di casa, all’oggi, evidentemente, non ha avuto esito.

 

Questa mattina l’aria sembrava tirare in direzione opposta rispetto a sabato. Grazie al picchetto antisfratto lanciato lo stesso a prescindere dalle promesse avute sabato, si è riusciti ad evitare lo sfratto nonostante proprietà e forza pubblica avessero tentato fino all’ultimo di raggiungere il loro obiettivo. Il presidio in pochi minuti è diventato sempre più numeroso ed ha trovato la solidarietà dei vicini del migrante sotto sfratto, solidarietà che ha dato più forza alla giornata, giornata che ha stabilito che a Modena e provincia ad ogni sfratto si sta dando corpo ad una forza che ne impedirà l’esecuzione.

 

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