#occupy Pisa, #occupy Piazza Dante, #occupy everywhere!
La determinazione del movimento ieri si è manifestata nella volontà di andare a segnalare i veri responsabili dello scandalo di via la Pergola, i poteri finanziari corrotti delle banche, anche a costo di scontrarsi col potere poliziesco che li difende ad ogni occasione; dopodichè la decisione di dare una nuova casa e nuova linfa al percorso di #occupy Pisa, che, per sua natura, ha sempre dichiarato di non volersi vincolare a quattro mura, per quanto importanti ed emblematiche fossero.
La tendopoli allestita in Piazza Dante dopo lo sgombero di via la Pergola sta raccogliendo una solidarietà straordinaria; decine e decine di persone da ieri pomeriggio si sono recate ad incontrare gli occupanti della piazza per testimoniare la propria vicinanza dopo la giornata di ieri.
Fondamentale è stata la decisione di dare continuità a tutti i progetti e tutte le energie nate all’interno della palazzina occupata; ieri doveva essere ianugurata l’università popolare, è così alla fine è stato, con un’iniziativa partecipatissima (trasferita nella facoltà di lettere), incentrata sul rapporto tra centro e periferia. Nello spirito con cui questo progetto era stato concepito, al tavolo dei relatori per mettere in condivisione le proprie conoscenze vi erano docenti universitari a fianco di abitanti dei quartieri popolari.
Subito dopo si è svolta un’assemblea pubblica in cui #occupy Pisa ha esposto la sua intenzione di proseguire la sua lotta, partendo dalla nuova esperienza di #occupy Piazza Dante; durante l’assemblea è stato discusso anche di come dare continuità allo strumento dell’esposto popolare e della campagna “Esponiamoci!”, in quanto è stato riconosciuto che proprio questa volontà di attaccare pubblicamente i poteri forti della mafia finanziaria ha accellerato ogni velleità di sgombero.
Ed anche l’esperimento della mensa autogestita sembra essere ripartito alla grande, con il pranzo di oggi che ha visto partecipare molte delle persone che si appoggiavano nei giorni passati alla caffetteria di via la Pergola: occupanti, vicini di casa, migranti che lavorano nel parcheggio di Piazza Carrara.
Sembra che il tentativo di abbattere l’esperienza di #occupy Pisa non abbia fatto altro che renderla più forte, trasportandola nella sua fase 2, in piazza, dove le contraddizioni che questo progetto vuole portare alla luce possono davvero essere comunicate a tutti.
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