InfoAut
Immagine di copertina per il post

#occupypisa: prosegue l’occupazione di via la Pergola

Ieri è trascorsa un’altra intensa giornata negli stabili occupati di via la Pergola: nelle prime ore del mattino gli occupanti hanno ricevuto un piacevole risveglio da parte di vicini, che hanno portato il buongiorno accompagnato da caffè bollente e biscotti, segno di una solidarietà attiva da parte del quartiere.
Dopo poco sono iniziate le brulicanti attività della giornata: pulizia del posto, lavori di manutenzione, volantinaggi, comunicazione con la città.

Alle 15 la quotidiana assemblea di occupy pisa ha visto la partecipazione di molte persone, tra cui alcuni abitanti del quartiere che hanno raccontato della loro esperienza: da circa tre anni si sono costituiti nel comitato “vicini di casa”, si interessano delle problematiche legate alla privatizzazione degli spazi pubblici e dal dialogo è emersa la volontà di approfondire momenti di socialità e formazione che cerchino di unire diversi progetti e sensibilità.

Gli occupanti hanno poi esposto quanto emerso da un approfondimento sulla storia degli stabili di via la Pergola, oggetto di diverse speculazioni finanziarie che hanno portato ad otto anni di abbandono gli edifici. L’approfondimento e la socializzazione di questa tematica sarà uno dei primissimi passi che verranno fatti da occupy pisa per cominicare a diffondere e a comunicare una delle tante storie riguardanti la creazione del debito.

Altro progetto al centro del dibattito assembleare è stato quello della crazione di uno studentato autogestito che comincerà a prendere corpo partendo da una campagna sul caro-affitti, sulla speculazione immobiliare e sui tagli al diritto allo studio.

Nella ricca assemblea è intervenuta anche una militante del comitato per l’acqua pubblica, che ha proposto la costruzione di un’iniziativa per giovedì prossimo che sia di lancio per la manifestazione nazionale per i beni comuni di sabato 26 a roma, nonchè punto di partenza per cominciare a lanciare la campagna di auto-riduzione delle bollette.

Tantissime dunque le proposte, segno della ricchezza di un luogo restituito alla collettività e che in questi primi giorni ha visto il passaggio di centinaia di persone che hanno portato solidarietà, idee, progetti che proveranno a confluire in uno “sportello contro il debito”, che possa essere strumento di connessione delle lotte e primo punto organizzativo per la riappropriazione di reddito.

Dopo l’assemblea in via la Pergola sono ripresi i lavori e sono stati organizzati momenti di comunicazione verso la città: in serata la notte bianca organizzata dall’amministrazione comunale è stata segnata dai volantinaggi a tappeto degli studenti medi, che hanno fatto la spola dalle piazza affollate agli stabili occupati per rifornirsi di volantini, che sembrava non bastassero mai…la gente è curiosa, interessata, solidale.

Nel frattempo #occupy pisa ha avuto un momento di forte visibilità: in un teatro Verdi gremitissimo Ascanio Celestini ha concesso uno spazio agli occupanti; dal palco è stato letto un comunicato che parlava dei significati dell’occupazione, di una cultura che possa essere strumento di cambiamento, una cultura che non rimanga chiusa nei teatri, che non abbia confini.

Il comunicato conclude: “Via la Pergola è per noi la concretizzazione dello slogan Occupy Pisa.
Occupy Pisa è un’idea, un progetto, una possibilità, una risposta, un punto da cui ripartire per creare forme di cooperazione, di scambio, di messa in comune che vadano oltre la povertà che ci cade addosso ogni giorno e che siano il segno tangibile di un cambiamento reale.
Via la Pergola è un divenire, vi invitiamo ad attraversarla, a conoscerla, a costruirla!”

Alla fine tutto il teatro è in piedi, sono applausi a scena aperta.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

#occupypisaoccupazioneoccupy everywhere

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Parma: Ecologia Politica libera un nuovo spazio in Università

È davanti agli occhi di tuttɜ il collasso ambientale e sociale in atto e noi studenti e studentesse non possiamo che vedere nell’università il luogo promotore di un cambiamento radicale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catania: sgombero poliziesco per lo Studentato 95100 e il Consultorio Autogestito “Mi Cuerpo es Mio”

A Catania sgombero poliziesco ai danni dello Studentato 95100, nato nel 2018 per dare risposte al bisogno di un tetto sulla testa da parte di studenti universitari e precari della città etnea.