Operai di nuovo in piazza, bloccata la superstrada
Dalle cinque di questa mattina sono iniziati davanti alla Piaggio di Pontedera i picchetti che hanno impedito l’ingresso delle merci e dei lavoratori, stesso scenario dalle 7 di mattina alla Ceva di Lugnano. Verso le 8 gli operai della Ceva si sono spostati a Pontedera incontrando i piaggisti in picchetto. Dopo circa quattro ore di blocco delle merci, intorno alle 10, in un migliaio sono partiti in corteo portando diversi striscioni che recitavano ‘giù le mani dall’articolo 18’ o ancora ‘basta, sui nostri diritti non si tratta’.
La manifestazione ha raggiunto la Fi-Pi-Li andando a bloccare il traffico in entrambi i sensi di marcia all’altezza dello svincolo di Ponsacco. Qui si è svolta una grande assemblea a cui hanno preso parte anche molti automobilisti e camionisti che hanno portato la loro solidarietà ai lavoratori in sciopero; il blocco è proseguito per più di due ore.
In questi giorni alla Ceva ci sono state 8 ore di sciopero, mentre alla Piaggio si arriva a quota 22, gli operai sono intenzionati a proseguire nella protesta cercando di allargare sempre di più il fronte di opposizione ai diktat della ministra Fornero sulla riorganizzazione del mercato del lavoro.
Nel frattempo sono giunte le dichiarazioni del presidente della provincia di Pisa Pieroni, uomo del Pd, che ha duramente attaccato le pratiche di lotta adottate dagli operai, affermando che ‘i blocchi della viabilità non sono accettabili perché esasperano il clima e danneggiano altri lavoratori’.
Dichiarazioni quelle di Pieroni che stanno destando e desteranno molte reazioni e che, certamente, sono un ulteriore indice dell’agonia in cui versa il partito democratico, impegnato nel tentativo di restare a galla sostenendo, con le poche forze che gli rimangono, il governo Monti.
Ascolta un commento con Sandro – rsu Ceva
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