Palermo: studenti contro la buona scuola e per Gianmarco libero!
Il territorio siciliano questa mattina ha assistito alle proteste degli studenti contro una Buona Scuola che affama il sapere e mortifica tutte le categorie che ruotano attorno all’istituzione scolastica.
A Palermo in più di mille studenti, non solo medi data la presenza dello spezzone universitario, sono scesi in piazza e hanno attraversato la città creando disagi al centro storico, in continuità con l’appuntamento inaugurale dell’autunno contro la Buona Scuola. Gli studenti hanno percorso le strade del centro rivendicando la loro lontananza e contrarietà alla riforma ed esprimendo rinvigorita solidarietà a Gianmarco, studente universitario già da dieci giorni detenuto nel carcere Pagliarelli. Alla testa del corteo uno striscione con scritto: All’assalto del futuro! Vogliamo tutto! Gianmarco Libero!
Palermo non è stata l’unica città siciliana in cui gli studenti hanno portato in piazza queste due rivendicazioni, contro la buona scuola e per Gianmarco Libero.
Anche a Milazzo e Catania centinaia di studenti hanno manifestato in solidarietà a chi lotta per una scuola migliore. E non “buona”, speculando sul valore di un termine totalmente inappropriato rispetto agli effetti devastanti che porta con sé, nel suo accostamento alla scuola.
Ma non è stata solo la solidarietà a caratterizzare le manifestazioni di Milazzo e Catania. Non ci si è chiusi in dinamiche difensive. Anzi, il rilancio delle lotte da parte degli studenti, nei territori per i territori, è stato il dato di quest’oggi. Non era infatti scontato che centinaia di studenti in tutta la Sicilia oggi scendessero in piazza e manifestassero una opposizione reale alla repressione e al disciplinamento di un sapere svuotato di contenuti. Finalizzato alla riproduzione dei soliti meccanismi di potere. Che propone la codificazione del lavoro gratuito (fù schiavitù) all’interno dei plessi scolastici, affinando un chiaro piano di stravolgimento del mercato del lavoro già in atto nell’università, a partire dalla riforma Gelmini e dai tirocini gratuiti..
Il corteo di Palermo si è concluso con un presidio alla prefettura e la consegna al prefetto dell’appello per la liberazione di Gianmarco sottoscritto da docenti, artisti locali e nazionali, comitati e associazioni.
A Milazzo, che ricordiamo essere la città natale di Gianmarco, un appello è stato consegnato al Sindaco, già espressosi solidale con lo studente arrestato, e a Catania il corteo si è concluso in prefettura.
Una giornata di mobiltazione in tutto il territorio siciliano, che avrà già domani una radicalizzazione, vedendo tutti gli studenti presenti oggi, attraversare le strade di Marsala e opporsi alla militarizzazione del territorio siciliano per meri scopi bellici e speculativi. Che non ci rappresentano. Che non vogliamo. Ai quali ci opporremo con la stessa determinazione che ha caratterizzato la giornata di oggi.
Concludiamo con un invito a raggiungere domani, 31 ottobre, Marsala. A ribadire i nostri
#NOALLABUONASCUOLA
#GIANMARCOLIBERO
#NOLLANATOPERCHÈQUICISONONATO
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