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Piacenza: il corteo combattivo dei facchini contro l’Ikea



Leggi il comunicato di indizione del corteo del S.I.Cobas

In molti, a Piacenza, hanno preso posizione sui fatti di oggi all’Ikea. Tranne poche eccezioni, c’è stato un coro unanime che, con sfumature differenti, si dice preoccupato della situazione e bolla, sostanzialmente, i lavoratori in lotta e chi li sostiene come un problema di ordine pubblico facendo passare IKEA e la Coop. San Martino come vittime di una minoranza di facinorosi che non avrebbero motivi validi di protestare.

C’è addirittura chi, in modo squallido e vergognoso, come Marco Colosimo, Consigliere Comunale Piacenza Viva, figlio di Antonio Colosimo della segreteria territoriale FIT-CISL, definisce i “pseudo sindacalisti” del SI.COBAS degli “opportunisti accompagnati dai centri sociali di stampo comunista che approfittano dell’ignoranza economica e sociale di soggetti che lavorano all’interno di Ikea tramite la Cooperativa San Martino”. Parlare di persone a lui sconosciute e della loro “ignoranza economica e sociale”, parlare di solidali “di stampo comunista” che appoggiano la lotta dei lavoratori andando incontro a manganellate e denunce, esprime ovviamente un giudizio politico-razzista che si commenta da solo.

In un nostro comunicato stampa del 25/11/2013 denunciavamo che Colosimo padre, sig. Antonio, aveva recentemente tirato un bel bidone ai lavoratori ex Euroservizi, cooperativa precedentemente operante in IKEA ed ora in stato di liquidazione (altro bidone). Il “nostro” indomito sindacalista che insieme a Massimiliano BOROTTI della UIL Trasporti oggi firma una “comunicazione urgente” che condanna la lotta «ad opera dei “soliti noti” che ben poco hanno a che fare con la normale pratica sindacale» mantenne, allora, il silenzio stampa rispetto alle nostre contestazioni circa i truffaldini verbali di Conciliazione in sede sindacale che confezionò per i lavoratori nel loro passaggio alla neonata “Società Cooperativa NT Service”.

In questi verbali il socio-lavoratore, infatti, accettava espressamente che la “Società Cooperativa NT Service sia liberata dalla responsabilità solidale per il credito per retribuzioni maturate e non pagate, per TFR e per il Fondo il Fondo di Previdenza integrativa, nonché per tutti i ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità, ferie, permessi e per ogni altro credito maturato alla data del 31 ottobre 2013. Il socio lavoratore rinuncia pertanto alla solidarietà di NT Service ex art. 2112 c.c. pere dette ragioni di credito e relativamente ad ogni altra pretesa, diritto, domanda ed azione che sia dipendente, collegata o conseguente al rapporto di lavoro intercorso con Società Cooperativa Euroservizi”.
Vediamo se questa volta il sig. Colosimo si degnerà di far chiarezza su questo fulgido esempio di “normale pratica sindacale” e se il sig. Antonio, politico di successo, a qualcosa da dire in merito .

La Filt CGIL, invece, con un comunicato del segretario generale di Piacenza CLAUDIO CHIESA, parla di tornare allo pseudo tavolo con le altre confederazioni per la vertenza IKEA per discutere gli aspetti contrattuali migliorativi per tutti. Un bel tavolo tra amici, alle spalle dei lavoratori, per giocare ad una rappresentanza che non hanno, bypassando le assemblee nel Deposito per il semplice fatto che quando hanno provato a farle sono andate deserte.
Il comune, dal canto suo, si affida alle “tesi migliorative” della San Martino circa l’applicazione del CCNL e chiede pertanto che si metta fine immediatamente al blocco dell’impianto.

L’idea dei lavoratori masochisti che mettono a repentaglio la loro occupazione perché fuori di testa ovviamente non sta in piedi e non la condividiamo. Essendo la maggior parte dei lavoratori in questione immigrati (e non ignoranti) sono in Italia proprio per lavorare.
Il problema di “ordine pubblico” non sono i lavoratori ma chi li sfrutta e li vuole sottomessi e siamo pronti, visto anche le denunce per diffamazione, a qualsiasi confronto pubblico su quanto abbiamo affermato ed affermeremo.

Intanto, il presidio permanente dei lavoratori davanti al Deposito Ikea, ringraziando tutti gli operai delle altre aziende e i solidali che ci stanno sostenendo, ha deciso che domenica 11 maggio porterà le sue istanze nella città, attraversandola con una manifestazione nel pomeriggio e chiamando alla partecipazione tutti coloro che ci sostengono a Piacenza e nel paese. Da lì lanceremo una campagna di lotta da sviluppare nel proseguo di questa battaglia.

Ci vogliono ridurre a problema di ordine pubblico, faremo capire che il vero problema è un sistema economico-politico sordo alle istanze dei lavoratori, che li vuole ridotti ad una condizione subalterna, senza giusti salari e soprattutto ridotti al silenzio.

Ci stanno provando. Lo impediremo!

DOMENICA 11 MAGGIO ORE 16, CORTEO A PIACENZA CON PARTENZA DAI GIARDINI MARGHERITA.
Sindacato Intercategoriale Cobas
Coordinamento provinciale – Piacenza
7 Maggio 2014

Leggi il testo del volantino distribuito dal Laboratorio Crash durante il corteo:

In questi mesi lungo le strade delle periferie dell’Emilia-Romagna abbiamo incontrato nuovi compagni e compagne, sono i facchini, che organizzati nel loro sindacato S.I.Cobas hanno alzato la testa anche nella nostra regione. Dal primo picchetto ad oggi la loro lotta è diventata la nostra lotta: a Piacenza, a Modena e a Bologna, la nostra città, abbiamo dato il nostro contributo con umiltà e determinazione convinti che a partire dalla battaglia degli operai della logistica uno spazio di unità possibile tra sfruttati e sfruttate fosse all’ordine del giorno, e così è stato! A bologna studenti medi, universitari, occupanti di case, precari e disoccupati organizzati nel Laboratorio Crash e nei collettivi autonomi non hanno mai fatti mancare tutte le forme di sostegno disponibili alla lotta dei facchini, e dai facchini non è mai mancata la pratica della solidarietà di classe alle tante lotte che attraversano la nostra città.

Martedì e mercoledì abbiamo risposto all’appello dei compagni operai di Piacenza e non abbiamo fatto mancare anche i nostri pugni chiusi nelle giornate di dignità e resistenza dei facchini piacentini!

 

Vogliamo cogliere l’occasione per confermare la nostra più convinta e concreta espressione di solidarietà a tutti i compagni e le compagne colpiti dalla repressione, legale o illegale che sia, durante questi anni di lotta nei magazzini della logistica. Siamo al fianco degli imputati del processo Bennet e a quanti sono stati aggrediti con denunce e fogli di via da Piacenza. Nella nostra città durante le battaglie ai cancelli della Granarolo abbiamo ricevuto lo stesso trattamento che le autorità piacentine hanno rivolto ai facchini dell’Ikea, ma come loro non ci siamo fatti intimidire e non abbiamo abbassato la testa: criminalizzazione per mezzo stampo, minacce, ritorsioni, aggressioni di crumiri, gas velenosi, manette, arresti e centinaia di denunce accumulate in alcuni mesi di lotta, non ci hanno fatto arretrare di un passo. Nelle prossime settimane inizierà il processo contro alcuni compagni presenti all’iniziativa di lotta del dicembre 2013 quando in solidarietà agli operai dell’Ikea riuscimmo a chiudere per un pomeriggio lo stabilimento bolognese della multinazionale svedese del mobile. Fummo aggrediti da gravi provocazioni e cariche della celere, ma resistemmo fino a quando dagli altoparlanti non sentimmo che “L’Ikea oggi chiude!”. Un nostro compagno è agli arresti domiciliari da mesi e andremo al processo insieme a lui, a testa alta proprio come un facchino quando si ribella alla condizione di schiavitù impostagli dal sistema infame delle cooperative!

 

Facciamo della solidarietà la nostra grande risorsa di lotta per il conflitto sociale di oggi e di domani, e a partire da importanti giornate come quella di oggi, che ci vede tutti e tutte in corteo a Piacenza al fianco degli operai dell’Ikea, continuiamo a batterci contro le ingiustizie e per la libertà dalle catene dello sfruttamento e della precarietà. Facciamo appello alla mobilitazione in vista del vertice dell’Unione Europea sulla disoccupazione a Torino che si terrà il prossimo 11 Luglio. Crediamo che sia una grande possibilità da cogliere per consolidare i percorsi di lotta e rinforzare la solidarietà tra i più poveri e impoveriti dalla crisi capitalistica in Italia.

 

Sciopero per la dignità fino alla vittoria!

Solidarietà militante al S.I.Cobas e agli operai di Piacenza!

Alla lotta! Al picchetto!

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