InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa, corteo per il diritto alla salute paralizza la città

Da Piazzale Donatello, luogo dell’appuntamento, il corteo si è mosso costeggiando prima la sede della Misericordia, per denunciare la politica fallimentare portata avanti dall’attuale dirigenza, che insiste nel voler effettuare oltre 40 licenziamenti. Un lungo applauso ha invece segnato, subito dopo, il passaggio nei pressi del presidio permanente, che da oltre tre settimane funge come baluardo della protesta dei lavoratori e volontari in lotta.

Da lì è proseguita poi la lunga marcia verso il centro cittadino, scandita da slogan ed interventi al microfono. Accanto alla vertenza dei lavoratori della Misericordia, che negli scorsi giorni è riuscita a strappare spazi di visibilità e discussione, sono state ricordate le tante vergogne della sanità, sempre più dequalificata e messa in ginocchio, taglio dopo taglio.

Attraversando i lungarni il corteo ha letteralmente paralizzato la città, come accadde durante lo sciopero di alcune settimane fa. Questa volta però i manifestanti si sono spinti fin sotto al Comune, dove è stata depositata una bara di cartone, denunciando che il silenzio delle istituzioni stava uccidendo la Misericordia. Il Comune risultava infatti il grande assente di questa vicenda, che aveva già visto schierarsi (senza troppa convinzione e senza alcun risultato) le istituzioni provinciali e regionali.

E’ stato a quel punto che alcuni esponenti della giunta hanno deciso di ricevere una delegazione di lavoratori, decisione perlomeno tardiva visto che la lotta va avanti da mesi e mancano solo due settimane alla scadenza dei contratti.

Messi di fronte alla realtà di una politica dirigenziale che non punta al rilancio dell’ente, ma alla sua definitiva soppressione, con il collasso che ne deriverà dal punto di vista dei servizi ai cittadini, i membri della giunta si sono dovuti svegliare dal torpore elettorale che li ha caratterizzati nelle ultime settimane e prendere parola pubblicamente a favore dei dipendenti.

La lotta comunque non ha intenzione di rallentare, ed ha già rilanciato verso lo sciopero di martedì. La Misericordia ha nuovamente mostrato il suo volto, precettando più lavoratori del dovuto, di cui praticamente tutti quelli più partecipi alle proteste (addirittura un lavoratore precettato è in ferie!). L’ennesima misura intimidatoria, che avrà il solo effetto di aumentare la determinazione di chi lotta.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

licenziamentimisericordiasanità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Grugliasco: un mese di sciopero alla Lear

Un aggiornamento dallo sciopero (sospeso per i prossimi giorni) che ormai dura un mese alla Lear Corporation di Grugliasco, fuori Torino.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

E’ sciopero ad oltranza alla LEAR di Grugliasco

Da una settimana ormai le lavoratrici e i lavoratori della Lear di Grugliasco incrociano le braccia e animano Via Cumiana in presidio permanente. Il 31 Dicembre scadrà la cassa integrazione straordinaria e ad oggi nulla si sa delle sorti dei 300 lavoratori su 420 che rischiano l’esubero.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile. “Non produrremo un solo bullone”: i metalmeccanici della General Motors scioperano per contrastare i licenziamenti

I 4.000 lavoratori della fabbrica di São José dos Campos affermano che torneranno al lavoro solo se i loro colleghi saranno reintegrati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: cinque camionette della polizia per sgomberare il presidio a Settimo Torinese. 25 lavoratori a Campi Bisenzio licenziati a mezzo stampa

Cinque camionette di polizia questa mattina sono intervenute a Settimo Torinese per sgomberare il presidio dei lavoratori di Mondo Convenienza. “Lo sciopero non è un problema di ordine pubblico ma un diritto dei lavoratoti, i lavoratori in sciopero non sono criminali ma esercitano la libertà sindacale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: 17 indagati per le manifestazioni e il blocco dell’aeroporto da parte degli operai dell’Ansaldo, tra di loro i portuali del CALP

“Le manovre della digos e della magistratura non fermeranno un avanguardia di lotta che è presente ovunque, in porto, in città, a livello internazionale. Se la loro risposta è la repressione la nostra è e sarà lotta dura. Solidarietà per tutti gli indagati”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: A migliaia hanno marciato fino alla Casa di Mendoza nella capitale per chiedere la libertà dei piqueteri detenuti

Il ministero dello Sviluppo Sociale ha confermato le 85 mila cessazioni nel Potenziare Lavoro e le organizzazioni sociali hanno annunciato che il 5 aprile torneranno a bloccare le strade e gli accessi. L’elogio del FMI alla “focalizzazione” dei programmi sociali. L’Unità Piquetera ha tolto l’accampamento di fronte all’edificio dello Sviluppo Sociale. Come chiusura della protesta, […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: in quattro su una ciminiera a Porto Vesme (Sardegna). A rischio 1500 posti di lavoro

Quattro lavoratori sardi della Portovesme, nel Sulcis Iglesiente, si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss a 100 metri di altezza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Parma: trentuno lavoratori licenziati «per aver scioperato»

Il sindacato Adl Cobas ha lottato duramente per riconoscere diritti e contratto ai 150 dipendenti della cooperativa che ha il subappalto dalla Kamila del gruppo lombardo Italtrans.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Big Tech & Licenziamenti: la bolla che scoppia?

Tra l’autunno 2022 e le prime settimane del nuovo anno decine di migliaia di dipendenti delle Big Tech hanno perso il loro posto di lavoro. Microsoft ha dichiarato il licenziamento di 10.000 dipendenti nei prossimi mesi, Google 12.000. Amazon nel frattempo ha iniziato i suoi più grandi tagli di sempre: l’intenzione è di licenziarne 18.000 […]