InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: occupata ex cassa di risparmio, #occupyeverywhere

Dopo lo scorso 11 novembre in cui, nella piazza davanti al comune, studenti medi insieme a universitari e giovani dei quartieri periferici lanciavano lo slogan #occupypisa; la manifestazione di oggi ha dimostrato che l’unica alternativa reale alla crisi e ai governi tecnici, è quella di tradurre il “noi il vostro debito non lo paghiamo”, costruendo risposte che partano dal basso.

Alle 9:30 in centinaia si son dati appuntamento in piazza Sant’Antonio con l’obiettivo di lasciare il segno dell’incompatibilità alla logica dei sacrifici rappresentata dal banchiere Monti, dai ministri tecnocrati del suo governo.
Di fronte alla sede dell’Inps, difesa da un’ingente schieramento di polizia, studenti universitari sono riusciti ad entrare nell’edificio e calare uno striscione dal terzo piano: “ridateci la grana, noi non pagheremo il vostro debito“; sintomo della consapevolezza che le casse pubbliche sono ormai agli sgoccioli, perché espropriate da governo e banche per risanare il sistema del debito.

Lungo il percorso, gli studenti medi hanno invece attaccato le scuole private e la banca Unicredit, incollando manifesti inneggianti V per Vendetta.

Il corteo è poi proseguito verso il ponte di mezzo, passando dal palazzo del comune preventivamente chiuso e blindatissimo da camionette e polizia in antisommossa, in seguito all’occupazione da parte degli studenti medi nel corteo della scorsa settimana.

Dopo alcuni interventi svolti durante l’assemblea sul ponte di mezzo, quando il corteo sembrava giunto al termine, centinaia di giovani, studenti e precari si sono ricompattati dirigendosi verso il cuore della città universitaria, dove è stato occupato in massa uno spazio composto da due edifici di proprietà della banca popolare di Lodi, situato in Via della Pergola, dietro la facoltà di lettere. Al suo interno decine di aule vuote ed uffici in disuso da più di cinque anni.

In tanti si sono messi a lavoro per rendere subito accessibile alla collettività questo nuovo spazio.
Poco dopo il momento dell’occupazione, si è svolta una partecipata assemblea; gli interventi hanno ribadito che ormai il tempo degli slogan è finito, è tempo di creare una dimensione comune di riappropriazione di saperi, spazi e reddito.

Tante le idee già venute fuori durante questa prima assemblea: l’attivazione di uno sportello contro il debito, uno studentato autogestito, la creazione di strumenti di controinformazione…la riappropriazione di via della Pergola andrà quindi a costruire nuovi spazi di aggregazione, laboratori in cui rispondere ai bisogni reali di chi si scontra quotidianamente con la crisi e ha deciso di non voler più pagare questo debito.

Leggi il comunicato da via della Pergola occupata

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

#occupypisa17novembreoccupazionepisa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..