InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: #Ribaltiamo l’Austerity, blocco al Carrefour per i buoni spesa

Diversi disoccupati e famiglie sotto sfratto del Progetto Prendocasa e del quartiere popolare di Sant’Ermete, hanno bloccato alcune delle casse del supermercato Carrefour, dando così una continuità ai blocchi delle scorse settimane alla Pam, Coop e Esselunga.

Circa quaranta persone hanno partecipato attivamente al blocco di stamani che, entrando dentro al supermercato, hanno riempito dei carrelli pieni di beni alimentari di prima necessità, pannolini e saponi e si sono messi in fila alle casse, bloccandole quando era arrivato il loro turno.

Da subito i capi reparto hanno iniziato a strattonare il megafono e la telecamera dei manifestanti che però hanno continuato il blocco, volantinando alle persone che facevano la spesa, la propria ragione di questa protesta. Nessuno delle persone in fila si è opposto ai manifestanti, mentre imbarazzante è stato l’atteggiamento sclerotico dei capireparto, evidentemente “lecchini” del direttore che per mostrare la propria fedeltà ai profitti e all’immagine dell’azienda (come se realmente li rappresentasse o fossero anche loro tra i vertici di Carrefour) hanno fatto di tutto per impedire il blocco.

Il blocco è durato soltanto un quarto d’ora, giusto il tempo per far scendere il direttore dal suo ufficio che ha interloquito con alcuni dei disoccupati partecipi della protesta che con il coro: “siamo senza reddito e c’abbiamo fame, vogliamo i buoni spesa per la mensa popolare” sono riusciti a rompere quella normalità che si vive all’interno dei supermercati.

L’obiettivo di questa lotta è quello di organizzare l’esigenza reale dei tanti disoccupati che non riescono a garantire una dieta alimentare dignitosa per sé stessi e per le proprie famiglie. La specificità di questa lotta di dignità mostra quanto sia necessario creare momenti di blocco nei luoghi dove la crisi si fa più sentire: quotidianamente le persone si recano nei supermercati praticando l’autoriduzione, ad esempio è diffusissimo che le persone non passano determinati prodotti alle casse automatiche oppure la frutta e la verdura vengono pesate meno rispetto alla quantità reale. Queste pratiche diffuse di autoriduzione sono continuamente represse dai supermercati grazie all’introduzione di dispositivi di controllo come telecamere, guardie all’ingresso o guardie camuffate da semplici persone che fanno la spesa che si aggirano tra gli scaffali.

Si sta creando così una contrapposizione collettiva e massificata, facendo venir meno la paura e la vergogna di rubare al supermercato, diffondendo una pratica che si pone come obiettivo quello di sottrarre beni di prima necessità alla rendita milionaria delle grandi catene di distribuzione alimentare che quotidianamente sfrutta i dipendenti e distruggono il tessuto sociale con l’aumento esorbitante dei beni alimentari, favorendo un carovita insostenibile per gran parte delle persone.

L’obiettivo di questi blocchi ai supermercati è quello di pretendere dei buoni spesa che attualmente sono dati a disposizione in quantità ridotta ed esigua, dalla Società della Salute che acquista dai supermercati utilizzando soldi pubblici, contribuendo così ad aggravare questa spesa.

Fino ad ora tutti i dirigenti di questi grandi supermercati hanno accettato l’invito degli abitanti di Sant’Ermete a partecipare ad un incontro fissato per il 20 gennaio allo Spazio Popolare Occupato, dove si discuterà dei buoni spesa.
Gli abitanti di Sant’Ermete stanno lottando perchè ci sia anche la Società della Salute, chiamata in causa poiché fornisca gli spazi adatti per allestire la mensa popolare nel quartiere.

Proprio dal quartiere di Sant’Ermete, dove ieri mattina è stato difeso l’ennesimo sfratto ad una giovane coppia, è iniziato questo percorso di lotta per ottenere i buoni spesa.
La settimana di mobilitazione per il reddito, contro gli sfratti e contro il taglio delle utenze è stata raccolta dal movimento di lotta per la casa del Progetto Prendocasa e dai territori che nei prossimi giorni costruiranno momenti di lotta e conflitto in tutti quei luoghi dove la tensione sociale cresce. Sarà una settimana intensa che vedrà blocchi in tutta la città a partire dal prossimo 20 gennaio, giornata nazionale di lotta contro gli sfratti e contro il taglio delle utenze.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

buoni spesapisasant'ermete

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.