Prima vittoria dei comitati popolari “No Cave” contro il nuovo piano cave!
Questa sentenza è la dimostrazione che la politica modenese, in questi anni ha sempre preso in giro la popolazione e la nascita dei comitati “No alle cave”, con la loro contrapposizione al nuovo piano di escavazione, ha smascherato i numerosi giochi di poteri tra imprese e politica modenese.
La lotta non è di certo finita con questa vittoria, perché l’obiettivo finale è e rimarrà quello di impedire che il nuovo piano di escavazione parta e con esso i relativi impianti, come quello già presente a Savignano e quello che nascerà nel polo 9 nel comune di San Cesario sul Panaro, anch’esso al momento bloccato per diversi motivi tra cui la rivisitazione del progetto stesso.
Nel frattempo continua il botta e risposta tra il comitato “No alle Cave” di Piumazzo e il comune di Castelfranco Emilia, riguardo ai controlli all’interno delle cave.
Pubblichiamo a seguito la lettera che il presidente del comitato “No alle Cave” di piumazzo ha rivolto al sindaco di Castelfranco:
Egregio Sindaco,
nelle sue dichiarazioni sugli organi di informazione, (l’ultima l’abbiamo letta stamattina sulla Gazzetta di Modena) lei insiste sul fatto che la sua amministrazione avrebbe fatto “fino in fondo il proprio dovere” relativamente ai controlli sulle cave (http://www.lacarbonarablog.it/?p=11167).
Le rispondo solo al fine di salvaguardare almeno le nostre intelligenze che è l’ultimo baluardo vero che ci rimane per contrastare il potere dei politicanti e degli amministratori – a partire dal nostro pseudo primo ministro – fino ad arrivare all’ultima delle amministrazioni locali fra le quali possiamo sicuramente annoverare la sua.
Dalla sua dichiarazione alla Gazzetta, in risposta alla nostra offerta di finanziare sondaggi in tutta l’area estrattiva e non solo null’unico pezzo da voi sondato, ci risponde che trattasi di area privata: ma non è privata pure l’area in cui i sondaggi li avete fatti? (spero di non sentirla mai parlare di Berlusconi perché, anche se per altri argomenti, sta usando lo stesso indegno modo di argomentare).
Forse non ha letto bene: non chiediamo di entrare da soli, entrate voi, noi paghiamo le spese e indichiamo almeno la metà dei luoghi in cui sondare. Ho già detto queste cose, forse i giornalisti hanno travisato? Se così fosse, adesso sono chiaro?
Faccio per l’ennesima volta un po’ di cronistoria sperando che fra tutti i componenti la giunta ci sia qualcuno che voglia capire.
Già con l’amministrazione precedente erano state rilevate irregolarità (almeno sulle mancate opere) di circa 360.000 € sui tre principali soggetti presenti nelle cave. Abbiamo “urlato” inutilmente più volte di andare a prendere intanto questi soldi. Poi avete fatto ulteriori indagini (grazie al fatto che vi stavamo col fiato sul collo) e avete realizzato che sulla cava Kiwi c’erano irregolarità (sempre solo sulle mancate opere) per una cifra che, da sola portava a 800.000 € (oibòh!), poi avete fatto qualche sondaggio (sempre e rigorosamente solo in una cava che, ricordiamo fa parte di un unico grande buco) a gennaio 2010 e qui, udite udite, avete avuto una prima sconvolgente (solo per voi) prova che (forse) potevano aver cavato a -17/18 mt., sono seguiti carotaggi che hanno CONFERMATO la quota e provato che nel materiale di riporto per richiudere il buco c’era anche qualche pezzo di plastica, materiale improbabile se ragionato a qualche centinaia di migliaia di anni fa. A questo proposito debbo dire che il Berlusca riuscirebbe ad inventare una possibile invasione di extra (terrestri): lui ha una marcia in più in queste cose!
Lei dice “se il Comitato è a conoscenza d’irregolarità… le denunci alle autorità competenti”, ma voi non siete una “autorità competente”? Dobbiamo sempre andare dal Presidente della Repubblica? Abbiamo prodotto foto prelevate da Google Heart (può chiederne la verifica al suo assessore Vigarani e anche a quello delle tecnologie avanzate Bertelli oppure guardarle sui giornali o nelle nostre bacheche) che, casualmente, sono state realizzate proprio durante gli scavi, si vedono i camion, le macchine operatrici, le rampe di risalita comuni… per TUTTI i cavatori e si intravedono quelli che poi sono i buchi, quelli che voi avete verificato essere a -17,50 mt. Ci vergogniamo a produrle al Presidente, le produrremo invece alle scuole dell’infanzia e faremo un concorso per farci indicare dove sono presumibilmente i buchi, credo proprio che sarà sorpreso dai risultati! (faccio una piccola parentesi relativa a quando in Consiglio Comunale si parlò delle infiltrazioni dei Casalesi a Castelfranco e ricordo benissimo la sua risposta: “è competenza delle forze dell’ordine”… No caro sindaco, è assodato che una buona amministrazione sappia e quindi possa prendere precauzioni contro l’inserimento delle mafie in genere nel territorio!).
Le ripropongo le foto sperando che le capisca… o le voglia capire. Un giorno faremo vedere gli incroci societari delle aziende cavatrici che operano sulla stecca del Panaro (dovrebbero averle pure i suoi assessori visto che sono cose pubbliche – Camera di Commercio – e capirete perché ci è venuto il dubbio sul perché stranamente i sondaggi sono fatti SOLO su questa cava: è l’unica non “imparentata” societariamente con i cavatori principali…). Ma sono sicuramente i cattivi pensieri di quei traditori che non votano più il PCI con tutte le sue evoluzioni dopo che hanno visto le cose un po’ più da vicino.
E pensare, caro Reggianini, che se è lì lo deve per una buona parte anche a noi che, insieme al comitato per l’Ospedale, abbiamo reso impresentabile alle elezioni il precedente sindaco Graziosi che avrebbe dovuto restare per il secondo mandato come dai patti politici.
Siamo ancora in attesa di un cenno di ringraziamento da parte sua!
Intanto un cordiale, ma non troppo, saluto
Enzo Rubbiani – presidente del Comitato Piumazzese NO alle CAVE
P.S. Leggendo qua e là si sente parlare sempre più dello scandalo cave in giro per l’Italia; la Regione Emilia Romagna, la Provincia e voi siete fra i pochi che non se ne accorgono….. Complimenti e auguri per le prossime !
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