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Traversata delle lotte per l’acqua

Dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Dopo il villaggio dell’acqua e il Festival Alta Felicità, ecco i prossimi appuntamenti della lunga estate di lotta!

I Soulèvements de la terre, qualche giorno dopo le partecipate iniziative contro i mega-bacini nella regione del Poitou, annunciano la prossima mobilitazione: la traversata per la difesa dell’acqua dal 2 all’8 settembre. Sarà un momento di incontro tra diverse lotte che in Francia e in Italia lottano per la difesa dei territori e, in particolare, per la difesa dell’acqua, un’occasione per costruire una rete di solidarietà tra le diverse realtà che animano queste lotte. Si tratta di una manifestazione itinerante che partirà dalla Venezia Verde per arrivare al campeggio climatico di Vicenza e che lungo il tragitto si fermerà per un paio di giorni a conoscere e vivere la Valle che resiste incontrando il Movimento Notav e il campeggio di Ecologia politica network. Sarà l’occasione per confrontarsi e dibattere, ma anche per iniziative notav all’interno dell’estate di lotta che non è ancora finita.

Di seguito riportiamo l’indizione della traversata delle lotte per l’acqua dei Soulèvements de la terre e l’indizione del campeggio di Ecologia politica network che si terrà a Venaus dal 2 al 5 settembre!

“In questo lungo viaggio verso un mondo giusto, dove la vita sia assicurata alle nostre generazioni future, i sentieri che noi, compañeras e compañeros, abbiamo costruito con dolore e rabbia si stanno pian piano unendo, fino a formare un bellissimo tessuto che ricopre di colore e dignità il mondo intero.”

La Carovana per l’acqua e la vita, 11 marzo 2022

In tutto il mondo, le persone si stanno sollevando contro il saccheggio e l’avvelenamento dei beni comuni. In Occidente, il degrado delle risorse idriche, aggravato dall’intensificarsi delle inondazioni e delle siccità negli ultimi anni, comincia a colpire i corpi e le menti e a far agitare le folle. Dal Marais Poitevin alla laguna di Venezia, si lotta contro casi paradigmatici di monopolizzazione capitalistica e di inquinamento, come i mega-bacini, la neve artificiale, l’alta velocità, gli inquinanti eterni e le navi da crociera. A ogni convergenza internazionale, come quella nella regione del Poitou per opporsi ai mega-bacini, centinaia di persone affluiscono per partecipare a una battaglia che appare ormai vitale e condivisa ben oltre i confini imposti dagli Stati. I legami di amicizia tra le lotte stanno tessendo una geografia politica diversa, una rete di resistenza che parte da territori singolari e traccia il cammino verso un mondo più giusto. Questi legami sono essenziali anche per resistere alla repressione delle forze capitaliste e neofasciste.

La traversata delle lotte per l’acqua, che riecheggia la Carovana zapatista per l’acqua e la vita del 2022, sarà un’opportunità per continuare a creare legami, condividere le nostre storie collettive e contribuire così alla creazione di un legame e di una cultura di resistenza transfrontaliera.

In viaggio verso il Climate camp di Venezia

Quest’anno il Climate camp di Venezia si svolgerà dal 6 all’8 settembre a Vicenza, anziché sulle Dolomiti come inizialmente previsto. È stato spostato per sostenere l’occupazione popolare di un bosco – il bosco Lanerossi – e del centro sociale autonomo del nord-est – il Bocciodromo – entrambi minacciati di sfratto e distruzione a favore della linea ad alta velocità Torino-Venezia. Per difendere il bosco e il centro sociale, gli abitanti della zona e gli attivisti del Bocciodromo si stanno organizzando: sono state organizzate assemblee, sono state allestite piattaforme sui grandi alberi del bosco e sono stati coltivati appezzamenti di terreno ai margini. La difesa del bosco, in risonanza con la difesa della laguna, cerca di fermare l’estrema artificializzazione della regione, lo sviluppo esponenziale del turismo di massa e l’inquinamento da PFAS delle falde acquifere. Questo campeggio sarà un’occasione per analizzare insieme la situazione politica generale, a partire dai nostri rispettivi territori, per conoscere i diversi modi di lotta e per intraprendere azioni collettive.

Partecipa alla traversata

Si sta organizzando una traversata terrestre in auto per raggiungere l’accampamento climatico di Venezia.

Una delegazione partirà il 2 settembre 2024 dal Marais Poitevin o dai dintorni per mostrare il sostegno reciproco alle nostre lotte.

Ci si potrà aggregare a questa delegazione alla partenza o lungo il percorso durante le soste, in particolare il 3 settembre sulle Alpi francesi e il 4 e 5 settembre in Val Susa, la valle della resistenza No TAV.

Per ulteriori informazioni:

Sito web: https://lessoulevementsdelaterre.org

Contatto: Traverseedesluttes@riseup.net

Le tappe

Giorno 1

02/09 – Partenza da Marais Poitevin → sera – Pianura della Limagne con BNM63

Giorno 2

03/09 – Mattina – Piana di Limagne con BNM63 → mezzogiorno – Grenoble con Stop Micro → sera – valle di Briançon con NO JO, comitato alpino di supporto agli esiliati

Giorno 3

04/09 – Passaggio di frontiera Valle di Briançon → Valle di Susa (Val di Susa)

Giorno 4

05/09 – Valle di Susa con il movimento No TAV e la rete di Ecologia Politica

Giorno 5

06/09 – Valle di Susa → Climate Camp da Venezia a Vicenza

6° e 7° giorno – dal 07/09 al 08/09 – Climate Camp da Venezia a Vicenza

Di seguito pubblichiamo l’indizione di Ecologia Politica per invitare al Campeggio in Val di Susa!

Come collettivo universitario di Ecologia Politica, e scriviamo questo documento per invitarvi al campeggio di Ecologia politica Network, che si terrà a Venaus (Valle di Susa) dal 2 al 5 settembre.

Abbiamo scelto di attraversare la Val di Susa, e lo faremo accogliendo la carovana di Soulèvements de la Terre che ci raggiungerà per due giorni di iniziative e discussioni.

(https://lessoulevementsdelaterre.org/it-it/blog/du-2-au-8-septembre-2024–de-la-venise-verte-a-la-

Essere presenti in Valle per noi è cruciale: ci dà la possibilità di confrontarci ancora una volta con uno dei movimenti ecologisti più vivi e attuali. Il movimento NO TAV, da sempre, ci insegna a creare presidi di difesa del territorio, in grado di inceppare realmente la controparte. Oltre al movimento notav, per alcuni giorni condivideranno con noi il campeggio i Soulèvements de la Terre, movimento ecologista francese che, con determinazione, ha portato avanti varie lotte in difesa del vivente contro l’accaparramento dell’acqua e del suolo: dalle lotte contro i mega-bacini a quelle contro le autostrade e il mondo del cemento, a quella contro il TAV stesso. Con i Soulèvements avremo modo di confrontarci sulla fase attuale del movimento ecologista francese e italiano, sulle differenti composizioni che lo animano e le prossime battaglie da costruire per un’ecologia territoriale e popolare.Sarà un buon momento per mettere in dialogo due dei più significativi movimenti ecologisti del presente, e con questi approfondiremo riflessioni e considerazioni. Due movimenti che l’ecologia politica l’hanno saputa mettere in pratica, difendendo i territori dalle logiche estrattiviste che vorrebbe trasformare in profitto corpi e ambiente.

Il campeggio sarà anche occasione per confrontarci con ulteriori realtà e soggettività che, come noi, utilizzano la lente dell’ecologia politica per decifrare e interconnettere le varie contraddizioni del presente. In quei giorni vorremmo analizzare in modo critico e intersezionale i nodi che legano le diverse crisi socio-ambientali in atto e indagare il ruolo che l’ecologia e la natura hanno nell’intrecciarsi e nell’evolversi degli eventi: dalle guerre alla falsa transizione ecologica che sta devastando sempre più i nostri territori. L’ecologia politica è lo strumento teorico che vogliamo utilizzare per evidenziare le relazioni di potere che emergono dai processi di sfruttamento della natura umana e non umana che caratterizzano il presente.L’intento è quello decodificare gli interessi nascosti dietro le narrazioni egemoniche, per individuare e sottolineare le radici politiche, economiche e sistemiche degli accadimenti dell’oggi. Questo per contribuire alla costruzione di controsaperi e riflessioni congiunte, che ci possano aiutare nel cogliere le spinte dal basso che tratteggiano i percorsi di lotta che si stanno dando.

Il campeggio sarà organizzato su più giornate, che avranno dei momenti di analisi e riflessione condivisa. In particolare, sotto riportiamo i dibattiti che si terranno: 

1. LUNEDI’ 2 SETTEMBRE – POMERIGGIO Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente

Il primo momento del campeggio sarà dedicato all’analisi critica della congiuntura storica che stiamo attraversando, partendo dallo scenario geopolitico segnato dalle crescenti tensioni belliche. Le guerre non solo fanno da sfondo alle dinamiche globali, ma modellano anche i futuri assetti politico-economici, come testimoniato dai riflessi che i conflitti hanno sulle strategie energetiche. In questo quadro, la transizione ecologica promossa dall’Europa maschera in realtà logiche sicuretarie di controllo e accumulo, mentre continua il saccheggio di territori come la Palestina. Ci interroghiamo, con la lente dell’ecologia politica, sul reale significato di questa “svolta verde” e sul ruolo che possono assumere i movimenti ambientalisti di fronte agli scenari attuali. È infatti solo attraverso questa prospettiva critica e integrata che si possono cogliere gli intrecci di potere e di interessi alla base delle molteplici crisi in atto, le cui implicazioni divengono più chiare proprio nei momenti di rottura sistemica.

2. MARTEDI’ 3 SETTEMBRE – MATTINA Decolonizzare il sapere: il campo di battaglia della formazione in Università

La scienza e la tecnica vengono spesso presentate come strumenti neutri, ma vivendo quotidianamente le università e i luoghi della formazione ci si rende presto conto che non è così. È proprio all’interno di questi luoghi che si giocano battaglie decisive per l’orientamento della ricerca e dell’innovazione. Se ripercorriamo la storia degli avanzamenti tecnologici degli ultimi secoli, vediamo come ciò che spesso ha mosso il progresso scientifico/tecnologico è stata la necessità di innovazione in ambito militare, quindi la ricerca in ambito bellico. La scienza, come la tecnica, è legata a doppio filo a fini produttivi e bellici e così, le applicazioni delle conoscenze scientifiche inseguono i diktat del settore delle armi o le necessità dei contesti produttivi dell’epoca; le mobilitazioni studentesche come quella di End Fossil hanno spesso denunciato negli ultimi anni questi rapporti. Le mobilitazioni per la Palestina, ancora di più, hanno denunciato come dietro le quinte del mondo della ricerca si nascondano precisi disegni volti a sfruttare lavoro gratuito e menti giovani per alimentare modelli insostenibili di accumulo e distruzione. La questione ecologica è centrale all’interno dei conflitti, dove la natura viene rielaborata e strumentalizzata, piegata alle esigenze della guerra, impiegata per indebolire l’avversario attraverso la sua privazione, come nel caso della mancanza di acqua o di energia. Anche le infrastrutture che sono usate per governare queste risorse, ad esempio le dighe o gli impianti energetici, diventano delle armi contro i nemici.L’intento di questo dibattito è dunque quello di riflettere sulle connessioni tra scienza e potere, su come i/le giovani universitari sono coinvolti nei processi di militarizzazione della ricerca e su come è possibile decolonizzare il sapere, individuando i contesti della formazione i possibili campi in cui esercitare nuovi rapporti di forza. 

3. MARTEDI’ 3 SETTEMBRE – POMERIGGIO Le trappole della riqualificazione verde: i comitati come spazi di resistenza agli attacchi sul territorio

Lotte territoriali. L’altro campo di battaglia è quello che fiorisce e si diffonde attorno a noi: è una ricomposizione di persone e comunità locali che unite si pongono il bisogno e l’esigenza di difendere ciò che sta venendo sempre più corroso ed eroso: parchi, alberate, aree verdi, interi quartieri che vengono smantellati. Gli spazi vivibili sembrano in via d’estinzione, e il predatore  è in primis il PNRR: arriva veloce, non si pone troppe domande e se ne va lasciando devastazione, alienazione e inquinamento.I territori urbani e rurali stanno cambiando sempre più in fretta sotto l’imposizione della riqualificazione verde e transizione ecologica, composte da opere inutili, abbattimenti e cementificazione. I primi a risentirne sono proprio gli abitanti che – infantilizzati – subiscono la devastazione dei loro territori.Se da un lato si moltiplicano i progetti calati dall’alto, dall’altro nascono sempre più comitati che la vivibilità dei propri spazi intendono difenderla. Non si è più disposti a cedere la propria salute e i propri spazi verdi per i profitti di pochi. Cosa ci dicono queste attivazioni? Come collegare le diverse lotte che si stanno dando? Quale narrazione si può intessere per rispondere a questi attacchi capillari?

MERCOLEDI’ E GIOVEDI’ – 4 e 5 SETTEMBRE 

Saranno giornate dedicate al confronto con compagnx francesi, che arriveranno dal Marais Poiteven in occasione della traversata per le lotte dell’acqua,che farà tappa proprio a Venaus il  4 e il 5 settembre, per poi ripartire per raggiungere il Climate Camp di Vicenza. Sarà un momento prezioso per condividere punti di vista che si possono posare sulla lotta ecologista italiana e francese e più in generale il ruolo attuale delle lotte territoriali. Discuteremo con loro delle campagne che hanno portato avanti durante questi anni, la decisione di mettere al centro la terra e l’acqua, quindi bersagliare l’agroindustria e l’industria del cemento in quanto primi nemici al servizio di un sistema capitalista di distruzione del vivente. Non sarà solo un momento di confronto teorico: per le giornate di settembre abbiamo previsto anche presentazioni di libri, banchetti, passeggiate naturalistiche attorno ai cantieri e iniziative di lotta, alla moda notav. L’ecologia politca deve essere messa in pratica, in quanto strumento teorico da utilizzare come carburante delle lotte, strada per la soggettivazione quotidiana. Vi invitiamo dunque a partecipare al campeggio, convinte che possa essere un momento di crescita, scambio e analisi collettiva. 

Per tutte le informazioni logistiche (come arrivare, dove alloggiare, come segnarsi per poter aiutare, costi, etc.) vi chiediamo di seguire le pagine social dove pubblicheremo vari aggiornamenti, potete comunque scriverci una mail o inviare un messaggio alla pagina instagram del collettivo. 

Ecco alcuni link utili: 

Pag Instagram di Ecologia politica Torino e nazionale: https://www.instagram.com/ecologiapoliticatorino?igsh=eDY5NHlud2Joemxyhttps://www.instagram.com/ecologiapolitica_network?igsh=MzFmMDYxYW9heTZ1

Pag FB di Ecologia Politica Torino e nazionale: https://www.facebook.com/EcoPolTorinohttps://www.facebook.com/profile.php?id=100095298756615

Mail EcoPol Torino: ecologiapoliticatorino@autistiche.org 

Per approfondire i temi e le lotte portate avanti dai Soulèvement de la Terre consigliamo la visione di questo video documentario

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