Profumo.. di Austerità! [Comunicato #OccupyUnibo]
Oggi laurea honoris causa a Napolitano in manganello moderno e contemporaneo
Quest’anno l’inaugurazione dell’anno accademico bolognese non è rimasta una semplice festa di autoincensamento per i baroni ed i poteri forti dell’università e della città. Fuori dal palazzo blindatissimo dove si svolgeva la cerimonia centinaia di studenti e studentesse hanno inaugurato un 2012 di lotte contro l’austerità ed il governo delle banche. Corteo selvaggio, blocchi stradali, resistenza dalle cariche della celere, rabbia e voglia di riprendersi un futuro sempre più negato hanno caratterizzato la giornata. Dopo che l’anno scorso il movimento studentesco aveva fatto annullare la cerimonia-farsa, anche quest’anno, al grido di “Nulla da inaugurare, nulla da festeggiare”, si è svolta una giornata non pacificata di rilancio delle lotte sociali. Come ieri il movimento #Occupy statunitense ha contestato Obama, oggi in Italia re Giorgio, un altro tra gli uomini coi quali l’1% globale cerca di celare le politiche di austerità è stato contestato da chi, dentro la crisi, immagina e pratica un domani libero dalla precarietà e dalla povertà crescente.
Dalle montagne valsusine alla pianura emiliana, continuano ad echeggiare le parole di chi “paura non ne ha” e, consapevole che “a sarà dura”, si mette in gioco: consapevoli che è solo a partire dalle lotte che è possibile conquistare reddito e diritti sempre più sotto attacco dalla dittatura di banche e finanza. E’ stato detto a gran voce nel corteo che il nuovo ministro dell’istruzione Profumo odora di vecchio: con lui continua, dopo la Gelmini, la distruzione della scuola e dell’università. Come #OccupyUnibo siamo convint* che, anche a partire dalla giornata di oggi, sia importante prendere parola e contestare tutte le inaugurazioni di anni accademici negli atenei italiani. Siamo convinti sia, oggi più che mai, giusto e necessario ripartire dalle università per rilanciare un sano conflitto sociale, unico ingrediente per resistere a chi ci vuole sempre più precari; per non pagare per davvero questa crisi e liberarci dal giogo del debito.
Dalla Val di Susa No Tav alla Sicilia, questo 2012 sta iniziando a prendere la direzione giusta. Da domani inizieremo a costruire la partecipazione alla giornata del 25 Febbraio: una grande manifestazione solidale con gli/le arrestat* del movimento No Tav e per far incontrare tutte le resistenze. Crediamo inoltre che, oggi più che mai, sia solo su scala transnazionale che è possibile immaginare una reale alternativa alla miseria del presente. Dagli Stati Uniti all’Europa e fino all’Egitto, sta emergendo la volontà di far diventare il 15 Maggio una giornata di sciopero precario e metropolitano. Verso quella direzione ripartiamo dai nostri territori per costruire lotte dentro le facoltà ed i luoghi della produzione, forti della consapevolezza che non ci fermeranno mai.
A sarà dura, per loro!
#OccupyUnibo
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