InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quarticciolo, i volontari consegnano le cassette vuote davanti al Municipio V

||||

Roma – “Ora basta!”. A Quarticciolo questa mattina un gruppo di volontari, che sta distribuendo beni e alimenti di prima necessità dall’inizio di questa crisi, ha lasciato delle cassette vuote davanti al Municipio V. I volontari contestano il completo abbandono delle istituzioni in questo periodo difficile. Riportiamo il loro comunicato.

Siamo i volontari che in questi mesi si sono presi cura delle persone in difficoltà nei quartieri delle nostre città. Siamo i vostri vicini di casa, i vostri parenti, i vostri amici. Siamo quelli che avete visto distribuire mascherine, disinfettanti, generi di prima necessità, un sorriso, una speranza nei momenti più difficili di questa pandemia che ci ha devastato. Facciamo parte di associazioni, di comitati autorganizzati, di gruppi di volontariato ma siamo anche singoli individui che hanno deciso di dare una mano. Scriviamo perchè vorremmo condividere quello che abbiamo vissuto perchè il nostro sforzo non sia vano e perchè non ci sia mai più così bisogno di noi. 

Con la diffusione del Covid 19 nel paese e il lockdown abbiamo deciso di non rimanere con le mani in mano e di prenderci le nostre responsabilità. Abbiamo convissuto con la paura di essere contagiati e di contagiare i nostri familiari; abbiamo messo da parte l’individualismo a cui ci ha abituato la frenesia della quotidianità; chi ci rassicurava dalle televisioni, sui social e la carta stampata e abbiamo deciso che non era tempo delle parole ma di atti concreti. Era il momento di stare insieme anche se a distanza. Lo facciamo perchè crediamo che prenderci cura di chi, non per sua colpa, non ha le possibilità di tirare avanti è l’unico modo di contrastare la pandemia. È evidente che o garantiamo a tutti la sostenibilità del distanziamento sociale o le ordinanze e i droni non possono che certificare l’esaurimento nervoso e fisico di un paese.

La nostra attività quotidiana è stata necessaria e allo stesso tempo insufficiente. Abbiamo visto centinaia di persone disporsi in fila per ricevere il pacco alimentare, abbiamo visto cooperative, piccoli supermercati, agricoltori donarci quello che potevano, individualità condividere parte della loro spesa quotidiana e abbiamo visto ogni giorno finire ripetutamente tutte le provviste accumulate. Abbiamo ascoltato le storie delle persone, le difficoltà che affrontavano a causa della pandemia. Ci siamo resi conto che la maggior parte di queste hanno visto peggiorare una situazione di disagio che già vivevano in condizioni normali. Ci siamo sentiti impotenti. Di fronte a tutto questo sappiamo che nonostante la nostra buona volontà, le nostre risorse si basano sullo sforzo collettivo e molto presto finiranno. Ci siamo sentiti come ogni singola persona che sfidando la vergogna si è messa in fila. Per quanti sforzi ognuno di loro può fare in questo paese, la solidarietà è stata l’unica chance di sopravvivenza, ma ora non basta più. Non basta a loro e non basta a noi. E’ il momento che anche le istituzioni si prendano fino in fondo le loro responsabilità!

Il nostro sforzo dovrebbe essere un’eccezione e invece ci rendiamo conto che è e sarà la normalità. Tutti coloro che hanno fatto appello all’unità nazionale non sono stati in grado di distribuire la ricchezza prima del Covid 19 e non sono in grado di farlo ora. Crediamo che non ci sia una volontà politica di far fronte a questa disuguaglianza diffusa, di rafforzare le strutture sanitarie, i sussidi, le strutture educative, i servizi di prossimità. Oggi l’unica priorità è quella di inseguire una ripresa economica per nulla scontata. La ricetta è sempre la stessa: sacrificare ogni fonte di spesa pubblica per garantire alle aziende la libertà di trattare sempre peggio chi lavora con il paracadute dei soldi dello Stato per far fronte al rischio di impresa. Un modello che ha già dimostrato tutta la sua fragilità. E’ invece certezza che ci confronteremo senza alcuno strumento con la crisi economica e sociale nel paese reale. In dieci anni abbiamo visto scomparire ospedali, disinvestire sull’istruzione pubblica, dimezzare gli asili nido, abbandonare ogni velleità di politica abitativa, aumentare la povertà.

Ci sentiamo vicini agli infermieri, ai medici, ai portantini a tutti coloro che in questi mesi negli ospedali hanno fatto uno sforzo per curare le persone perchè condividiamo la stessa sensazione di frustrazione. Come loro continueremo a distribuire i pacchi finchè potremo, continueremo ad essere presenti sui territori ma chiediamo un prezzo per tutto questo perchè ci siamo resi conto che lo sforzo che abbiamo fatto per non essere vano, deve pretendere dalle istituzioni risposte concrete. Abbiamo deciso, quindi, di portare ognuno di noi una cassetta vuota davanti i municipi dei nostri quartieri come simbolo dell’insufficienza degli aiuti promessi a milioni di persone. Chiediamo che vengano elargiti al più presto i bonus spesa. In molti municipi di Roma non sono stati ancora consegnati registrando così un vergognoso ritardo. Chiediamo che venga messo in piedi un sussidio vero, duraturo e non una tantum. Chiediamo che ciascuno possa avere un medico di base e strutture sanitarie territoriali efficienti. Chiediamo che se ci debba essere una riapertura che questa avvenga mettendo in sicurezza le persone garantendo quello che fino ad oggi non è stato dato. Siamo stanchi di vivere in un paese in cui andare a lavorare, vivere nelle case popolari, confrontarsi con la mancanza di reddito è un atto di eroismo in cui si è esposti ad ogni rischio. Non crediamo che questa pandemia si possa sconfiggere grazie alla vocazione di singoli individui. Vogliamo tutele. In quella fila ci sono i nostri amici, i nostri parenti, i nostri vicini di casa. In quella fila ci siamo pure noi.

 

[iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fquarticciolo.antifa%2Fvideos%2F686703555438904%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”315″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowTransparency=”true” allowFullScreen=”true” ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

CORONAVIRUSQUARTICCIOLO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sul “carcere sicuro” del ministro Nordio

Ripubblichiamo da Quarticcolo Ribelle un commento in merito alla conversione in legge del decreto “carcere sicuro”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalla Francia all’Italia, la terra si ribella

Domenica 12 maggio una delegazione del movimento francese Soulèvements de la Terre era a Roma per incontrare altri movimenti ecologisti e invitare alle prossime mobilitazioni. Un racconto a più voci di un importante momento di scambio.

Immagine di copertina per il post
Culture

Quarticciolo contro l’assedio

Sabato 9 dicembre 2023 h 18.00 alla Palestra Popolare al Quarticciolo Via Trani 1

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: Quarticciolo Alza la Voce

Ieri pomeriggio una mobilitazione importante nel nostro quartiere. Per la prima volta un corteo di abitanti è sfilato per i lotti della borgata. Dopo mesi di articoli scandalistici e operazioni speciali Quarticciolo Alza la Voce, questa la lettera pubblica condivisa dall’assemblea delle abitanti e degli abitanti.  Basta Abbandono. Quarticciolo alza la voce! Lettera pubblica alle […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

The Wire Quarticciolo

Ieri in borgata operazione in grande stile, con la scusa della lotta allo spaccio la polizia e l’amministrazione usano il pugno di ferro contro gli abitanti e le abitanti della borgata.

Immagine di copertina per il post
Culture

Quarticciolo: Insieme tutto è possibile!

Regala un abbonamento sospeso alla Palestra Popolare Quarticciolo

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: non c’è cura senza conflitto

Dopo anni di battaglie, il Comitato di quartiere ha ottenuto un importante risultato: pretendere chiarezza e trasparenza sui lavori di manutenzione delle palazzine del quartiere, sulle sanatorie e sul piano straordinario per via Ugento.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Le battaglie del Comitato di Quartiere del Quarticciolo

ATER pochi giorni fa doveva tenere un incontro con gli abitanti di Quarticciolo ma non si è mai presentata. Le palazzine di via Manfredonia a Quarticciolo non sono state mai ristrutturate.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lecco: Condannato delegato sindacale per aver denunciato i guasti della malasanità

Il Tribunale di Lecco ha condannato a 8 mesi di reclusione Francesco Scorzelli delegato sindacale dell’ USB Unione Sindacale Di Base. Aveva denunciato su Facebook e non solo all’inizio della pandemia di Covid-19 la disastrosa situazione della Sanità lombarda – nello specifico della ASST di Lecco – accusando l’operato di una dirigenza manifestamente e volutamente […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il virus della disuguaglianza

Il rapporto Oxfam: cresce in Italia e nel mondo la concentrazione delle ricchezze, aumenta il numero dei poveri Da PopOff Quotidiano di Checchino Antonini La pandemia, spiega la Ong Oxfam, «ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie italiane e rischia di ampliare a breve e medio termine i divari economici e sociali preesistenti. Nel primo […]