Renzi fa dietrofront! Domani in strada la lotta per l’autorecupero
Qui di seguito i comunicati del Social Log Bologna verso la giornata di domani e riguardo al picchetto antisfratto di stamane:
L’ufficio stampa del SAIE fa sapere che il premier Renzi ha rinunciato a tagliare il nostro alla fiera dei padroni del cemento e della speculazione immobiliare. Dopo il disastro di Genova e l’annunciata contestazione il presidente del consiglio preferisce starsene lontano dai riflettori puntati per battezzare lo scellerato consumo di suolo, grandi opere inutili, cemento e speculazione edilizia di cui il SAIE è l’esposizione ufficiale. Per quanto riguarda il movimento per il diritto all’abitare SocialLog di Bologna vogliamo confermare la nostra iniziativa di lotta per mostrare alla città le nostre mani sporche di calcinacci, berretti antinfortunio, mascherine e sudore che vengono dal tenace e paziente lavoro di autorecupero del patrimonio immobiliare abbandonato, sfitto e lasciato in mano alla speculazione edilizia di privati che guadagnano sulla sofferenza di migliaia e migliaia di abitanti della nostra città sotto sfratto o già senza casa.
Proprio oggi abbiamo difeso l’anziana signora Rosa, ammalata da tempo, da uno sfratto crudele che l’avrebbe lasciata sul marciapiede, e domani con la stessa passione e determinazione porteremo in piazza la dignità e il coraggio di chi sta lottando per il diritto all’abitare per tutti e tutte, e nella pratica dell’autorecupero ha trovato una soluzione differente dal marciapiede o da un ponte.
Con lo stesso spirito diamo appuntamento alle 18:30 a SocialLog in Viale Masini 10 dove verranno da Genova i compagni di Re-up, protagonisti insieme alla popolazione della risposta all’emergenza alluvione, e i compagni di Alessandria NoTav-Terzo Valico che da tempo si battono contro le devastazioni ambientali della grande opera che sta scatenando calamità e disastri.
No Piano Casa! No articolo 5! CASA REDDITO E DIGNITA’ PER TUTTI E TUTTE!
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Questa mattina è stato rinviato per la quarta volta lo sfratto della signora Rosa in via S. Isaia. La signora Rosa come abbiamo già scritto altre volte è una donna italiana emigrata dal sud a Bologna, città in cui vive da oltre 30 anni. A Bologna aveva trovato un lavoro, una casa, una famiglia e aveva fatto nascere i suoi figli. Fino a quando con la crisi, all’improvviso si è ritrovata senza marito e poi anche senza lavoro. Crisi aziendale, ristrutturazione e riorganizzazione del personale, questi sono i mostri della crisi e che la signora Rosa ha dovuto affrontare.
Prima la mobilità, poi il licenziamento e nessuna speranza di riassunzione, perché la signora Rosa non ha certo l’età per essere competitiva sul mercato del lavoro. A tutto questo, come se non bastasse, ha fatto seguito l’ impossibilità di pagare l’affitto,
quindi l’ingiunzione di sfratto dalla casa dove vive da 25 anni. Nell’ultimo mese inoltre Rosa ha dovuto affrontare anche un intervento chirurgico che l’ha resa convalescente e impossibilitata a muoversi.
Nella situazione della signora Rosa sono in molte e molti in questa città e lo vediamo tutte le settimane quando come Social Log apriamo i nostri sportelli per il diritto all’abitare. Questo squarcio di società: quella che non ha niente; quella dei senza casa e dei disoccupati; quella delle famiglie che vivono in auto con i propri figli sarà domani a contestare l’inaugurazione del SAIE perché è inutile progettare nuove costruzioni e continua cementificazione soltanto per speculare, quando in questo paese ci sono case senza persone e persone senza casa. L’autorecupero del costruito contro la continua speculazione è la soluzione che i poveri di questa città porteranno domani mattina alle porte del SAIE.
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