Roma, 4° giorno in piazza contro il decreto Lupi: la mobilitazione è permanente!
Sin dal primo pomeriggio di ieri centinaia di persone si erano riunite davanti a Montecitorio per contrastare un provvedimento che invece di affrontare l’emergenza abitativa regala soldi a banche e cooperative per continuare ad alimentare mutui e costruzioni, tagliando fuori milioni di precari “non solvibili” dalla possibilità di un abitare degno e punendo pesantemente con l’art 5 chi si è autorganizzato per riappropriarsi del diritto alla casa. La vendita del patrimonio pubblico e i finanziamenti all’Expo contenuti nel decreto la dicono lunga sull’impianto di un decreto pensato per favorire le lobbies affaristiche che girano intorno alle poltrone di palazzo Chigi, quella di Lupi in testa.
La discussione sul decreto è slittata ad oggi pomeriggio e la piazza romana è tornata a riempirsi dando vita a un nuovo corteo che si è mosso da piazza Venezia verso Montecitorio, mostrando ancora una volta determinazione nel dire no a qualunque divieto o limitazione della libertà di movimento e andare proprio nei luoghi dove in questi giorni stanno passando le riforme, dal Piano Casa al Jobs Act, che vogliono impoverire e precarizzare sempre di più le nostre vite.
Il prolungamento delle dichiarazioni di voto sul Jobs Act, diventato legge in mattinata, e la questione riguardante l’autorizzazione all’arresto del parlamentare Pd Genovese hanno fatto slittare la discussione sul decreto Lupi a domani. Quasi certamente il governo intende approvarlo usando lo strumento della fiducia, così da chiudere entro sabato e poter liberamente concentrarsi sulla campagna elettorale. Tutto questo mentre si moltiplicano le contestazioni a Renzi, da Palermo a Milano.
I movimenti per il diritto all’abitare proseguono nella mobilitazioni contro il cosiddetto piano casa, contro gli sgomberi e contro gli sfratti. Perchè il Piano Casa con questo infame Art.5 non deve passare e sarà difficile riuscirlo ad applicare realmente nei territori, quei territori che noi viviamo tutti i giorni, mentre politici, palazzinari e speculatori tentano di distruggerli.
Il presidio si è sciolto intorno alle ore 19 esprimendo solidarietà e complicità con gli sgomberati e i compagni di Cosenza, i migranti in protesta al CARA di Castelnuovo di Porto, caricati violentemente dalla polizia per aver messo in campo una protesta contro le condizioni indegne a cui sono sottoposti, con 4 ragazzi finiti in ospedale.
Solidarietà e complicità con la famiglia sfrattata stamattina nel quartiere di Casalbruciato e con Chiara, Niccolò, Mattia e Claudio, i 4 Notav detenuti da Dicembre con l’accusa di terrorismo, per i quali oggi è stato discusso alla Cassazione il ricorso al riesame riguardo la legittimità della custodia cautelare in carcere.
Ci vediamo domani alle ore 10.30 davanti a Montecitorio.
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Movimenti per il diritto all’abitare, contro precarietà e austerity
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