Roma. Cortei No War. Incidenti alla sede di Finmeccanica
Che il clima non fosse quelle delle grandi mobilitazioni lo si era già capito nei giorni precedenti. Da un lato una difficoltà concreta a far percepire che l’Italia è di nuovo in guerra e che “mette fatica” alle prime mobilitazioni nelle varie città, dall’altra le diverse sensibilità e talvolta le aperte divergenze politiche nella valutazione di quanto sta accadendo in Libia. Oggi a Roma la fatica del movimento No War nel riconquistarsi il suo protagonismo e la sua capacità mobilitante si è materializzata. A Piazza Bocca della Verità la manifestazione chiamata dal coordinamento contro la guerra (al quale aderiscono una quindicina tra collettivi, associazioni, partiti) ha visto concentrarsi circa 200 persone. Ma i No War non si sono persi d’animo e intorno alle 18.30 hanno trasformato un corteo classico in una lunga catena umana che ha raggiunto piazza San Marco dove c’è l’ufficio di rappresentanza dell’ONU, transitando sotto l’ambasciata siriana. Megafonaggi continui, cartelli e striscioni hanno contribuito a spiegare il perchè del no alla guerra del petrolio, la richiesta di cessazione dei bombardamenti sulla Libia e di protezione per gli immigrati che arrivano in Italia.
Nello stesso pomeriggio in un altro punto del centro, intorno a piazza Mazzini, era stata convocata un’altra manifestazione da parte di alcuni collettivi. Il piccolo corteo si è diretto prima alla vicina direzione di Finmeccanica in piazza Monte Grappa che è stata raggiunta da uova, petardi e altro, poi nel tentativo di allonantanarsi è stato intercettato da diversi blindati dei carbinieri e della polizia. Indymedia riferisce di una decina di fermi (altre fonti parlano di 17) e di alcuni feriti.
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