InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roma. Scuola di polizia: arresti e perquisizioni al liceo Virgilio

Ieri un nuovo episodio di polizia all’interno delle scuole che da Bologna a Pontedera a Roma perquisisce e in questo caso arresta studenti, il tutto per qualche grammo di fumo.
La reazione è stata immediata: assemblea, corteo interno diretto verso l’ufficio della Preside difeso da carabinieri in divisa.
Oggi per le strade romane ha provato a muoversi un corteo studentesco lanciato ieri ma l’impedimento alla libertà di movimento e d’espressione non sta solo dentro le scuole. Una città commissariata e blindata in cui nessuno ha la possibilità di muoversi ed esprimere dissenso.
Una scuola ed un contesto sociale, quello giovanile, in cui tutto è da riconquistare a partire da un porsi contro. Contro la scuola e l’università con il loro disciplinamento violento ed impoverente, contro una società in cui l’unica prospettiva è fare il porta pizze o lavorare a voucher.
Embrionalmente delle reazioni si stanno dando, l’orizzonte e l’obiettivo sono sicuramente quelli di creare pratiche di contrapposizione nuove che riescano ad infrangere il muro di gomma di una controparte che si esprime solo tramite manganelli e perquisizioni.

Di seguito riportiamo il comunicato del Collettivo Autorganizzato Virgilio.

Dopo i fatti di ieri, gli studenti e le studentesse del Liceo Virgilio hanno deciso di scendere nelle piazze per rivendicare il diritto ad avere luoghi di formazione e crescita liberi, dove ad un problema si risponde informando ed educando gli alunni, non reprimendo e intimidendo, dove la risposta del dirigente non è minaccia ma confronto, dove non si ha paura di attraversare le classi e i corridoi.
La risposta alle centinaia di studenti e studentesse scesi oggi in piazza è sempre la stessa: la chiusura, l’intervento delle forze dell’ordine, l’impossibilità di agire, non solo nella scuola ma anche nelle vie del quartiere. Il corteo è stato infatti bloccato da un ingente schieramento di polizia (due blindati e decine di poliziotti cordonati) dopo aver percorso solo un breve tratto di Via Giulia, impedendo alla mobilitazione di proseguire.
Le forze dell’ordine hanno rifiutato una qualsiasi proposta di movimento o percorso, temporeggiando, sperando che il corteo si sciogliesse con il passare del tempo. Ma gli studenti, non volendo causare momenti di tensione, hanno girato il corteo proseguendo nella direzione opposta, fin sotto l’istituto Virgilio, dove avrebbero voluto entrare per chiedere ancora una volta confronto e dialogo con la dirigenza, esigendo spiegazioni sulla gestione autoritaria della scuola, ma anche stavolta la porta gli è stata chiusa in faccia, dopo esser stati nuovamente bloccati dai mezzi della polizia.
Il corteo si è sciolto per ritrovarsi in forma di presidio a Piazzale Clodio, sotto il tribunale dove si stava svolgendo l’udienza di convalida dell’arresto del ragazzo portato via il giorno precedente.
La risposta agli studenti non cambia, che sia un’istituzione scolastica o un cordone di forze dell’ordine, comunque non possiamo usufruire dei nostri spazi, non abbiamo diritto di creare dissenso o organizzare una contestazione perché allora verrai chiuso fuori o bloccato.
Nel corso della mattinata, all’interno dell’istituto, dopo che agli studenti era stato negato l’accesso per creare un’assemblea, il Dirigente Scolastico ha organizzato un’assemblea propria in cui il contraddittorio era inesistente, perché sceso nelle strade a protestare. Questo avvenimento sottolinea ancora una volta qual è l’idea di dialogo di chi gestisce il Virgilio: una comunicazione a senso unico, dove non è lecito contestare, dove chi è etichettato come “facinoroso” (vedi anche “antidemocratico”: quello/a che occupa, che parla al megafono) viene chiuso fuori, perché in grado solo di causare problemi.
All’orario di uscita dalla scuola, un nuovo schieramento di DIGOS e polizia si è posizionato di fronte al portone, facendo da scorta a chi usciva da un’assemblea senza confronto, dando l’impressione di star attraversando un luogo blindato, chiuso, controllato, in cui vige la repressione.
Non accettiamo che la nostra scuola venga militarizzata in tal modo, non deve essere certo un luogo dove tutto è lecito o una “zona franca”, ma un luogo dove sentirsi liberi di esprimersi e sicuri.
Se si presenta un problema allora va risolto tramite l’informazione, chi di dovere si assumesse il suo ruolo di educatore, ben diverso da chi ha il ruolo di intimidire e arrestare.
Non è questa la nostra scuola, non è questo il luogo in cui vogliamo crescere giorno per giorno, non è questo il rapporto che pretendiamo con una dirigenza che nega il dialogo e con dei professori che lasciano passare nell’indifferenza più totale.
Continueremo a lottare per uno spazio di crescita reale, che sviluppi anche la coscienza critica di ogni individuo, di cui l’obbiettivo non sia creare utenti colmi di un sapere dogmatico in una scuola “d’eccellenza” ma formare in modo diverso ogni singolarità.
Nelle scuole, nelle piazze e nelle strade ci troverete!
Per una scuola pubblica, sicura e libera.
Non ci fermerete mai!
Collettivo Autorganizzato Virgilio

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

poliziaromascuole

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Deriva militarista nelle scuole: spari della polizia locale in una materna a Palermo

Vigili simulano arresto in una scuola materna con spari a salve e cane aizzato: bimbi in lacrime a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Polizia a scuola o scuola di polizia?

Di recente il professor Raimo è balzato agli onori della cronaca a causa della pubblica punizione inflittagli dal Ministero dell’Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Data boomer(ang) – sul caso dossieraggi

Equalize Srl, un’agenzia di sicurezza e investigazioni con sede a Milano, è accusata di accesso illecito a banche dati riservate del Ministero dell’Interno italiano e di altri enti di massima importanza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La privatizzazione dello stato

Il “monopolio della violenza legittima” è per Max Weber la sintesi dello Stato moderno, una definizione accettata e poco contestata. Credo che non sia più così da quando lo stato è stato privatizzato dal grande capitale. Un buon esempio è la proliferazione di forze di polizia private in tutto il mondo, che non sono regolamentate […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: in diecimila rompono gli argini per la Palestina

Più di diecimila persone ieri hanno raggiunto la Capitale per manifestare il fermo sostegno alla Palestina e al Libano sotto attacco da parte di Israele nella complicità internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

5 Ottobre: GPI e UDAP confermano la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano

Manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano lanciata da Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese per sabato 5 ottobre 2024 a Roma (ore 14, piazzale Ostiense – metro Piramide).

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di frontiera bulgara contro volontari internazionali

Tra il 10 e l’11 settembre 2024, un gruppo di volontari internazionali ha subito una grave violazione dei propri diritti da parte della polizia di frontiera bulgara nella regione di Malko Tarnovo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: migliaia in piazza contro il governo Meloni. Scontri tra collettivi universitari e polizia

Si è svolto ieri a Roma, partito da piazza Vittorio Emanuele II, il corteo “contro il governo Meloni” diretto a Porta Pia a cui si sono aggiunti i collettivi universitari e liceali che si sono dati appuntamento a Piazzale Aldo Moro.  In testa al corteo lo striscione con lo slogan della manifestazione e il sottotitolo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalla Francia all’Italia, la terra si ribella

Domenica 12 maggio una delegazione del movimento francese Soulèvements de la Terre era a Roma per incontrare altri movimenti ecologisti e invitare alle prossime mobilitazioni. Un racconto a più voci di un importante momento di scambio.