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Sgomberi: Salvini tira il sasso e nasconde la mano. Confedilizia si infuria

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Due norme inserite nel maxi emendamento al dl “sicurezza” ammorbidiscono la linea di dura contro le occupazioni della circolare Salvini di settembre.

In particolare il ministero dell’Interno e gli organi periferici vengono sollevati dalla responsabilità per la mancata esecuzione dei provvedimenti di sgombero e inoltre si prevede che l’intervento delle forze dell’ordine possa essere differito in attesa di proposte alternative offerte dai servizi sociali, nella circolare di settembre si dava invece mandato di procedere agli sgomberi degli immobili occupati e solo successivamente di individuare eventuali altre sistemazioni.

Ciò che resta altro non è dunque che l’impianto originario della circolare Minniti dell’estate scorsa, ovvero la corsa ai ripari dopo le complicate conseguenze dello sgombero violento di piazza Indipendenza a Roma in cui il Ministero dava indicazione di procedere agli sgomberi solo ove fosse possibile individuare soluzioni alternative. Viene invece confermata nel testo approvato ieri al Senato l’aumento delle pene da due a quattro per l’occupazione abusiva di immobili.

Su tutte le furie Confedilizia che denuncia soprattutto la norma che solleva il ministero dalle responsabilità di risarcire la proprietà per la mancata esecuzione degli sgomberi. Una sentenza dello scorso luglio infatti condannava il Viminale a risarcire i proprietari di uno stabile occupato a Roma. Con le attuali modifiche viene introdotta una norma che solleva in futuro il ministero da eventuali responsabilità. Tira un sospiro di sollievo il Cinque Stelle che ha esercitato pressioni affinché nessun piano sgomberi complicasse ulteriormente la già caotica gestione pentastellata della capitale. Dunque le ragioni della politica incrinano l’idillio tra l’esecutivo e il padronato immobiliarista? Presto per dirlo, ma certo il governo alla prova d’autunno non naviga in buone acque e il ruggito di inizio settembre contro gli sgomberi resta per ora uno spot sulla bacheca facebook del titolare del Viminale. A pesare infatti è stato anche e soprattutto il rischio, a più livelli, dall’ingorgo tecnico attuativo ai problemi connessi all’ordine pubblico, di non controllare lo sviluppo conflittuale di una mossa aggressiva nei confronti degli occupanti indisponibili a svendere un tetto sopra la testa in favore delle campagne politiche sulla tutela del diritto di proprietà e sul rispetto della legalità.

 

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