InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sgombero a Firenze. Un altro regalo a MPS da governo e PD

||||

Venerdì mattina un centinaio di poliziotti ha fatto irruzione nel palazzo di via Carissimi 1, di proprietà del Monte dei Paschi di Siena, per procedere allo sgombero di 8 appartamenti occupati e buttare fuori dieci famiglie che li abitavano da 4 anni.

La polizia ha a più riprese spintonato i solidali accorsi in sostegno delle famiglie per allontanarli dall’occupazione, mentre con l’aiuto della Security privata di MPS tentava di far uscire gli abitanti, premurandosi di allontanare i giornalisti perché non parlassero con loro. Per ore le famiglie hanno ribadito la propria indisponibilità ad andarsene senza un’alternativa, ma l’unica cosa che i servizi sociali sono stati in grado di fare è pagare loro un posto in albergo per 20 giorni. Le case sono state quindi murate nel corso della serata.

67608462 3120085494683368 8133093003922243584 o

Di comune accordo l’assessore Vannucci e il prefetto Lega hanno ringraziato le forze dell’ordine e parlato di successo della legalità e della solidarietà, cosa che suona ogni volta più ridicola dal momento in cui anche il lucroso meccanismo di accoglienza d’emergenza del Comune è saturo da tempo e, nonostante le ingenti spese pubbliche per l’apertura di nuove strutture dormitorio, i posti sono sempre esauriti perché nessuno è nelle condizioni di uscirne. Il libero mercato immobiliare fiorentino infatti continua a proporre prezzi da 20 euro al metro quadro che risultano completamente inaccessibili alle famiglie in emergenza abitativa ma anche alle tantissime famiglie con redditi bassi.

La lotta degli inquilini di via Carissimi fin dal primo giorno ha indicato una strada diversa, proponendo a più riprese al Monte dei Paschi di pagare affitti sociali proporzionati al reddito per regolarizzare la situazione. Nessuna risposta è mai pervenuta da parte della Banca, né Comune e istituzioni hanno mai preso in considerazione l’idea di spingere i privati ad affitti calmierati, per questi 8 appartamenti e per le migliaia di altri alloggi sfitti nelle stesse circostanze, nonostante le ripetute dichiarazioni a mezzo stampa di progetti in questa direzione.

Gli appartamenti erano stati occupati dai percorsi di lotta per la casa nell’estate 2015, nella stessa giornata in cui l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi era in città per un comizio al teatro Puccini, a qualche decina di metri di distanza da via Carissimi. Poco più di un anno dopo il governo Renzi si sarebbe reso protagonista del salvataggio di MPS, regalando alla banca 20 miliardi di soldi pubblici. Già in qualità di sindaco, Renzi si era preoccupato di spianarsi la strada verso Palazzo Chigi svendendo Firenze ai privati a discapito degli interessi dei cittadini e schierandosi saldamente a difesa degli interessi della rendita, e le politiche del governo proseguivano coerentemente nella stessa direzione.

Direzione che continua a portare avanti anche il governo giallo-verde, in perfetta intesa con l’attuale giunta Nardella: il piano di sgomberi che governo e giunta stanno portando avanti, nel tentativo di far scomparire l’emergenza abitativa per tutelare manu militari gli interessi delle banche e dalla speculazione immobiliare presentati come “interessi comuni”, vedono lo schieramento coeso di tutte le forze politiche locali e nazionali.
Dall’altra parte della barricata l’istanza di alloggi a prezzi accessibili continua a indicare la strada da percorrere per sottrarre guadagno alla rendita delle grandi proprietà come MPS. Per 4 anni gli inquilini di via Carissimi sono riusciti a farlo.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casaFirenzelotta per la casampssgombero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, ovunque il destino ti abbia gettato…

Con grande cordoglio apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Piperno. Franco è stato per decenni una delle figure di riferimento dei movimenti sociali in questo paese. Dalla fondazione di Potere Operaio ad oggi le discussioni, i suoi interventi, le sue intuizioni hanno segnato generazioni di militanti alla ricerca di un mondo diverso. Franco era […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Massa: sgombero della Casa Rossa Occupata

Diffondiamo il comunicato scritto dai compagni e dalle compagne della Casa Rossa Occupata a seguito dello sgombero di questa mattina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Contro lo sgombero della Casa Rossa Occupata

Riceviamo e pubblichiamo volentieri l’indizione per il corteo che si terrà a Massa questo sabato 7 dicembre contro il rischio sgombero dello spazio della Casa Rossa Occupata

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.