Solidarietà al VikLab di Palermo
Stamani abbiamo appreso dello sgombero del laboratorio occupato “Vittorio Arrigoni”
In un momento cruciale per le sorti del paese, che sta per essere venduto a tranci sul mercato finanziario, le libere iniziative per autoridurre il peso della crisi, sono messe a tacere con l’uso dell’unico strumento che il capitale ha sempre avuto a disposizione contro ciò che non può essere per sua natura comprato: la repressione.
Repressione messa in atto da uno stato sempre più asservito alla finanza e al mercato, e sempre più indifferente alle istanze di chi oramai può solo sopravvivere.
Porsi come alternativa sociale alle lacune delle istituzioni, non è mai stato visto positivamente se non sei marca “ONLUS”, la libertà dell’autorganizzazione non è una merce quindi esce dai canoni del mercato, per cui non può esistere in un sistema dove tutto deve avere un valore.
Ci sentiamo non solo vicini ai compagni e le compagne che in queste ore stanno vivendo l’ennesimo sopruso, ma pensiamo che l’unico mezzo per non essere semplici spettatori sia quello di riprodurre in ogni territorio forme di resistenza alla crisi, di integrazione interculturale e autorganizzazione sociale.
Contro ogni sgombero che limita l’agire sociale e l’autodeterminazione
Contro un debito che non ci appartiene
Contro una crisi che non dobbiamo pagare
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Atenei in Rivolta
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