InfoAut
Immagine di copertina per il post

Solitudine, tragedie e avvoltoi

Per Cesare Giuzzi e il Corriere della Sera questa però è stata l’ennesima occasione per speculare sul dolore e sulla tragedia, per fare il solito copia e incolla di notizie diverse tra di loro che però coll’arte dell’infamia diventano un “capolavoro” di menzogna e di sciacallaggio. Il fatto che questo giornalista e il giornale che rappresenta non si fanno scrupoli a usare un caso così tragico e doloroso per portare avanti la loro sporca campagna contro i poveri dei quartieri popolari, ci fa capire quanto in basso sono disposti ad arrivare per agevolare lo smantellamento dell’edilizia pubblica,la gentrificazione dei quartieri, la guerra ai poveri .

Così una morte diventa la scusa per parlare delle case occupate, per dare voce ad un inesistente “comitato anti-abusivi”, per dare l’impressione che ci sono i cittadini per bene che si oppongono ai “mostri” e ai “criminali” che occupano le case perché vogliono fare i furbi. In questo modo attaccano chi si organizza tutti i giorni nei quartieri e anche chi da solo preso dalla disperazione per trovare una soluzione abitativa per la propria famiglia decide di rivolgersi al racket pagando per avere un alloggio. Nessuno vuole sostenere il racket, ma sappiamo bene che si può combatterlo solo con la solidarietà, facendo in modo che nessuno abbia più bisogno di rivolgersi a loro.

Il “comitato” di cui si parla è composto da quattro /cinque persone anziane e di due donne straniere che diventano razziste con gli altri stranieri come loro e finiscono per fare volontariato per polizia e Aler. Lo abbiamo sempre detto che bisogna stare nelle contraddizioni e questa è una delle più grandi. Nella solitudine totale, nella rabbia per l’abbandono in cui tante persone sono costrette a vivere campando a fatica, a volte succede che arriva il momento di dire basta e ci si organizza per trovare collettivamente delle soluzioni, a volte però si sceglie la via più facile, quella di prendersela con il proprio vicino, che magari è occupante, moroso o addirittura straniero.

La guerra tra poveri ha l’obiettivo di distrarre, indirizzando la rabbia sociale verso i più deboli per fare scannare come cani le persone tra di loro, per evitare una rivolta verso i veri colpevoli che stanno seduti in alto sulle poltrone. Così le responsabilità delle istituzioni e degli enti che gestiscono le case popolari vengono rovesciate su quelli che decidono di non essere più presi in giro o che semplicemente per una questione di emergenza reale fanno da sé, occupando le case o smettendo di pagare l’affitto. Il comitato contro gli abusivi in questione si organizza (o meglio cerca di organizzarsi) contro queste persone e la stampa e i media li usano per portare avanti la propria campagna di disinformazione. In Via Odazio 6 sono venuti tutti: dagli sciacalli di Quinta Colonna e Dalla parte Vostra ( due programmi spazzatura dai toni razzisti che tra i loro argomenti preferiti hanno la situazione dei quartieri popolari o la questione dei profughi) a politici in campagna elettorale come Emanuele Fiano del Pd. Cambiano i toni ma le loro ricette sono le stesse: più sgomberi. Nessuno parla dei palazzi che cadono a pezzi, delle case vuote, delle assegnazioni bloccate.

In Giambellino per fortuna la situazione non è quella di cui parlano i giornali e i media in generale e chi vive nel quartiere lo sa bene. In Via Odazio 6 per fortuna ci sono tante brave persone e anche tanti occupanti a dimostrazione che il “Comitato” della Sig.ra Maria rappresenta semplicemente il fallimento di ogni politica sociale e abitativa nei quartieri popolari. Da circa un anno, quando nell’autunno le istituzioni e la polizia furono respinti dagli abitanti del quartieri che si sono opposti al piano anti-sgombero di Pisapia e Maroni, si sono instaurati dei legami che stanno costruendo delle risposte e delle possibilità nelle strade, nei cortili e nelle piazze del quartiere. Pratiche di solidarietà e di mutuo appoggio che nulla hanno a che fare con la guerra tra poveri, che non individuano nell’occupante, nel moroso o nello straniero la colpa della situazione delle periferie, quanto piuttosto nelle istituzioni, nei palazzinari e nei miseri scribacchini come Cesare Giuzzi o Gianni Santucci, giornalisti pagati per mentire e per fare terrorismo mediatico.

Davanti al dolore e alla tragedia c’è solo un modo di reagire ed è quello di continuare a lottare e a costruire giorno dopo giorno il quartiere che vogliamo, per fare in modo che non ci sia più razzismo, perché tutti possano avere un tetto sopra la testa e perché nessuno possa morire di solitudine. Questo è quello che fanno i Comitati di quartiere. Insegneremo ai nostri figli, così come i nostri genitori hanno insegnato a noi che la vita è qualcosa di prezioso per cui bisogna lottare, e non un’occasione per speculare come fanno tanti giornalisti in Italia.

 

da Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

avvoltoicomitato giambellinoMilanosfrattisolitudinetragedie

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: sfratto violento con cariche di polizia per fare spazio ad un B&B di lusso

Violento sfratto in via Michelino 41, Bologna, dove due famiglie con bambini piccoli sono state cacciate di casa a suon di manganelli da parte delle forze di polizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: non passa la mozione per interrompere il gemellaggio con Tel Aviv. Proteste dentro il consiglio comunale, cariche fuori

A Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sullo sciopero generale del 22 settembre una giornata di resistenza e lotta – Milano

Il 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale, le piazze di diverse città italiane sono state attraversate da movimenti di massa che hanno dato vita a cortei, scioperi, blocchi e boicottaggi contro la macchina bellica, in solidarietà con il popolo palestinese e contro il genocidio. È stata una giornata fondamentale nella ricomposizione di un […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: sgombero contro lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo

Sgombero nella mattinata di giovedì 21 agosto 2025 per lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano, esperienza autogestita attiva nel capoluogo lombardo da mezzo secolo esatto.