InfoAut
Immagine di copertina per il post

SoS Molise: Qui si muore! Il diritto alla cura non è garantito

||||

 Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Mirco Di Sandro sulla situazione sanitaria in Molise. Cittadini, giovani, associazioni hanno deciso di incontrarsi per denunciare la malagestione della sanità pubblica che, come in altre regioni, è oggetto di speculazioni a favore delle strutture sanitarie private. La sanità regionale molisana è commissariata da decenni e l’insostenibilità di questo sistema è emerso pesantemente con l’epidemia da Covid19. Alcuni Comuni della Provincia di Campobasso (Campobasso, Larino, Termoli, Ururi, Petacciato, Guglionesi, Portocannone) hanno accolto la proposta della pagina facebook Qui Si Muore Sos Molise, di dichiarare lutto cittadino come forma di protesta e in solidarietà alle vittime mentre, ieri 26 febbraio, allo stabilimento FCA di Termoli è stato indetto uno sciopero di 8 ore dal Sindacato Operai Autorganizzati Soa.

Qui si muore – SoS Molise. Buone ragioni per parlare del Molise

Sentirmi dire che “Il Molise non esiste” mi ha sempre fatto sorridere. Da molisano, ci ho anche scherzato su: “sono una prova dell’esistenza” ho risposto talvolta. Due pensieri ho sempre avuto a riguardo. Il primo è legato al quel confuso sentimento di appartenenza e identificazione comune a chi, come me, è da tempo lontano dal Molise e da quel flusso della vita tanto distante e quieto, quanto lontano, escluso, tormentato. Il Molise esiste e forse, ho sempre pensato, rinnegarne l’esistenza accomoda e facilita il “progetto dello scarto”, la costruzione simbolica ma altrettanto reale del margine, della zona d’ombra liminare.

Il secondo pensiero negli ultimi mesi si è rivelato sempre più vero e si rivolge alle forme dell’estrattivismo contemporaneo. “Il Molise non esiste” è diventato un attrattore, un dispositivo del marketing territoriale. Detesto altrettanto l’espressione “Il Molise ha tanto da offrire”, perché risponde alla medesima provocazione: il Molise che si fa mercato, che si vende, pur di dimostrare che esiste.

Con l’emergenza pandemica il Molise ha conosciuto un significativo impulso del fenomeno turistico. In particolare la scorsa estate, quando oltre al Molise pareva che non esistesse nemmeno il Covid. La regione a contagio 0 si è ben prestata ad essere la meta ideale per trascorrere le vacanze estive, attraendo migliaia di viaggianti ed esploratori, senza che nessuno avesse pianificato le loro giornate, senza un piano di contenimento e di accoglienza adeguato.

Da Regione Resistente per lunghi mesi, il Molise prende consapevolezza del Covid solo verso la fine dell’anno, nel modo più drastico e drammatico. Non si può dire che non fosse prevedibile. Molisani, Meridionali, Marginali – quelli delle 3M – dicevano da tempo “è una fortuna che il virus non è ancora arrivato. Negli ospedali, qui si muore!”.

Il nostro umile apparato sanitario è commissariato da oltre un decennio e tra tagli e ridimensionamenti conta oggi poche decine di posti in terapia intensiva (39 secondo i suoi amministratori; solo 12 destinati a pazienti Covid). Le strutture sanitarie private hanno preso il sopravvento operativo in regione, favorite da quella strategia di riduzione del debito che pesa come un macigno sulla sua spesa pubblica: circa l’80% è destinato a ripagare le speculazioni del passato. Ciascun molisano sa bene che, anche solo per accertamenti e visite di routine è sufficiente prima un’impegnativa del medico di base, poi una telefonata all’amico dell’amico – un favore che prima o poi si è costretti a ricambiare – per accelerare i tempi di attesa presso una delle sue eccellenze specialistiche. Private ovviamente. Quelle stesse che, a fronte della generalizzata consapevolezza del danno, fanno schizzare le statistiche sull’attrattività sanitaria regionale.

In Molise il diritto alla cura non è assolutamente garantito a tutti e tutte, specie se non si hanno agganci forti e contatti coi potenti, se non si è sussunti alla logica del favore, del consenso e del ricatto. Se prima la barca vacillava a tenerci tutti denti, figuriamoci con il covid. Negli ultimi mesi le dighe di contenimento sono tracimate. Manca l’ossigeno e i posti letto sono finiti. Intanto i contagi aumentano a dismisura (ne abbiamo parlato ai microfoni di radio ondarossa).

Qui, in Molise, si muore. Di covid. Di malapolitica. Di privatizzazioni. Di indifferenza. Qui, in Molise, dall’altro lato della frontiera, muore ancora un po’ la democrazia.

Abbiamo deciso di incontrarci e riunirci, organizzandoci per far fronte all’attacco che quotidianamente, da decenni, subiamo. Abbiamo creato una pagina facebook e lanciato una petizione, che inviamo a sottoscrivere e far circolare. Una richiesta di sostegno e solidarietà, un SOS per salvare il Molise dalla sua estinzione.

Mirco Di Sandro

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

COVID19MOLISEsanità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico e perché dovrebbe interessarci.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta uno strumento che consente alle persone di monitorare e visualizzare l’intera cronologia delle proprie condizioni di salute.

Immagine di copertina per il post
Culture

Contagio Sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina

Contagio sociale. Guerra di classe microbiologica in Cina (Nero Editions, Roma, 2023) racconta una storia di classe, quella dell’epidemia di COVID-19 a Wuhan.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quale futuro per la Cina post-Covid?

Nel novembre 2022 in Cina si sono succedute a breve distanza due grandi ondate di protesta che non hanno scosso solo l’opinione occidentale ma anche quella cinese, riuscendo a superare la censura statale: la rivolta degli operai della fabbrica di Iphone Foxconn e quella cosiddetta “dei fogli bianchi” estesa in tutto il paese. Entrambe affondano […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotta per la casa a Pavia dopo la pandemia

L’assessore comunale alla casa, di Fratelli d’Italia, preannunciava, quasi con orgoglio, uno tsunami di sfratti dalla primavera 2021 senza, però adottare misure amministrative all’altezza della situazione, limitandosi infatti all’erogazione dei buoni spesa finanziati dallo stato e di difficile utilizzo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cina: scontri fra operai e forze di sicurezza della Foxconn

A Zhengzhou, in Cina, lavoratori e lavoratrici di Foxconn, la più grande fabbrica al mondo di assembleggio delle componenti per I-Phone (e di proprietà taiwanese) sono in rivolta, con la polizia antisommossa schierata per le strade per fronteggiare la rabbia di operaie e operai.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

LEVANTE: CINA. LE RICADUTE SOCIALI, POLITICHE ED ECONOMICHE DELLA STRATEGIA “ZEROCOVID”

Levante: su Radio Onda d’Urto la rubrica dedicata all’Asia orientale. Ogni terzo lunedì di ogni mese, all’interno della trasmissione “C’è Crisi” (14.30 – 15.15), uno spazio ad hoc per approfondire le principali notizie e gli scenari dell’estremo Est, grazie alla collaborazione di Dario Di Conzo, dottorando alla Scuola normale superiore di Pisa, dove si occupa in particolare […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La piazza triestina contro il pass verde nei luoghi di lavoro

In vista dell’introduzione del green pass obbligatorio anche sui luoghi di lavoro, il clima è di tensione crescente. Come noto dal 15 ottobre tutti i lavoratori e le lavoratrici dovranno essere in possesso del green pass, la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività a un tampone per Covid-19. Tuttavia, circa 2,6 […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Maria Adelaide che vogliamo: aperto a tuttə!

Ripubblichiamo l’appello scritto dall’Assemblea permanente Riapriamo il Maria Adelaide in vista dell’assemblea cittadina su sanità territoriale, salute, cura, accesso ai servizi.  Da tempo nella nostra città si parla dell’ex ospedale Maria Adelaide, sito in Lungo Dora Firenze 87 e chiuso cinque anni fa, malgrado fosse perfettamente funzionante, in nome della centralizzazione ospedaliera. In queste settimane […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

India: contagio fuori controllo, quali le cause?

Cerchiamo di fare il punto su quanto sta succedendo in India riportando alcuni interessanti interventi. Il primo di Alberto Negri sulle implicazioni geopolitiche e il ruolo del governo nazionalista di Modi nella cronicizzazione dell’epidemia per il Quotidiano del Sud. Di seguito poi l’intervista di Radio Blackout a Luca Mangiacotti sulla situazione attuale nel paese e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

#Sindemia0202 – 28 marzo Convegno sulla Salute

Segnaliamo questo convegno, #Sindemia0202, “una sperimentazione che nasce dall’esigenza di costruire in modo collettivo delle coordinate per orientarsi nel presente (…) un momento aperto di discussione e confronto per strutturare anche un tessuto di connessioni e relazioni orientato a produrre sapere e possibilità di iniziativa all’interno e al di là del momento pandemico”.   Dal sito […]