InfoAut

Sulle perquisizioni di Lunedì 17 Ottobre a Palermo

Stamattina all’alba quattro militanti del Laboratorio Occupato “Vittorio Arrigoni” hanno ricevuto la sgradita visita di polizia e carabinieri nell’ambito dell’assurda e mediatica maxi-operazione di perquisizione portata avanti su scala nazionale.

Pubblichiamo di seguito il comunicato dell’Assemblea Autonoma Palermitana.


Stamattina, alle prime ore del giorno, carabinieri, polizia e Ros hanno bussato alla porta di quattro militanti del Laboratorio Occupato Vittorio Arrigoni con lo scopo di perquisire le loro abitazioni alla ricerca di armi ed esplosivi utili a ricondurre i perquisiti ai fatti accaduti il 15 ottobre a Roma.
Le perquisizioni effettuate hanno, a dover di cronaca, avute tutte risultato negativo e le forze dell’ordine hanno dovuto accertare l’inconsistenza dei sospetti alla base di questa iniziativa della questura di Palermo.
Da parte nostra emerge la necessità di una ferma presa di parola sull’accaduto e di denuncia di una strategia intimidatoria e repressiva volta a colpire “nel mucchio” i soggetti militanti della nostra città.
I fatti di stamattina si iscrivono puntualmente nella strategia di criminalizzazione e in quel clima di caccia alle streghe alimentato da media e politici (Maroni, Mantovano in primis ma anche i vari sinistroidi legalitari e giustizialisti da Di Pietro fino alle parti peggiori del movimento, utili idioti nelle regie inquisitorie del ministero dell’interno) contro il mondo dei centri sociali e delle realtà antagoniste presenti e attive nel paese. Non riuscendo infatti ad offrire risposte concrete ai nodi imposti dalla crisi economica, dalla sfiducia diffusa nella classe politica e dirigente tanto nazionale quanto globale, dall’emergere di sempre più dirompenti conflitti sociali, la risposta della politica continua a essere dirottata (ma non abbiamo alcun stupore nel segnalarlo) sulle “questioni di ordine pubblico” e quindi affidata a magistrature e apparati repressivi dello stato. Grottesco come si finga di non vedere, nelle migliaia che spontaneamente, al di là degli spezzoni organizzati, hanno difeso il corteo dalle cariche della polizia volte a spezzare il corteo prima dell’arrivo a San Giovanni, una questione politica, che la rabbia di migliaia di giovani, studenti e lavoratori verso la crisi e la sua gestione venga derubricata a teppismo.
La giornata del 15 piuttosto dovrebbe imporre la riflessione a tutta la “casta” dei politici sulle improcrastinabili tematiche relative a un cambiamento reale tanto di strutture di potere lontane anni luce da ogni categoria “democratica” e dai problemi reali delle masse quanto di un sistema economico in grado di generare esclusivamente diseguaglianze e sfruttamento.
Dal sabato dell’indignazione emerge chiaramente come ogni tentativo di ricondurre una diffusa e generalizzata rabbia (generazionale e sociale) agli schemi della rappresentanza istituzionale e alle logiche dell’alternanza parlamentare – lo scenario auspicato dai Vendola della situazione, per intenderci – siano inadeguati ad offrire uno sbocco ed una speranza di cambiamento ad un movimento di opposizione reale come quello sceso in piazza a Roma.
Di fronte a questa effervescenza sociale ci troviamo oggi invece a confrontarci col più banalizzante dei ragionamenti tutto incentrato attorno alla composizione di questi famigerati “black bloc”, presentati sempre più come alieni estranei ai movimenti sociali – semplicemente una costruzione mediatica utile a non riconoscere la vera essenza di quelle migliaia di “incappucciati” che, in quanto studenti, lavoratori, disoccupati e attivisti politici, sono parte integrante, organica e di base degli stessi movimenti sociali da cui li si vuole separare presentandoli come gruppi organizzati (paramilitari?) – senza che ciò induca mai alla riflessione sull’inadeguatezza di queste narrazioni e delle favolette che ancora ci raccontano su giornali e televisioni ogniqualvolta si chiedono socialmente risposte concrete ad una crisi pesantissima che pesa solo sulle spalle di soggetti non tutelati e deboli economicamente.
Altra critica va fatta agli organizzatori del corteo: se a Roma la situazione è stata quella di cui oggi ancora si parla lo si deve infatti anche alle loro scellerate scelte di gestione di una piazza che non gli apparteneva; la scelta di frustrare le legittime volontà di lotta con cui in centinaia di migliaia si era arrivati a un simile appuntamento, allontanare il più possibile il corteo dai luoghi del potere nemico, dai palazzi della politica, nell’auspicio che la rabbia emergente di questi mesi si potesse ricondurre sui binari sgangherati dei comizi da politicanti, ha rappresentato la goccia in grado di far traboccare tutto un vaso colmo di sensibilità-altre, lontane e in netta contrapposizione proprio con questo tipo di politica; a questo si deve imputare la scelta spontanea di tanti e tante di rivolgere la propria carica verso obiettivi meno significativi e (in taluni casi) anche più effimeri di un sacrosanto e legittimo “assedio” come fu quello dello scorso 14 ottobre.

 Alla base di tali approcci della politica stanno fatti come quelli avvenuti stamattina a Palermo volti a gettare discredito su militanti e attivisti impegnati da anni in attività incessanti concentrate soprattutto (ma non soltanto) sul riscatto sociale di un quartiere disagiato come quello dell’Albergheria.

Ciò rappresenta un precedente inammissibile per la nostra città; un precedente da combattere e denunciare smontandone i teoremi accusatori; un’iniziativa inaccettabile cui rispondere collettivamente, in maniera decisa chiara e trasversale.

 

Assemblea Autonoma Palermitana

Laboratorio Occupato “Vittorio Arrigoni”

Studentato Occupato “Anomalia”

Collettivo Universitario Autonomo

Collettivo Autonomo Studentesco “Fuori Controllo”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

15 ottobrepalermoperquisizioni

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini con armi anticarro: orrore a Palermo al villaggio dell’Esercito

Bambini con armi in mano più grandi di loro, giri sui carri armati, mentre nel maxischermo vengono proiettate immagini di soldati in azione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni di polizia a studenti e studentesse per lo sciopero generale “Blocchiamo tutto” del 22 settembre

All’alba di domenica 28 settembre 2025 agenti della Digos della Questura di Brescia si sono presentati a casa di alcuni giovani studenti e studentesse, delle scuole superiori e universitari, per effettuare perquisizioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Deriva militarista nelle scuole: spari della polizia locale in una materna a Palermo

Vigili simulano arresto in una scuola materna con spari a salve e cane aizzato: bimbi in lacrime a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perquisizioni al SUDD Cobas per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese

Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi scrive dal carcere speciale di Alessandria

Luigi ci scrive dal carcere di Alessandria. Pubblichiamo di seguito il testo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ispezione al centro sociale Askatasuna: Meloni e Salvini ordinano, la Questura esegue

Riprendiamo il comunicato del Centro Sociale Askatasuna su quanto accaduto questa mattina con l’ennesima operazione da parte della questura di Torino atta a colpire i movimenti sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione contro la guerra sabato 21: manifestazioni a Pisa e Palermo per fermare l’escalation. A Ghedi un altro corteo

In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile.”