InfoAut
Immagine di copertina per il post

Unipi. Bloccato il consiglio di dipartimento contro l’eliminazione dell’appello

Tra i punti in discussione risultava l’approvazione del nuovo calendario didattico con l’eliminazione dell’appello di dicembre per gli studenti di storia, filosofia, beni culturali e disco. Si tratta di un appello strategico sia per gli studenti laureandi nella sessione invernale, sia per i borsisti per i quali ogni appello rappresenta un’occasione per “accumulare” crediti per il mantenimento della borsa, sia per gli studenti lavoratori che si destreggiano tra tempi di lavoro e tempi di studio difficili da accordare. Come già successo per l’altro dipartimento dell’area umanistica, Filologia Linguistica e Letteratura, questo provvedimento non sarebbe stato approvato con vizi di forma e di contenuto. Infatti, non solo non è stato aperto il benché minimo spazio di confronto sulla natura di questo provvedimento, ma per giunta è stato soppresso ogni tentativo di discussione “nelle sedi e nelle forme democraticamente riconosciute”.

L’iter di approvazione del calendario didattico lo dimostra. La commissione didattica paritetica (organo con facoltà di esprimere solo pareri consultivi e il solo composto da un numero pari di docenti e studenti) sebbene fosse stata convocata era stata privata della possibilità di esprimersi venendo sospesa dal presidente di dipartimento Polsi, il quale aveva giustificato la scelta in ragione di una non raggiunta unanimità. Lo stesso Polsi ha poi fatto girare nei giorni precedenti al Consiglio una circolare in cui invitava i docenti a non calendarizzare l’appello di dicembre per l’anno venturo in quanto non previsto in un calendario ancora tutto da discutere e da approvare.

Gli studenti si son trovati dunque a dover fare i conti con una gestione del dipartimento fortemente centralizzata in cui ogni tipo di discussione e confronto viene ignorato. Il Consiglio viene di fatto svuotato di ogni potere e si limita, nella maggioranza dei casi, ad approvare quanto è stato discusso in altri organi più ristretti o quanto deciso dalla presidenza. Per questo, come tentativo di impedire l’ennesimo colpo di mano e per riaprire uno spazio di discussione su misure pesanti che vanno a colpire la materialità della vita di studenti e studentesse è stato deciso di bloccare l’odierno Consiglio e l’approvazione del calendario didattico. Senza smentirsi e confermando l’impronta dirigista della sua  presidenza il direttore Polsi ha per tutta risposta sciolto il Consiglio chiudendo la discussione e, prima di dileguarsi sottraendosi a qualsiasi confronto, ha minacciato di riservarsi la facoltà di approvare il calendario con una misura d’urgenza nei giorni successivi.

La componente docente presente in sala si è divisa, iniziando a elaborare le molte contraddizioni che questa vertenza condensa nel loro ruolo: dalla dequalificazione della didattica alla corresponsabilità nei processi di ristrutturazione dell’università.

L’assemblea tra docenti e studenti seguita all’interruzione del Consiglio ha deciso di convocare un ulteriore momento pubblico di discussione, prima del prossimo Consiglio di dipartimento, alle ore 10 di venerdì in aula 2 a Palazzo Ricci. Al centro di questa assemblea verranno messi i bisogni di studenti e studentesse sempre più sotto attacco dal moltiplicarsi dalle misure attuative dei nuovi statuti d’ateneo nel momento in cui lo stare all’università sempre più diventa una sofferenza tra tempi di studio sempre più proibitivi, didattica dequalificata e precarietà tanto nei contesti formativi quanto in quelli lavorativi.

Da questo punto di vista la vertenza sull’appello sembra costituire un punto limite capace di ricomporre il rifiuto per la condizione di insopportabilità che sempre più governa la nostra vita di studenti. Da qui, ad esempio, già nella giornata di oggi vengono messi in discussione la corsa all’accreditamento per mantenere i benefici per il diritto allo studio e il dilagare del lavoro a nero e precario in città, un problema non risolvibile tramite “contratti formativi” ad hoc ma che anzi viene aggravato da una generale riduzione delle possibilità di scelta nella gestione di tempi e ritmi di studio.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

studentiuniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra su Gaza ha privato 800 mila studenti del “diritto all’istruzione”, afferma l’Ufficio dei media di Gaza

Gaza. Almeno 800 mila studenti sono stati privati dell’istruzione a causa del protrarsi dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza, durata mesi, ha dichiarato sabato l’Ufficio dei media di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Genova: protestano studenti e studentesse dell’istituto Pertini-Diaz: “Non vogliamo poliziotti a far lezione qui” 

“Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Roma: manganellate della polizia sugli studenti a Montecitorio

Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno caricato gli studenti dei collettivi degli istituti occupati che tentavano di raggiungere Palazzo Chigi. Fermi e identificazioni

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: ecco che rumore fa la dignità!

Condividiamo di seguito i comunicati di PLAT e del CUA Bologna sulle giornate di lotta che hanno seguito lo sgombero del Condominio Sociale e dello Studentato Glitchousing.