Yoox, Mr Job si vendica licenziando otto operaie!
Iniziative di lotta alla quale ha dato sostegno anche il movimento antagonista bolognese, ma che poi – una volta scemate – hanno visto l’azione ritorsiva della controparte, abile nel muovere altri segmenti di lavoratori e lavoratrici contro chi aveva scelto di protestare con il blocco e il conflitto reali, unici mezzi per interrompere la catena delle vessazioni e portare alla ribalta il trattamento inumano riservato a quelle lavoratrici che da un anno a questa parte hanno alzato la testa.
Se da una parte, l’eco di quella lotta ha portato a dei cambiamenti tangibili con il ridimensionamento di alcuni responsabili di settore all’interno di Mr Job, nonchè a prossime cause legali nei confronti dell’azienda committente, dall’altra l’ostilità padronale verso i lavoratori e le lavoratrici organizzati nel SiCobas si è inasprita fino al passaggio del licenziamento esemplare.
Un atto, questo, che dovrà vedere una risposta all’altezza della situazione – per quanto non semplice – capace di porre nuovamente su un piano pubblico ed esplicitamente politico la situazione nel suo complesso e i passaggi che si sono determinati negli ultimi mesi.
Stamattina intanto si è svolto un (primo) presidio sotto la Prefettura bolognese, tramutatosi in conferenza stampa.
(Ascolta l’intervista di Radio Onda d’Urto a un delegato SiCobas)
Di seguito il comunicato del si Cobas nazionale sulla vicenda:
MR. JOB LICENZIA. IL SICOBAS RISPONDERA’ IN MODO ADEGUATO.
Alla fine ci sono riusciti. Questa settimana, dopo un anno di tentativi, la cooperativa Mr. Job è riuscita a licenziare ben otto operaie dell’appalto Yoox –Interporto di Bologna (e il conto è destinato a salire in attesa dell’esito delle ultime audizioni per contestazioni disciplinari).
Da giugno dell’anno scorso siamo impegnati in questa difficile vertenza in cui, in sintesi, alle solite difformità economico-contrattuali sono presenti problematiche legate ai carichi di lavoro e molestie di vario genere (a ottobre è prevista la prima udienza penale in cui il Sicobas e le lavoratrici interessate sono parte civile e a settembre partira’ una denuncia verso qualcuno dei piani alti della yoox, l’azienda committente).
I tentativi di licenziamento, in realtà, partono da molto lontano e a onor di cronaca bisogna dire che prima dell’arrivo del Sicobas nel magazzino Yoox per Mr. Job era molto più semplice: bastava ordinare ai lavoratori di svolgere lavori degradanti a ritmi forsennati o molto distanti dal proprio domicilio per costringerli a dare le dimissioni.
In questo caso il primo approccio è stato quello di proporre, a settembre del 2014, una lauta buon uscita alle lavoratrici iscritte al Sicobas in cambio delle rinunce a tutte le azioni legali. Proposta sottoposta e rigettata dalle lavoratrici intenzionate ad andare fino in fondo sia per migliorare le loro condizioni di lavoro sia per ottenere “giustizia” a fronte di tutti gli abusi denunciati.
A seguito di ciò sono seguiti alcuni mesi di relativa quiete, se non altro, in termini di clima lavorativo e tempi di lavoro, viste le difficoltà dal punto di vista delle relazioni sindacali, fino al mese di maggio periodo in cui sono partite valanghe di contestazioni disciplinari e di sospensioni cautelari per i motivi più futili e disparati (dalla cattiva postura utilizzata dalle lavoratrici sul piano di lavoro, all’avere masticato un chewing gum e potremmo ancora andare avanti).
Quest’ultima circostanza, stante l’impossibilità di ottenere un incontro sindacale, ci ha portati a richiedere un incontro presso la Prefettura di Bologna dove, a seguito del primo incontro, le sospensioni cautelari furono inizialmente ritirate. Un ulteriore episodio, in cui si accusa le lavoratrici di avere avuto un diverbio con gli addetti alla vigilanza dell’impianto e il successivo incontro negativo avuto in Prefettura, ha dato il là ai licenziamenti.
A questi licenziamenti ci opporremo mettendo in campo forme di lotta adeguate e proseguiremo in questa difficile vertenza contro il colosso Yoox. Azienda definita “un fiore all’occhiello italiano” dal Premier Renzi durante la sua ultima visita all’azienda. Dal suo punto di vista è irrilevante, oppure per questo motivo che il successo di Yoox e i suoi lauti margini di profitto dipendono ndal livello di sfruttamento, dal grado di flessibilità e dalle paghe da fame che l’uso delle cooperativa nei suoi appalti comporta. I licenziamenti comminati puntano proprio a mantenere lo status-quo e a impedire avanzamenti sul fronte della difesa economica, normativa e della lotta nei magazzini Yoox.
IL S.I. COBAS INVITA TUTTA LA STRUTTURE SINDACALI CHE HANNO A CUORE GLI INTERESSI OPERAI E LE REALTA’ SOLIDALI ALLA MOBILITAZIONE AFFINCHE’ I LICENZIAMENTI NON PASSINO!
SI COBAS NAZIONALE
Per approfondire:
4 Giugno 2015: Bologna, inizia il processo su molestie a lavoratrici Yoox
30 Giugno 2015: Nuova agitazione delle lavoratrici della Yoox a Bologna
Luglio 2014: Inchiesta operaie Yoox: “Abbiamo spalancato la porta e siamo uscite!”
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