InfoAut
Immagine di copertina per il post

Al fianco del popolo greco contro il ricatto della BCE

Proviamo a dare il nostro punto di vista verso la giornata di mercoledì 11 febbraio, quando si terranno manifestazioni in molte città europee (e soprattutto greche) in occasione della riunione dell’Eurogruppo.

Dallo scoppio della crisi la Grecia è stata attraversata da grandi lotte contro la manovre che le istituzioni economiche e finanziare europee hanno imposto. Sebbene su un livello dello scontro più feroce, gran parte delle parole d’ordine sono quelle che abbiamo gridato tante volte anche nelle nostre piazze: l’indisponibilità a pagare per una crisi ed un debito di cui non si hanno responsabilità; l’opposizione alle riforme di sfruttamento ed impoverimento dei ceti medi e bassi…

La vittoria elettorale di Syriza è il risultato tanto del rifiuto delle popolazione greca di continuare a subire l’impoverimento devastante imposto dalla Troika, quanto delle lotte degli scorsi anni e del momento di difficoltà che stanno vivendo. Probabilmente per gran parte della società greca affidarsi a Syriza rappresenta l’ultima spiaggia per non finire nel baratro e sperare di ricominciare a respirare. Lo scontro di questi giorni tra il governo greco e i poteri economici europei, non è confinato esclusivamente all’interno dell’arena istituzionale. La BCE sta ricattando l’intero popolo greco: se questo non accetterà ulteriori sacrifici, austerità e povertà, ci saranno ritorsioni e saranno guai molto grossi. Questo ricatto è un messaggio che travalica la Grecia: nessuno può mettere in discussione gli interessi dei blocchi di potere che governano in Europa, non ci sono alternative possibili ai piani imposti dalla Troika. Allora per noi ha senso scendere in piazza al fianco del popolo greco (e con le sue esperienze di lotta ed autorganizzazione), perché non si tratta di sostenere il programma di una specifica opzione politica, ma di solidarietà tra sfruttati nello scontro con la BCE per il rifiuto di fare da cavie alle politiche di impoverimento e sfruttamento generalizzato.

D’altronde sappiamo che non è proprio dei governi istituzionali trasformare il sistema economico e sociale secondo gli interessi delle classi subalterne, a meno che non sia la forza delle lotte ad imporlo. Tuttavia il governo greco, tenendo per ora la barra dritta sulle proprie posizioni, sta aprendo una serie di contraddizioni al livello delle istituzioni europee, blocco che fino a poco tempo fa sembrava relativamente compatto. Quindi, dal nostro punto di vista, questo scontro diventa un’occasione da provare a cogliere. Non nel senso deprimente (nonché completamente inutile) di chi ci vede uno spot elettorale per accaparrarsi qualche zero virgola in più alle prossime elezioni, bensì per interrogarci sulla possibilità di una (ri)attivazione di lotte dal basso. Se in Grecia è diventato centrale interrogarsi sul rapporto tra i movimenti autorganizzati e la situazione venutasi a creare con la vittoria di Syriza, nel resto d’Europa ci si può chiedere se e come sia possibile sfruttare queste incrinature per alimentare rivendicazioni sociali ampie e profonde. Siamo convinti che la miglior solidarietà con il popolo greco non sia quella fatta di parole, né quella motivata dalla paura di essere tirati a fondo dalla situazione greca, ma che sia necessario costruire lotte e movimenti capaci di mettere in crisi la governance istituzionale e il comando capitalistico anche nei nostri paesi.

Siamo consapevoli che dalla lotta del popolo greco e dal suo rifiuto di sottomettersi agli interessi dei poteri finanziari, dipenderanno le speranze di trasformazione radicale anche nel resto d’Europa.

Allo stesso modo solo se saremo collettivamente in grado di far nascere lotte radicali contro le politiche della Troika nei nostri territori la popolazione greca potrà sperare di aver la meglio contro il ricatto della BCE.

Qui l’evento Facebook della giornata di mercoledì 11 a Torino: appuntamento ore 18 a Palazzo Nuovo

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

austeritybceGreciamobilitazionetroika

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel CPR ad Atene per la solidarietà alla Palestina

Il 14 maggio 2024, ventotto (28) persone sono state arrestate nel corso dell’operazione di polizia durante l’occupazione della Facoltà di Giurisprudenza di Atene nel contesto delle proteste internazionali contro lo spargimento di sangue a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: università occupate contro la legge che equipara gli atenei privati a quelli statali

Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: l’attacco finale dello Stato contro il Rouvikonas

Da alcuni anni i militanti del collettivo vengono inquisiti sulla base di accuse false o pretestuose, che hanno come obiettivo la criminalizzazione dei movimenti e delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grecia: anarchici e comunisti nella lotta contro gli incendi

Nel contesto di disorganizzazione generale dello stato, anarchici e comunisti cercano di contribuire in ogni modo possibile agli sforzi dei volontari per contrastare gli incendi.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le mezze verità di Lagarde

L’inflazione è colpa delle imprese, ma paghiamo sempre noi…