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Amburgo: dichiarato lo ‘stato d’eccezione’, coprifuoco nella città

Lo stato d’eccezione vigente infatti permette alla polizia di identificare e arrestare qualsiasi persona anche in assenza di sospetti concreti su di essa, adibendo autobus di linea a “questure mobili”, sulle quali le persone fermate vengono identificate. Attraverso numerosi controlli stradali e identificando arbitrariamente qualsiasi persona che incrociano per la strada, la polizia cerca quindi di intimorire, facendo vivere gli abitanti dei quartieri in questione, la prepotenza e l’abuso di potere che si sta esprimendo non solo attraverso i controlli aggressivi nei confronti della popolazione, ma anche con la ridicola quanto violenta, indizione del coprifuoco attraverso il quale i cittadini e le cittadine sono invitate a non uscire di casa dopo le 20, limitando così i diritti fondamentali e lasciando a briglia sciolta qualsiasi arresto arbitrario nella zona.

I fatti che hanno portato alla militarizzazione della città di Amburgo, risalgono al 21 dicembre, quando una manifestazione nei pressi del Centro Sociale Rote Flora, alla quale hanno partecipato più di 10mila persone, venne caricata selvaggiamente dalla polizia con idranti, spray al peperoncino e manganelli, cariche davanti alle quali i manifestanti hanno resistito, continuando a manifestare e rispondendo all’attacco della polizia.

A radice di questa dura repressione, numerose altre iniziative sono state svolte nelle settimane successive, sempre a difesa dello storico centro sociale. La polizia di Amburgo, nella sua evidente difficoltà di gestire la situazione, ha quindi deciso di attuare con la militarizzazione coatta dei quartieri. Ma a fare davvero paura, e questo lo dimostra l’atteggiamento della polizia, non è solo la reazione di un ipotetico sgombero del Rote Flora, bensì quello che lo sgombero dell’ennesimo centro sociale potrebbe scaturire. Il Rote Flora rappresenta infatti solo uno dei molti luoghi che attualmente riproducono il conflitto all’interno di una città notoriamente sovrastata, tra l’atro, da un lungo processo di gentrificazione.

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