InfoAut
Immagine di copertina per il post

Amnesty definisce “crimine di apartheid” i sistematici abusi di Israele sui palestinesi

||||

In un rapporto di 280 pagine, Amnesty International critica Israele per aver imposto un sistema di “apartheid” ai palestinesi e ha invitato il Regno Unito e altre nazioni a rivedere le loro relazioni con Israele.

Fonte: english version

The Arab News staff – 1 febbraio 2022

Immagine di copertina: Amnesty ha affermato che gli stati occidentali “si sono rifiutati di intraprendere qualsiasi azione significativa contro Israele” [Getty]

Amnesty International ha criticato gli abusi “istituzionalizzati e sistematici” di Israele nei confronti dei palestinesi, affermando che equivalgono al “crimine di apartheid”.

In un rapporto pubblicato martedì, l’organizzazione ha concluso che Israele tratta “i palestinesi come un gruppo razziale non ebraico inferiore” applicando un “regime di oppressione e dominio”.

Il documento di 280 pagine, intitolato “L’apartheid israeliano contro i palestinesi”, ha delineato come lo stato israeliano segrega e controlla i palestinesi al fine di mantenere l’egemonia ebraica.

Ha affermato che Israele per raggiungere questo obiettivo ha utilizzato uccisioni illegali, confisca di terre e proprietà, trasferimenti forzati, restrizioni ai movimenti e negazione della nazionalità e della cittadinanza.

“Il nostro rapporto rivela la reale portata del regime di apartheid di Israele. Che vivano a Gaza, Gerusalemme Est e il resto della Cisgiordania, o nello stesso Israele, i palestinesi sono trattati come un gruppo razziale inferiore e sistematicamente privati ​​dei loro diritti”, afferma Amnesty International nella persona del suo segretario generale Agnes Callamard.

Facendo riferimento a una serie di esempi specifici, come i tentativi di espellere i palestinesi a Sheikh Jarrah o le politiche segregazioniste sulla terra nel Negev, il gruppo per i diritti ha spiegato come l’oppressione sistematica sia stata vissuta in modo diverso in diverse aree.

Tuttavia, alla fine, il gruppo ha concluso che l’obiettivo fondamentale di queste politiche è impedire ai palestinesi di “rivendicare e godere di pari diritti”.

La comunità internazionale “ha l’obbligo di agire” data l’entità e la portata dell’oppressione, ha affermato Callamard.

Il rapporto di Amnesty ha invitato specificamente il Regno Unito, così come gli Stati Uniti e l’UE, a riconoscere questo “crimine di apartheid” e a rivedere le loro relazioni con Israele.

“L’apartheid non ha posto nel nostro mondo e gli stati che scelgono di concedere l’impunità a Israele si troveranno dalla parte sbagliata della storia”, ha aggiunto Callamard.

Lunedì, prima della pubblicazione del rapporto, IL governo israeliano ha tentato un attacco preventivo etichettando il documento come “antisemita”.

Funzionari israeliani affermano di essere stati “non informati” o avvicinati da Amnesty, secondo il Times.

Tuttavia, nel suo rapporto, Amnesty ha chiarito di aver contattato il ministro degli Esteri israeliano l’anno scorso per dettagliare le accuse.

Il rapporto del gruppo per i diritti umani si basa su ricerche e analisi condotte dall’organizzazione tra il luglio del 2017 e il novembre del 2021.

Ciò ha comportato un’analisi “ampia” della legislazione e della politica israeliana, nonché  contatti con palestinesi, israeliani e un certo numero di ONG.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” –Invictapalestina.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

amnestyapartheidisraelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: sequestrato materiale militare. Era diretto in Israele senza licenza

Ottocento pezzi acquistati dall’azienda Imi Systems, che rifornisce l’esercito. Il porto romagnolo teatro di proteste e di blocchi dei portuali di armi e navi israeliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Ancora negazionismo, ad un giorno dall’anniversario del colpo di stato il Governo ha demolito un monumento allo scrittore Osvaldo Bayer

Invece di occuparsi dello stato delle strade di fronte all’abbandono delle opere pubbliche, la Viabilità Nazionale è stata utilizzata come strumento di provocazione nell’ambito di un nuovo anniversario dell’ultimo colpo di stato. Questo martedì, soltanto un giorno dopo un nuovo anniversario del sanguinoso colpo di stato perpetrato il 24 marzo 1976, il governo di Javier […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un superclassico della repressione di Milei con proiettili, feriti e caccia a pensionati e tifosi

Cronaca di un pomeriggio di violenza istituzionale come non si vedeva da molto tempo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’anomalia della guerra in Messico

Il 5 marzo il collettivo “Guerreros Buscadores de Jalisco” scopre qualcosa che innalza il livello della crudeltà del potere in Messico: un campo di sterminio del Cartel Jalisco Nueva Generación, uno dei cartelli più feroci del Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sul campo di concentramento e sterminio in Jalisco. Il Ranch Izaguirre a Teuchitlán

Il ritrovamento del campo di sterminio nel ranch Izaguirre a Teuchitlán, Jalisco, lo scorso 5 marzo 2025, è un esempio della crudeltà e dell’atrocità normalizzata, istituzionalizzata e coperta in Messico.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Anan all’ultima udienza

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Anan durante l’ultima udienza all’Aquila che lo ha rinviato a giudizio insieme al altri due palestinesi.  da Radio Onda Rossa Anan Yaeesh – dichiarazione spontanea ex art 421 cpp Desidero iniziare con i miei saluti alla Corte e a tutti i presenti. Esiste sempre la legge, ma anche lo […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.