Bulgaria: manifestanti circondano il parlamento. Cariche e arresti
Diverse persone sono rimaste feriti e alcune sono state detenute dopo aver tentato di fermare le auto della polizia sdraiandosi a terra davanti ad esse. Il traffico nelle vie centrali della capitale bulgara è rimasto paralizzato per alcune ore, mentre con violenza la polizia ha cercato di disperdere i manifestanti e di formare un cordone per permettere ai politici di uscire dall’edificio.
La mobilitazione di ieri, di assedio al parlamento bulgaro, ha visto il protagonismo di centinaia di studenti e studentesse, ormai da diverse settimane in mobilitazione nelle diverse sedi universitarie, alcune occupate. Tuttavia le manifestazioni contro il governo bulgaro non sono una novità: ad ottobre il primo ministro Plamen Oresharski era stato oggetto di contestazioni e anche in quell’occasione si verificarono scontri con la polizia che lasciarono diverse persone ferite e alcuni arrestati.
La manifestazione di ieri è quindi frutto di una rabbia che non si placa e la determinazione dei manifestanti nel circondare il parlamento bulgaro è l’emblema di quelle che sono le istanze dei manifestanti che ora gridano una sola parola: “dimissioni!”. Le responsabilità sulle condizioni economiche e sociali del paese ancora una volta sono chiare e evidentemente vale la pena andarlo a ribadire ulteriormente a chi è rinchiuso nelle stanze dei palazzi governativi.
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