InfoAut
Immagine di copertina per il post

Benvenuta bagarre!

Il primo dato sta proprio nell’irruzione sulla scena istituzionale di una vera battaglia politica senza esclusione di colpi. Si subodorava già nella quiete armata degli ultimi mesi, ma era difficile immaginare le dimensioni che avrebbe preso. Il teatrino bi-partisan viene turbato dall’emersione (finalmente!) di un pezzo di realtà. Perchè proprio su questo piano si innesta il crinale della battaglia. Di fronte all’ennesima regalia del governo alle banche e di fronte a un turbato assetto delle norme su cui si avvita la democrazia parlamentare saltano sul banco alcune contraddizioni.

La prima è senza dubbio la variabile grillina, molti la leggevano ormai integrata a un quadro di compatibilità, ma il dato che emerge è stato quello di una certa capacità e di una certa intelligenza nel provare a muovere la frattura nel momento giusto. Ancora una volta i 5 stelle si presentano come fattore di una (pur rappresentata) instabilità politica e forse con questa manovra riusciranno a spostarsi dal clima di stagnazione in cui sembravano intrappolati. Una certa capacità di porsi su un piano inedito di lotta all’interno delle istituzioni è palesato anche dalle pratiche messe in campo. Di fronte all’emersione ulteriore della crisi di legittimità della rappresentanza – ma anche e soprattutto dell’istituto di norme che la sorreggono, palesata dall’uso della “ghigliottina” da parte della Boldrini – immediatamente hanno agito uno spostamento del piano di legittimità dell’azione politica con la protesta sui banchi del governo e l’occupazione delle Commissioni.

Proprio la seconda contraddizione ad emergere è quella dell’ormai evidente disvelamento del fallimento della democrazia costituzionale. Lo slittamento del potere decisionale sul piano europeo e l’assunzione dello stato perpetuo di eccezionalità rendono impraticabili le stesse norme su cui si basa l’istituzione statuale. Il governo a botte di decreti con accorpamenti trappola per assicurarne il successo, il ruolo attivo del Capo dello Stato, la marcia a tappe forzate di un autoritario Renzi verso un sistema elettorale che permetta stabilità ed annulli quasi completamente il ruolo delle opposizioni sono termometro della ormai completa crisi della “democrazia” per come la conosciamo. Un movimento simultaneo è quello che coinvolge politica, istituzioni e stampa nel tentativo di rimanere a galla e di stabilizzare la barca. Il ruolo dei quotidiani, Stampa e Repubblica in prima fila, nel fiancheggiare e sostenere le forzature di governo in maniera spudorata si evidenzia ancora di più nella narrazione dei fatti avvenuti in questi giorni.

La contraddizione ultima sembra essere quella tra la narrazione della politica e la sua sostanzialità, lì dove accuse di “fascismo” rimbalzate da un campo all’altro, canti partigiani da parte di chi invoca più manganello per No Tav e facchini, omissioni e racconti distorti cercano di calare una cortina fumogena di fronte agli eventi. Ma sembra altrettanto chiaro leggendo i commenti agli articoli, ascoltando le chiacchiere nei bar, che questa cortina sembra perdere di efficacia.

Come sempre il fenomeno che abbiamo di fronte è ambiguo  e molto “rappresentato”, quasi unicamente una manovra elettorale. Capace però, nonostante tutto, di mettere paura ai partiti di governo e di produrre contraddizioni negli assetti di governance. Se questo innalzamento del conflitto che i 5 stelle si propongono avesse anche un suo naturale corso nelle piazze e non solo nella rappresentazione politica del palcoscenico parlamentare i risvolti potrebbero farsi interessanti…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

5stelleitaliaparlamento

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Centro addestrativo per i piloti di elicotteri da guerra in Liguria.

Sorgerà in Liguria un grande centro di formazione ed addestramento dei piloti di elicottero delle forze armate italiane e straniere; la realizzazione sarà affidata ad un’azienda leader del complesso militare-industriale di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele vuole Anan Yaeesh, l’Italia intanto lo fa arrestare

Il caso del 37enne palestinese, residente a L’Aquila, accusato da Tel Aviv di finanziare la Brigata Tulkarem.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cannoni italiani contro i palestinesi di Gaza

La conferma giunge adesso direttamente dalla Marina Militare di Israele: alle operazioni di guerra contro Gaza partecipano le unità navali armate con i cannoni di OTO Melara del gruppo italiano Leonardo SpA.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Proteste degli agricoltori in tutta Europa. In Francia una giovane donna investita durante un blocco

Dopo le mobilitazioni degli agricoltori in Germania il movimento si estende in Francia, in particolare nella regione dell’Occitanie. Bloccata la A64 a Carbonne, i blocchi si moltiplicano a macchia d’olio intorno a Tolosa nella Haute-Garonne, bloccata anche l’autostrada A20 di Montauban.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’orrore nucleare di Ghedi e Aviano

Chissà cosa accadrebbe se qualcuno dicesse che in Italia ci sono armi nucleari. Che quella presenza espone di fatto tutto il territorio a essere in qualsiasi momento bersaglio nucleare e che le esplosioni potrebbero causare tra i 2 e i 10 milioni di morti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV: la Francia nell’imbuto della Torino-Lione

Grande è la confusione sotto il cielo della Torino Lione. Un terremoto mediatico si è scatenato qualche giorno fa lungo la faglia tellurica dei rapporti italo-francesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aziende produttrici di armi: lobby e interessi italiani.

Secondo la stima diffusa dal SIPRI di Stoccolma la spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2022 la somma di 2.240 miliardi di dollari complessivi, ossia una crescita del 3.7% rispetto all’anno precedente.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perché il nucleare pulito è una chimera

Mentre la Germania spegneva le sue centrali atomiche, l’Italia ha partecipato da «osservatore» a un meeting dei paesi nuclearisti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UE: proposta di riforma del patto di stabilità, un costo per l’Italia di 15 miliardi euro l’anno

L’ampiezza dell’intervento che il governo italiano dovrebbe attuare per risanare i conti sarebbe di una manovra correttiva da 14-15 miliardi l’anno in 4 anni oppure di 6-8 miliardi l’anno per 7 anni.