InfoAut
Immagine di copertina per il post

Campagna di sostegno per Mohammed al-Qeeq

Mohammed al-Qeeq è un giornalista palestinese imprigionato nelle carceri sioniste per aver denunciato pubblicamente lo stato di repressione e di brutalità che il suo popolo subisce ormai da decenni. Arrestato il 21 novembre scorso, Mohammed al-Qeeq il 25 novembre 2015 ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro le torture a cui è sottoposto e contro la sua detenzione amministrativa. Reporter per il canale TV Al-Majd e padre di due figli, al-Qeeq è uno dei 19 giornalisti palestinesi tra i 660 detenuti senza accusa né processo.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina invita ad aderire con più forza alla campagna in sostegno del giornalista prigioniero Mohammed Al-Qeeq, in sciopero della fame da oltre 65 giorni, denunciando che malgrado le sue condizioni di salute siano pericolosamente peggiorate l’esercito di occupazione Israeliano si oppone al suo rilascio.

 Il PFLP esorta la società civile palestinese e le sue organizzazioni ad agire in favore della sua liberazione. Inoltre si appella a tutte le ONG e le istituzioni a favore dei Diritti Umani affinché rendano nota la sua situazione e denuncino le politiche Israeliane in materia di prigionieri, in particolare i trasferimenti forzati, l’isolamento, le detenzioni amministrative, la detenzione di minorenni e di prigionieri malati, in quanto pratiche che dovrebbero essere sottoposte all’attenzione della corte internazionale.

Il Fronte inoltre condivide l’azione dei compagni del FPLP in prigione che hanno proclamato uno sciopero a sostegno di Al-Qeeq e del prigioniero in cella d’isolamento Bilal Kayed, invitando a mantenere accesi i riflettori sulla questione dei prigionieri che sono in prima linea nella battaglia contro l’esercito occupante.

Jamil Mizher, rappresentante del PFLP a Gaza e membro dell’ufficio politico, dichiara che una vittoria per Al-Qeeq è essenziale, e va perseguita con ogni mezzo, al fine di proteggere la sua vita e ottenere il suo rilascio. Inoltre sottolinea come la minaccia alla vita di Al-Qeeq da parte degli occupanti Israeliani ha un unico risultato: aumentare la determinazione dei Palestinesi ad affrontare e denunciare i crimini dell’occupazione Israeliana.

Proseguendo, Mizher, sottolinea di non essere sorpreso che la così detta Corte Suprema Israeliana si rifiuti di ordinare il rilascio di Al-Qeeq. Anzi, dichiara, è quanto ci si poteva aspettare da un tribunale illegale che è parte integrante dell’occupazione Sionista e che legittima la tortura, gli abusi di potere, e l’imprigionamento dei Palestinesi.

da palestinarossa

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina invita ad aderire con più forza alla campagna in sostegno del giornalista prigioniero Mohammed Al-Qeeq, in sciopero della fame da oltre 65 giorni, denunciando che malgrado le sue condizioni di salute siano pericolosamente peggiorate l’esercito di occupazione Israeliano si oppone al suo rilascio. – See more at: http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/story/pflp-%C3%A8-necessario-rafforzare-la-campagna-di-sostegno-allo-sciopero-della-fame-di#sthash.GpVwWtmm.dpuf
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina invita ad aderire con più forza alla campagna in sostegno del giornalista prigioniero Mohammed Al-Qeeq, in sciopero della fame da oltre 65 giorni, denunciando che malgrado le sue condizioni di salute siano pericolosamente peggiorate l’esercito di occupazione Israeliano si oppone al suo rilascio. – See more at: http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/story/pflp-%C3%A8-necessario-rafforzare-la-campagna-di-sostegno-allo-sciopero-della-fame-di#sthash.GpVwWtmm.dpuf

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

campagnaMohammed alQeeqsciopero della fame

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

MAGA vs neocons: la coalizione trumpiana si spacca sulla guerra all’Iran

Qualcosa di interessante sta accadendo all’interno della coalizione che ha portato alla vittoria Donald Trump: la tentazione di entrare in guerra direttamente contro l’Iran al fianco di Israele sta creando scompiglio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Le ragazze di Torino in sciopero della fame

Da martedì 6 febbraio al carcere di Torino nella sezione femminile è iniziato un nuovo sciopero della fame.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I prigionieri repubblicani iniziano 24 ore di sciopero della fame a sostegno dei detenuti palestinesi.

I prigionieri repubblicani di tutta l’Irlanda si apprestano a fare uno sciopero della fame di un giorno, venerdì, a sostegno dei palestinesi attualmente detenuti nelle carceri israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La lotta contro il 41bis non è finita

Domenico Porcelli ha 49 anni ed è della provincia di Bari. Dal 2018 si trova in stato di detenzione, condannato a 26 anni e mezzo di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso con una sentenza ancora non definitiva.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al 41 bis e in sciopero della fame da 5 mesi, adesso chiede l’eutanasia

Domenico Porcelli sta portando avanti uno sciopero della fame: dal 28 aprile scorso il detenuto ha smesso di alimentarsi in segno di protesta, perché la misura del regime di 41-bis a lui applicata è stata prorogata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere: due detenuti in sciopero della fame morti nel carcere di Augusta

Due detenuti nel carcere di Augusta nel Siracusano, sono deceduti in ospedale a distanza di un mese l’uno dall’altro per le conseguenze di uno sciopero della fame. Si tratta di un siciliano, morto ad aprile e di un russo, deceduto il 9 maggio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ morto Khader Adnan, prigioniero in sciopero della fame

Il prigioniero palestinese in sciopero della fame da 86 giorni, Khader Adnan, 45 anni, alto dirigente del gruppo di resistenza palestinese del Jihad islamico, è morto mentre si trovava in detenzione amministrativa sotto custodia israeliana.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Alfredo Cospito interrompe lo sciopero della fame

Dopo quasi 6 mesi di digiuno, all’indomani della decisione della Consulta sul suo caso, Alfredo Cospito, ha deciso di interrompere lo sciopero della fame contro il 41bis, iniziato il 20 ottobre.