Chi naviga sulla Estelle verso Gaza per forzare il blocco?
Passeggero I: Elik Elhanan , Israele
Elik Elhanan , proveniente da Tel Aviv, in Israele, è uno dei passeggeri a bordo del veliero Estelle nell’ultima tappa verso Gaza. Viene da una famiglia molto conosciuta emigrata in Palestina già negli anni ’20. Il padre del nonno materno fu il primo ambasciatore israeliano a Stoccolma. Il nonno materno, Matti Peled, fu il primo generale israeliano a prendere posizione contro l’occupazione nel 1972 e a creare gruppi pacifisti insieme ai palestinesi. Lasciò l’esercito e si dedicò invece a un dottorato in letteratura araba.
Elik, che ora ha 35 anni, ha un passato giovanile di punk. Nel 1995 si arruolò nell’esercito israeliano ed entrò nel corpo dei paracadutisti diventando con il passar del tempo un membro della squadra di élite.
Il quattro settembre 1997 sua sorella Smadar Elhanan, di 16 anni, tornava a casa da scuola sul viale Ben Yehuda a Gerusalemme.Era la prima settimana di scuola e c’era molta gente in giro. Due attentatori suicidi si fecero esplodere quel pomeriggio sul viale Ben Yehuda. Cinque persone persero la vita e venti furono ferite.
Quando Elik venne a sapere dell’attentato chiamò a casa dal reggimento, lo facevano tutti coloro che vivevano a Gerusalemme. Nessuno aveva sentito niente di speciale. Quando chiamò gli aveva risposto un vicino. I genitori erano usciti per identificare la figlia. Lei e la sua migliore amica erano tra i morti.
Dopo la morte di Smadar, la loro madre, Noret Pelled Elhanan, dichiarò che considerava il governo israeliano e la sua politica di occupazione responsabili della morte di Smadar.
Elik lasciò l’esercito dopo aver terminato il servizio militare e viaggiò in giro per il mondo per circa due anni. Si stabilí a Parigi dove prese contatto con attivisti provenienti da tutto il mondo che combattevano contro l’occupazione della Cisgiordania e della striscia di Gaza da parte di Israele.
I suoi genitori sono attivi nell’organizzazione “We lost a child”, un ‘organizzazione per genitori israeliani e palestinesi che hanno perso un figlio o una figlia. Suo padre, Rami, viaggiò due anni fa con un Ship to Gaza interamente ebraico che voleva forzare il blocco, viaggio al quale presero parte molti sopravvissuti all’Olocausto. (Vennero fermati). Elik si uní ai militari che rifiutarono di partecipare alla guerra contro Gaza nel 2002, “Il coraggio di dire di no”. Nel 2004 tornò in Israele e costituí, insieme con palestinesi liberati dalle carceri israeliane, un’organizzazione chiamata “Combattants for peace”.
E ora Elik viaggia a bordo della Estelle (quando scrivo questo stiamo traversando lo stretto di Messina). Considera che il blocco di Gaza è criminale. L’Europa potrebbe facilmente esercitare pressioni su Israele dato che il 40% del commercio israeliano avviene con l’Europa. Ma l’Europa e Israele sembrano aver stretto un accordo che secondo Elik consiste in questo: L’Europa è perdonata per l’Olocausto a condizione di non protestare contro l’occupazione e la repressione che Isarele esercita sui palestinesi.
Maria-Pia Boëthius, membro dell’equipaggio di Estelle
Contatti stampa
Mikael Löfgren, media co-ordinator per Ship to Gaza Svezia: +46 707983643 media@shiptogaza.se
Media team Italia : Paola Mandato +39 335 5712859 freedomflotillaitalia@gmail.com
Approfondimenti : lettera
lettera di Elik Elhanan http://www.kibush.co.il/show_file.asp?num=16005
video di Elik Elhanan http://www.youtube.com/watch?v=OI_SIS_XFzk
Foto di Elik Elhanan fonte : http://hd.se/kultur/2012/10/10/med-rattvisans-kompass/
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