Colombia: Lo sciopero nazionale è terminato con repressione e arresti
Organizzazioni dei diritti umani hanno denunciato la repressione della polizia per mano dell’ESMAD a Bogotá e Bucaramanga.
Gli organizzatori della protesta e dei diritti umani hanno denunciato che martedì notte agenti dello Squadrone Mobile Antisommossa (ESMAD) hanno represso le manifestazioni che si svolgevano durante la giornata dello Sciopero Nazionale contro il Governo del presidente colombiano Iván Duque.
Anche se la maggior parte della giornata si è svolta senza incidenti, al termine della giornata sono cominciati i rapporti sugli abusi delle autorità in differenti città della Colombia, inclusa la capitale, Bogotá.
Secondo le denunce nelle reti sociali, l’ESMAD avrebbe attaccato in modo smisurato i manifestanti, in particolare nella sede dell’Università Industriale del Santander (UIS) a Buracamanga.
Secondo questi rapporti, nel momento in cui l’ESMAD ha circondato il posto, all’interno del campus sono rimasti intrappolati i manifestanti, tra questi feriti e minori d’età, per cui i giovani temono de abbandonare il luogo.
Durante il giorno centinaia di cittadini in differenti zone del paese sono scesi nelle strade per chiedere, tra le altre cose, di portare avanti i dieci progetti di legge presentati al Congresso dal Comitato dello Sciopero lo scorso mese di luglio.
D’altra parte, nella capitale del paese sono stati riportati scontri tra i manifestanti e la forza pubblica in due punti specifici, al Portal de las Américas, chiamato durante l’esplosione sociale “Portal de la Resistencia”, e nella località di Usme, nelle vicinanze del “Puente de la Dignidad”.
Come d’abitudine durante lo Sciopero Nazionale, alcuni cittadini hanno effettuato trasmissioni dal vivo per documentare la situazione dell’ordine pubblico.
29 settembre 2021
Resumen Latinoamericano
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