InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato di Capodanno del 32 County Sovereignty Movement Pauline Léon 01/01/2021 0 158 2 minutes read

||||

Nella sua dichiarazione di Capodanno il gruppo ribadisce il suo rifiuto dell’Accordo del Venerdì Santo e del Northern Ireland Act del 1998 che prevede la convocazione di un referendum se sembra che la maggioranza delle persone nel nord sosterrebbe un’Irlanda unita.

Tuttavia, riconosce il mutato panorama politico determinato dall’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. “Il 2021 deve essere l’anno in cui i repubblicani recuperano questo terreno perduto”, affermano i repubblicani. Il cambio di paradigma nella direzione politica determinato dalla Brexit si è consolidato, ora che l’accordo è stato raggiunto tra Londra e Bruxelles. Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord ora, ad ogni occasione che gli si presenta, eserciterà la sua politica e la sovranità economica come mezzo per distinguersi dall’UE agli occhi delle nazioni del mondo. Che tali azioni violino la sovranità irlandese dimostra la loro completa indifferenza per il benessere del popolo irlandese. Il 32CSM continua a rifiutare un sondaggio di confine nel nord, come è stato chiarito. Questo ha anche messo in luce il pensiero politico emergente in merito a una disposizione sullo scrutinio di frontiera contenuta nell’accordo del Venerdì Santo. Dublino sta ora rendendo assolutamente chiaro che una semplice maggioranza numerica non sarà sufficiente, né giustificherà, la convocazione di un referendum per porre fine alla partizione. Dato che lo svolgimento di un tale referendum nelle Sei Contee è per capriccio di un Segretario di Stato (democraticamente inspiegabile per chiunque in Irlanda), la definizione politica di ciò che costituisce una maggioranza favorirà fermamente lo status quo costituzionale. Questo è ora il il pensiero politico dominante su questo tema. Come ha recentemente osservato un portavoce dei provisionals riguardo al GFA, “ci hanno venduto un cucciolo”. In un cambiamento significativo, tuttavia, il movimento afferma di non poter ignorare le “realtà politiche” stabilite sulla scia della Brexit.”

“La realtà di questa traiettoria politica deve essere colta dai repubblicani se vogliamo avere qualche speranza di esercitare un’influenza politica su di essa. Devono essere tenute conversazioni radicali sul concetto e la funzione di un sondaggio di confine in modo che una posizione chiara e coerente possa essere concordata. Va sottolineato che qualsiasi posizione assunta, sia essa in opposizione a, o partecipazione a, (o qualsiasi altro corso) riguardo a tale sondaggio, deve contenere una strategia politica praticabile per dare effetto a qualunque posizione venga adottata. Il 32 County Sovereignty Movement rifiuta il concetto di uno scrutinio di confine come meccanismo per risolvere la violazione di Westminster della nostra sovranità nazionale. La nostra posizione su questo punto è stata chiarita nel nostro ricorso alle Nazioni Unite e non possiamo discostarci da questo. Tuttavia, riconosciamo anche che sia la questione di un sondaggio di confine che lo svolgimento di un sondaggio di questo tipo sono questioni politiche significative che non possono essere semplicemente ignorate. Questo è il motivo per cui chiediamo ai repubblicani di unirsi per forgiare una strategia concordata al riguardo. basata sul principio guida che dobbiamo impegnarci con la politica a cui ci opponiamo senza esserne compromessi. Il prossimo anno segnerà il centenario dell’imposizione della partizione nel nostro paese. Il centenario rappresenta un duplice fallimento sia della partizione stessa che del fallimento dei repubblicani nel rimuoverla. La longevità della partizione, l’immaginario trampolino di lancio, ha anche cambiato il suo la natura lo è ancora di più ora che la Brexit ha trasformato il confine in una frontiera europea. Ciò significa che una nuova dinamica è ora richiesta negli argomenti repubblicani per porre fine alla partizione e questi argomenti devono essere presentati al nostro popolo in modo chiaro e lucido. Se ignoriamo queste realtà politiche, se limitiamo il nostro pensiero allo storico a scapito dei contemporanei la nostra unica ricompensa sarà una maggiore emarginazione. Il 32 County Sovereignty Movement è pronto a fare la nostra parte”.

da lesenfantsterribles.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

irlanda del nord

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica

Escalation bellica planetaria ed i reparti d’élite della NATO si addestrano in Lazio alla guerra nucleare, chimica a batteriologica. A fine giugno si è conclusa l’esercitazione multinazionale “Black Poison 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO, dal 1° gennaio di quest’anno sotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: disordini contro l’operazione di polizia anti-IRA

Sedici agenti di polizia sono rimasti gravemente feriti in seguito ai disordini scoppiati nella città nordirlandese di Derry, dopo essere stati colpiti da mattoni, vernice e molotov nella zona di Stewarts Terrace, a Rosemount.

Immagine di copertina per il post
Storia di Classe

1971: LA STRAGE DI BALLYMURPHY

Belfast. 52 anni fa, il 9 agosto 1971, il governo locale dell’Irlanda del Nord, d’accordo con Londra, introduceva l’internamento senza processo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: condannata una militante repubblicana

Tra questioni irrisolte e repressione del dissenso, come procede in Irlanda del Nord? In mancanza di chiarimenti da parte degli “addetti ai lavori”, cerchiamo di orientarci.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda: False Flag

Il termine “false flag” ha origine nel XVI secolo, quando una nave da guerra che si avvicinava al nemico issava una bandiera fasulla per travisare la sua vera fedeltà.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: a 25 anni dagli accordi di pace del Venerdì Santo

Il parlamento nordirlandese di Stormont continua a vivere lo stallo dettato dagli unionisti che non vogliono fare i conti con la vittoria elettorale dello Sinn Fein. In contemporanea con l’arrivo di Biden e Sunak nell’isola sono cresciute nuovamente le tensioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Elezioni in Uk: disastro Boris Johnson, Labour nelle secche. Netta vittoria dello Sinn Fein in Irlanda del Nord

Le elezioni amministrative nel Regno Unito sono state sotto il segno della confusione. Per conservatori di Boris Johnson si è trattato di un quasi-disastro, ma nonostante ciò il Labour non è riuscito a guadagnare terreno portando a casa un risultato peggiore del 2018. Gli unici ad avere avuto delle performance soddisfacenti sono i Liberaldemocratici e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

IRLANDA DEL NORD: LO SINN FEIN PUNTA ALLO STORICO PRIMO POSTO NEL PARLAMENTO LOCALE…NEL NOME DI BOBBY SANDS

Milioni di elettori e di elettrici alle urne in Inghilterra, Scozia, Galles in Irlanda del Nord per le elezioni amministrative. Il premier conservatore Johnson nell’ultimo comizio a Southampton ha riconosciuto “i problemi patiti dai cittadini per l’inflazione record e le bollette sempre più alte” ma ha sottolineato che “il governo è impegnato al massimo”. Stando […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

COSA SUCCEDE IN IRLANDA DEL NORD? L’INTERVISTA ALLA GIORNALISTA PATRICIA DEVLIN

Irlanda del Nord. Settimane di tensioni e scontri causate dagli unionisti. Racconteremo la situazione con Patricia Devlin, giovane giornalista irlandese che negli ultimi due anni ha subito pesanti minacce di morte dai gruppi paramilitari lealisti, in particolare dall’Ulster Defence Association (UDA), per i suoi articoli di inchiesta su quel mondo. Le minacce, che sono state […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Irlanda del Nord: le lenti di un conflitto

Quanto sta succedendo nelle ultime settimane in Irlanda del Nord, in particolare a West Belfast è di estremo interesse. Se da un lato, come in altri territori, l’incedere della crisi e delle dinamiche geopolitiche e sociali che questa ha generato hanno riacceso conflitti sopiti, ma mai veramente superati, dall’altro lato questi stessi conflitti assumono nuove […]