InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cop28 a Dubai: una comoda copertura per la repressione

I media e i politici occidentali difenderanno i diritti umani negli Emirati Arabi Uniti,  come non hanno invece fatto in Egitto?

Fonte: English version

Ddl – 18 novembre 2022

Immagine di copertina: Lo skyline di Dubai  – 20 giugno 2022 (AFP)

Una delle stranezze della conferenza sul clima Cop27 è stata la scarsa copertura mediatica occidentale della brutale situazione dei diritti umani in Egitto. In virtù del suo essere cittadino britannico, il caso dell’attivista Alaa Abd el-Fattah ha assicurato un certo livello di consapevolezza, e questa è una buona cosa. È un combattente estremamente coraggioso che merita molto di più del tiepido sostegno che lui e la sua famiglia hanno ricevuto dal governo britannico.

 Gli Emirati Arabi Uniti sanno sicuramente che il cambiamento climatico è un ottimo strumento da usare come arma

Ma Fattah è solo uno tra i circa 60.000 prigionieri politici detenuti in condizioni terribili nel complesso di prigioni che il regime egiziano usa per reprimere il dissenso. E mentre il suo sciopero della fame e la decisione di smettere di bere acqua – che avrebbe potuto portarlo alla morte – hanno attirato l’attenzione dei media, a malapena si è fatto cenno alle migliaia di altri prigionieri senza nome. O agli altri milioni a cui sono negate le libertà fondamentali in uno degli stati più repressivi del mondo.

La scarsità di copertura mediatica delle preoccupazioni sui diritti umani in Egitto contrasta con la tempesta di critiche che si è abbattuta sul Qatar durante la Coppa del Mondo 2022. Era, forse, inevitabile che uno dei più grandi eventi sportivi del mondo, che si svolgeva per la prima volta in uno stato musulmano del Medio Oriente, attirasse un’attenzione così rigorosa.

Il prossimo anno, Dubai ospiterà la Cop28. Gli Emirati Arabi Uniti sanno sicuramente che il cambiamento climatico è un ottimo strumento da usare come arma, una comoda copertura per i regimi autoritari per nascondere le violazioni dei diritti umani, presentando al contempo una facciata di preoccupazione e impegno per affrontare le crisi ambientali globali.

Giocatori critici

In vista della Cop27 nella città egiziana di Sharm el-Sheikh, il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti ha affermato che il prossimo anno il suo stesso paese “guiderà un approccio ambizioso, inclusivo e orientato alle soluzioni nel vertice globale sul clima del 2023”, come ha riportato riporta il quotidiano Asharq Al-Awsat. E questo non è un atteggiamento vano: le compagnie energetiche statali del Golfo, tra cui la Abu Dhabi National Oil Company e la Saudi Aramco, sono attori fondamentali nella corsa al raggiungimento dello zero netto. Il mondo ha bisogno di queste aziende per avere successo nella lotta ai cambiamenti climatici

Quindi, i media occidentali che si sono indiganti per il  Qatar e la Coppa del Mondo, presteranno  la stessa attenzione alle violazioni dei diritti umani negli Emirati Arabi Uniti? Non sono uno scommettitore, ma se lo fossi, non  punterei dei soldi.

Il robot della polizia FOTOA è sull’attenti nel centro di Dubai a maggio 2017 (AFP)

Gli Emirati Arabi Uniti sono uno degli stati più pesantemente sorvegliati al mondo. Solo Dubai vanta decine di migliaia di telecamere altamente sofisticate che monitorano costantemente i suoi cittadini. Le leggi sulla criminalità informatica, applicate rigorosamente, vengono utilizzate per sorvegliare Internet  e per  reprimere i sentimenti anti-regime.

E poi ci sono quelli che sono stati incarcerati: l’attivista per i diritti umani Ahmed Mansoor, l’economista Nasser bin Ghaith, decine di dissidenti nel caso “UAE 94”, e molti altri, tra cui Alia Abdulnoor, incarcerata per aver raccolto fondi per donne e bambini  intrappolati nella guerra civile siriana.

Secondo quanto riferito, le sono state negate le cure oncologiche, ed è morta incatenata a un letto d’ospedale.

Proteste nascoste

Ciò che manca agli Emirati Arabi Uniti in termini di numero assoluto di prigionieri politici rispetto all’Egitto, è più che compensato dal modo crudele e barbaro in cui rapisce, detiene, tortura e condanna attivisti per i diritti umani, cittadini comuni e critici del regime.

Mentre emergiamo dalla Cop27, dove i manifestanti internazionali sono stati nascosti a Sharm el-Sheikh e altrove nel paese, e gli attivisti per il clima sono stati arrestati, possiamo guardare alla prossima  edizione di questo evento negli Emirati Arabi Uniti dove, ci viene detto, fiorisce la tolleranza.

Dubai consentirà proteste per il clima nelle strade cittadine o proteste virtuali online? La pretesa di tolleranza degli Emirati sarà messa alla prova in modo significativo? Conosciamo la risposta, così come sappiamo che tutti coloro che sono detenuti nelle carceri, scontando condanne lunghe e politicamente motivate, non riceveranno nulla che si avvicini alla giustizia.

La domanda che rimane è: i media ei politici occidentali accetteranno questo gioco, condividendo  la linea che è stata così facilmente accettata a Sharm el-Sheikh? Consentiranno all’agenda sul cambiamento climatico di diventare, ancora una volta, una comoda copertura per regimi autoritari ferocemente repressivi? Temo di conoscere già la risposta.

Bill Law è l’editore di Arab Digest. Giornalista pluripremiato, ha riferito ampiamente dal Medio Oriente e dal Nord Africa per la BBC. Oltre a numerosi documentari radiofonici, i suoi film si sono concentrati sulla primavera araba e sulle sue conseguenze. Ha anche riferito dall’Africa occidentale e centrale, dall’Afghanistan, dall’India e dal Pakistan. Prima di lasciare la BBC nel 2014, Law era l’analista del Golfo della società. Ora gestisce TheGulfMatters.com, fornendo analisi e giornalismo incentrato sugli stati del Golfo e sul più ampio Medio Oriente.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Cop 28CRISI CLIMATICADubaiemirati arabi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lavoro: otto giorni di sospensione all’aeroportuale di Montichiari che si è opposto al traffico d’armi

Otto giorni di sospensione dal lavoro per Luigi Borrelli, dipendente dell’Aereoporto di Montichiari, nel quale è anche delegato sindacale USB e responsabile sicurezza, per aver segnalato il trasporto di armi che avviene all’interno dello scalo civile bresciano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo accordo tra la Francia e Kanaky: indipendenza o truffa coloniale?

Qualche giorno fa è stato siglato un nuovo accordo tra i partiti indipendentisti kanak e lo Stato coloniale francese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Knesset vota sull’imposizione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania

Mercoledì, la Knesset ha votato una dichiarazione a sostegno dell’imposizione della “sovranità” israeliana sulla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: approfondimento sulla situazione politica in Bangladesh a un anno dalla rivolta del luglio 2024. Intervista a Romane Cauqui

L’estate scorsa, nel luglio 2024, il Paese è stato attraversato da un’ondata di proteste e mobilitazioni di massa contro il governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La viltà sionista e i suoi oppositori

Di tutti i comportamenti che degradano l’uomo la vigliaccheria è il più infimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio a Venaus

Ripubblichiamo due contributi radiofonici che hanno il pregio di illustrare le caratteristiche che si propone di avere l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio alle ore 12.30 a Venaus, durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: Per la difesa dei propri territori i popoli creano l’Assemblea Maya per l’Autonomia

Città del Messico / Comunità di diversi popoli maya hanno concordato di creare e di organizzarsi nell’Assemblea Maya per l’Autonomia e nel Consiglio Maya per l’Autonomia, per rafforzare le lotte locali a difesa del territorio contro l’attività mineraria, la turistificazione, l’agroindustria e le altre forme di saccheggio nella Penisola dello Yucatán. L’accordo di unirsi nell’Assemblea per […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Pavia: condanne senza processo per l’azione di Fridays 4 Future alla Raffineria di Sannazzaro

Riceviamo e pubblichiamo… In queste settimane ci sono stati notificati 5 decreti penali di condanna in riferimento all’azione di Fridays For Future Pavia del 14 settembre 2023, quando 4 attivisti si sono incatenati all’ingresso principale della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, uno dei principali hub dell’azienda energetica italiana, per portare l’attenzione sugli effetti delle politiche […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.